Galline in fuga (2000): risolute, cospiratrici e organizzate!

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galline in fuga locandina

Galline in fuga

Titolo originale: Chicken Run

Anno2000

Paese: Stati Uniti, Regno Unito, Francia

GenereAnimazione

Casa di produzioneDreamworks Animation, Aardman Animation, Pathé Pictures

DistribuzioneUIP

Durata: 84 min.

RegiaPeter Lord, Nick Park

Sceneggiatura: Karey Kirkpatrick, Jack Rosenthal

MontaggioRobert Francis, Mark Solomon

MusicheJohn Powell, Harry Gregson-Williams

Attori: Julia Sawalha, Mel Gibson, Miranda Richardson, Tony Haygarth, Timothy Spall, Phil Daniels, Imelda Staunton, Jane Horrocks, Lynn Ferguson, Benjamin Whitrow

Trailer italiano Galline in Fuga

Trama di Galline in Fuga

Le galline dell’allevamento dei signori Tweedy non ne possono più di passare le giornate a deporre uova. Assillate da ritmi militari, con appello mattutino e conta delle uova, le galline vivono in un costante stato di terrore, che in alcuni casi non gli permette di deporre al massimo delle loro possibilità. La conseguenza di una ridotta produzione di uova è la macellazione. Architettare una fuga è l’unico modo per scampare a una morte sicura.

Dopo aver provato ogni tipo di strategia, le galline capiscono però che c’è solo un modo per fuggire da un allevamento recintato: volando. Ma nessuno nell’allevamento sa volare, nessuna gallina sulla faccia della terra ha mai spiccato il volo prima d’ora. Nessuna tranne l’aitante Rocky Balboa, un gallo americano che una notte all’improvviso plana nell’allevamento dei Tweedy. Sconvolte e “ringalluzzite” dall’arrivo di un gallo volante, Gaia e le altre compagne di stia si convincono di avere ancora una possibilità: con un abile insegnante come Rocky che insegna loro la tecnica di volo, la possibilità di riuscire a fuggire si fa sempre più concreta.

Recensione di Galline in fuga

Ispirato a La grande fuga del 1963, Galline in Fuga è il film giusto per riflettere sul significato di libertà. Provare empatia per un animale così diverso dall’essere umano, spesso etichettato come codardo e stupido, non è cosa da poco. Ma la libertà è cara a tutti ed è facile calarsi nei panni (o meglio, nelle penne) di un animale al quale questa libertà viene sottratta, qualunque esso sia: Galline in fuga ti permette di patteggiare per quegli animali che non hanno mai attirato né la simpatia né la stima delle persone, se non nel momento in cui ci vengono serviti a un tavolo accompagnati da buone patate arrosto. In questo cartoon del 2000 prodotto dalla Dreamworks Animation in collaborazione con la Aardman Animation e diretto da Peter Lord e Nick Park gli eroi sono quelli che non ti aspetti, perché «Non c’è niente di più risoluto di una gallina con un piano.»

Galline in Fuga è il cartoon realizzato con la tecnica dello stop motion che ha incassato di più nella storia del cinema, nonché uno dei film d’animazione ad aver incassato di più nel 2000, l’anno di uscita. Non è difficile comprenderne il motivo. I personaggi infatti sono delle caratterizzazioni perfette.

La signora Tweedy (Miranda Richardson) è uno dei villain meglio riusciti nella storia del cinema. Non solo è cattiva e sadica con le bestie del suo pollaio, ma anche avida di denaro e dittatrice nei confronti del marito Willard (Tony Haygarth), terrorizzato dalla moglie quasi più di quanto lo siano le galline. Tra queste la più temeraria e decisa alla fuga è Gaia (Julia Sawalha), che non molla nemmeno a seguito dei numerosi tentativi falliti. La seguono a ruota Tantona (Imelda Staunton), la gallina più grassa e manesca del pollaio, e Baba (Jane Horrocks), gallina ingenua e fissata con le vacanze. Compagna fedele di Gaia e astuta pensatrice è Von (Lynn Ferguson), gallina svizzera dalle competenze ingegneristiche. L’unico gallo del pollaio fino all’arrivo di Rocky Balboa (Mel Gibson) è l’anziano Cedrone (Benjamin Whitrow), mascotte di un plotone della Royal Air Force durante la seconda guerra mondiale. L’insieme delle loro menti e l’arrivo di Rocky Balboa permetteranno alle galline di sfatare il mito che le disegna come animali stupidi. Stereotipo che giocherà a loro favore dato che Melisha Tweedy sottovaluterà sempre le loro azioni.

Sono galline, zuccone! A parte te sono le creature più stupide di questo pianeta! Non complottano, non cospirano… E non sono organizzate!

Melisha Tweedy a suo marito Willard – Galline in fuga

Inoltre, il poderoso incasso al botteghino di Galline in Fuga è la giusta ricompensa per la coppia Lord e Park che ha confezionato centinaia di pupazzi di plastilina azionandoli movimento per movimento. Il risultato visivo è sicuramente vincente e pieno di significati. Immaginando (forse) loro stessi nei panni dei 2 topi venditori ambulanti Frego e Piglio, i due creatori rispondono a un sacco di quesiti: avere un cervello di gallina vuol dire davvero essere stupidi? No! La gallina vecchia che non depone più uova si merita davvero la macellazione? Assolutamente no! La gallina è davvero un animale codardo e fifone? Meno che mai!

Solo a un dubbio esistenziale i due creatori “topi venditori” non riescono a trovare una risposta: ma è nato prima l’uovo o la gallina? Chissà che questo quesito mondiale non trovi una risposta nel sequel recentemente annunciato dalla Aardman Animation ed entrato da poco in pre-produzione.

In conclusione

NOTE POSITIVE

  • L’uso perfetto della tecnica della stop-motion;
  • La caratterizzazione dei personaggi;
  • Melisha Tweedy è più cattiva di Crudelia De Mon.

NOTE NEGATIVE

  • I pasticci di pollo della Signora Tweedy.
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