Greenland (2020): la fine del mondo continua a essere un intrattenimento

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Greenland Locandina

Greenland

Titolo originale: Greenland

Anno: 2020

Paese di produzione: Stati Uniti

Genere: azionethriller

Durata: 1h 59min

Aspect Ratio: 2.39 : 1

Case di Produzione: Anton, Thunder Road Pictures, G-BASE, STX Films

Distribuzione: Universal PicturesLucky Red

Regia: Ric Roman Waugh

Sceneggiatura: Chris Sparling

Produttori: Gerard Butler, Alan Siegel, Basil Iwanyk, Sebastien Raybaud

Dop: Dana Gonzales

Montaggio: Gabriel Fleming

Musica: David Buckley

Attori: Gerard ButlerMorena BaccarinDavid DenmanScott Glenn, Hope Davis, Roger Dale Floyd, Andrew Bryon Bachelor, Merrin Dungey, Holt Mccallany

Trailer del film Greenland

Raccontare la fine del mondo sembra sempre di più una sfida, non solo per il fatto che ci sono già abbastanza film che hanno fatto una loro “proposta” verosimile o meno, ma anche perché la realtà ci continua a sorprendere con delle situazioni che probabilmente vogliamo solo “vivere” nella finzione.

Greenland diretto da Ric Roman Waugh (Shot Caller, Snitch, Felon) ci presenta una storia che ha delle caratteristiche ben già conosciute di un disaster movie, ma si concentra sul dramma umano sviluppato attraverso il rapporto di una famiglia e l’agire della popolazione in generale in un panorama apocalittico.

Waugh e Gerard Butler (nei panni del protagonista) si ritrovano insieme dopo il successo di Angel Has Fallen (2019) in un film dove azione e suspense non mancano mai, ma neanche i sentimenti e l’empatia verso i suoi personaggi dinanzi a un cataclisma naturale mette in ginocchio l’intera umanità.

Dopo essere stato spostato durante mesi per la pandemia del Covid-19, Greenland arriva finalmente nelle sale italiane l’8 ottobre 2020.

“La tecnologia dovrebbe funzionare nelle emergenze.”

Cit. John Garrity (Gerard Butler in Greenland)

Trama di Greenland

La minaccia di una cometa distruttrice si abbatte contro l’umanità e John Garrity (Gerard Butler), insieme all’ex moglie Allison (Morena Baccarin) e al giovane figlio Nathan (Roger Dale Floyd), compiranno un viaggio impossibile e pieno di insidie nel tentativo di mettersi in salvo.

Mentre diverse città in tutto il mondo sono rase al suolo dai frammenti della cometa e il conto alla rovescia per l’apocalisse globale si avvicina allo zero, la loro ultima possibilità è un volo disperato verso un possibile rifugio sicuro.

Recensione di Greenland

Greenland è un film in cui la tragedia imminente che potrebbe causare una estinzione di massa segna il percorso dei conflitti narrativi della storia. Abbiamo già visto questo in diversi film come 2012, The Day After Tomorrow, Armageddon, per nominare alcuni.

Va detto che nel guardare Greenland viene alla mente un altro ben particolare pellicola: Deep Impact, in cui lo schianto della cometa passa a un secondo piano e dove prevalgono i conflitti umani che si sviluppano. Nel caso di Greenland, abbiamo la stessa minaccia dallo spazio (la cometa Clarke), e anche una crisi di matrimonio tra i protagonisti John (interpretato da Gerard Butler) e Allison (interpretato da Morena Baccarin: Deadpool, Spy, Stargate: The Ark of Truth) che nel tentativo di salvare il loro rapporto, devono cercare di mettersi in salvo insieme al figlio Nathan ,Roger Dale Floyd (Doctor Sleep, The Walking Dead: World Beyond, Stargirl) nel bunker rimasto della Guerra Fredda in Groenlandia (titolo del film).

Oltre agli ostacoli tipici che si possono identificare in altri film del genere, si aggiunge un altro che funziona molto bene per aumentare l’ansia che di per sé causano le circostanze già menzionate: il figlio è diabetico, l’insulina diventa un problema e addirittura tutti e tre vengono respinti dalla selezione del governo statunitense per avere un malato cronico in famiglia. Pur essendo il classico meccanismo dello scarto su chi “merita” o “vale la pena” far permettere di sopravvivere, in questo caso la malattia del bambino riesce a dare quel plus che purtroppo resta lo sviluppo superficiale dei personaggi e della trama tra John e Allison che non va oltre al fatto di conoscere che c’è stato un tradimento.

Anche se è evidente che sui personaggi non hanno investito più di tanto, il modo in cui è stata scritta la sceneggiatura e l’uso di certi elementi e azioni riescono a trasformare questa mancanza e la semplicità della trama in un ritmo costante e godibile. Il ritmo viene senza dubbio dettato dall’alternanza equilibrata e intensa dei momenti di sollievo (che riguardano solo l’intimità della famiglia) con i momenti di vera tensione (che riguardano la famiglia nel contesto dell’impatto della cometa) al punto in cui lo spettatore può provare lo stesso stress che potrebbe avere in una realtà come quella del film.

Da non sottovalutare anche la scelta narrativa di far “cadere” migliaia di frammenti della cometa durante il film, in modo che la catastrofe va a pezzi e non accade soltanto quando arriva il grande corpo della cometa Clarke. Questo aiuta molto la gestione della suspense.

Inoltre, è da far notare anche l’interpretazione sia di Gerard Butler (doppiato da un eccezionale Luca Ward) sia di Morena Baccarin. Nonostante le poche sfumature dei loro personaggi, entrambi gli attori trasmettono la paura e l’angoscia dei livelli di un cataclisma naturale di proporzioni apocalittiche.

Greenland è sicuramente un film che non ci porta qualcosa di completamente nuovo, viste tutte le caratteristiche ed elementi che ha in comune con altri film catastrofici: il conto alla rovescia, un dramma umano, la scelta di chi deve sopravvivere, l’isteria sociale (saccheggi, manifestazioni…), i media che nel loro scopo di “informare” aumentano la preoccupazione e stimolano il caos. Non è neanche innovativo nella trama, ma se c’è un qualcosa che riescono a fare tutti i film del genere è quello di farci voler vedere come andrà a finire, anche se molti di noi lo sappiamo benissimo. La curiosità sulla nostra “fine”.

Forse l’unico scopo di questo film è intrattenere senza troppe pretese, senza sorprendere, ma semplicemente tenerci due ore a “godere” un’altra volta la fine dell’umanità, condita di spettacolari VFX e alcuni momenti che toccano certamente la parte più sensibile di ognuno di noi.

“Questo film ha attirato la mia attenzione dal primo momento. Mi sono sempre piaciute queste grandi idee dove c’è una crisi.”

Gerard Butler (John Garrity in Greenland)

NOTE POSITIVE

● Performance di Gerard Butler e Morena Baccarin che riesco a trasmettere l’angoscia non solo della catastrofe, ma anche dello stato di salute del loro figlio Nathan.

● Ottimo ritmo narrativo che crea abbastanza tensione, curiosità e ansia nello spettatore, alternando molto bene conflitti, azioni ed elementi che succedono durante il conflitto globale dello schianto della cometa.

● VFX ben fatti. Da far notare quelli che appaiono alla fine del film.

NOTE NEGATIVE

● Essendo la fine del mondo un tema abbastanza trattato nel cinema, soprattutto una fine provocata da minacce provenienti dallo spazio, il film non è innovativo in questo senso.

● Il conflitto tra John e Allison: forse avrei approfondito e lavorato di più su questo plot che risulta un elemento narrativo importante all’interno del film e che viene trattato con un po’ di “superficialità”, così come avrei lavorato di più nello sviluppo dei personaggi.

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