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Gli amori di Anaïs
Titolo originale: Les Amours d’Anaïs
Anno: 2021
Paese: Francia
Genere: commedia, sentimentale
Produzione: Année Zéro, Les Films Pelléas, Arte France Cinéma, Odessa Productions
Distribuzione: Officine UBU
Durata: 98 min
Regia: Charline Bourgeois-Tacquet
Sceneggiatura: Charline Bourgeois-Tacquet
Fotografia: Noé Bach
Montaggio: Chantal Hymans
Musiche: Nicola Piovani
Attori: Anaïs Demoustier, Valeria Bruni Tedeschi, Denis Podalydès, Christophe Montenez, Xavier Guelfi, Anne Canovas
Trama di Gli amori di Anaïs
Anaïs è una giovane studentessa che, dopo aver chiuso una relazione con un coetaneo, inizia una storia con un Daniel, un uomo sposato di molti anni più anziano di lei. La ragazza sviluppa un’attrazione, prima intellettuale e poi anche fisica, per la scrittrice Emilie, moglie di Daniel.
Recensione di Gli amori di Anaïs
Presentato nel corso della Settimana internazionale della critica del 74˚ Festival di Cannes, Gli amori di Anaïs è il primo film della regista francese Charline Bourgeois-Tacquet, che vede come protagoniste Anaïs Demoustier e Valeria Bruni Tedeschi. Anaïs, che ha il volto dell’omonima Demoustier, è giovane ed entusiasta, si lancia nelle relazioni con la passione – e talvolta con la crudeltà – dei vent’anni e fa della soddisfazione dei propri desideri una ragione di vita. Valeria Bruni Tedeschi interpreta invece Emilie, scrittrice affermata di cinquantasei anni che sarà turbata dall’incontro con la giovane Anaïs.

Il contrasto tra i vent’anni e i cinquanta è al centro della pellicola, ma sfugge dai cliché che vedono la gioventù come il momento aureo della vita e l’invecchiamento come sinonimo decadimento. La caotica vitalità di Anaïs invade effettivamente la tranquillità di Emilie, costringendo la donna a rimettersi in discussione e a rompere con la propria routine, ma l’incapacità di rinunciare al proprio piacere è un tratto del carattere di Anaïs che non è dovuto solamente alla sua età. L’incertezza che caratterizza lo stile di vita della ragazza, sempre di corsa per conquistare gli oggetti dei suoi desideri, appare inoltre decisamente più angosciante rispetto all’esistenza condotta da Emilie, che vive la propria maturità con serenità e leggerezza.
Anaïs è giovane e vive l’ansia della giovinezza, un’ansia che la fa correre. Il mio personaggio è più grande, ha un’età diversa, un’età che le dà anche maggiore serenità e leggerezza. Sono molto strani gli equilibri tra le due donne, non è vero che quella più giovane è più leggera di quella più grande. C’è molta speranza in questo: al posto di andare verso il basso, invecchiando si va verso l’alto, verso un’età più libera.
Valeria Bruni Tedeschi
L’età è dunque solo in apparenza un ostacolo tra le due donne: a sabotare la loro relazione, in modo buffo come si addice a una commedia degli equivoci, è in realtà il marito di Emilie, rappresentante di quella folta categoria di uomini che non accettano di invecchiare e cercano di sfuggire al passare del tempo rifugiandosi in relazioni superficiali con donne più giovani.

In conclusione…
Gli amori di Anaïs è una pellicola che si apporta un interessante contributo alla nuova commedia francese, grazie soprattutto a una fotografia eccellente e a due protagoniste perfettamente calate nei propri ruoli.
Note positive
- Cast
- Fotografia
Note negative
- Regia che non riesce a valorizzare a pieno la fotografia e le interpretazioni