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Hammamet
Anno: 2020
Paese di produzione: Italia
Genere: Biografico, Drammatico
Produzione: Pepito Produzioni, Rai Cinema, Minerva Pictures Group, Evolution People, SBH
Distribuzione: 01 Distribution
Durata: 2h 6m
Regia: Gianni Amelio
Sceneggiatore: Gianni Amelio
Montaggio: Simona Paggi
Dop: Luan Amelio Ujkai
Musica: Nicola Piovani
Attori: Pierfrancesco Favino, Livia Rossi, Luca Filippi, Silvia Cohen, Omero Antonutti, Renato Carpentieri, Giuseppe Cederna, Claudia Gerini
Trama di Hammamet
Nel 1999 Bettino Craxi si rifugia ad Hammamet dopo l’inchiesta di Mani Pulite. Qui l’ex presidente del Consiglio passa gli ultimi mesi della sua vita con la figlia, la moglie e il nipote, entrando in contatto con alcune figure del suo passato.
Recensione di Hammamet
Film del 2020 di Gianni Amelio con protagonista Pierfrancesco Favino, vera punta di diamante di questa pellicola che racconta gli ultimi sei mesi di vita di Bettino Craxi, figura di estremo rilievo nell’Italia di fine novecento, caduto in disgrazia dopo Tangentopoli. Tra le note di Nicola Piovani (che il regista definisce come “spie nei dialoghi”) si racconta il periodo del suo rifugio in Tunisia, ad Hammamet (da qui il titolo), per scappare alla giustizia italiana dopo la sua caduta.
Hammamet, titolo emblematico con il quale il regista, Gianni Amelio, ha voluto raccontare l’esperienza e l’arroganza dell’ex leader politico Bettino Craxi, ma non con l’intento di schierarsi (politicamente): è infatti chiaro fin da subito come Amelio non volesse riabilitare la figura del politico, ma intenda raccontare l’uomo e, attraverso di lui, un importante periodo storico del nostro paese.
È interessante vedere il punto di vista del protagonista che non vuole ammettere i suoi errori, ma che in realtà è perfettamente conscio degli sbagli commessi. La villa in Tunisia, dove lui stesso si è rifugiato, è la metafora perfetta di un uomo sconfitto, che può effettivamente avere tutto ma che non può più goderne. Vuole tornare in Italia, ma maschera attraverso il suo comportamento arrogante una forte vergogna per essere stato codardo ed essere scappato dai suoi errori.
O lui o nessuno. Se non c’è lui il film non lo faccio
Cit. Gianni Amelio
Il regista in un’intervista dichiara esplicitamente le intenzioni film, che si affida completamente al talento di Pierfrancesco Favino, che di tutta risposta regala al pubblico un’interpretazione strepitosa, riportando in vita quello che fu il leader politico del Partito Socialista Italiano. La sua è sì un’interpretazione meravigliosa, ma che forse non basta per dare al pubblico un film degno di nota, che risulta essere fin troppo lento per lo spettatore. Troppe le sbavature nella recitazione del resto del cast, in cui spicca soprattutto l’interpretazione inespressiva e meccanica del giovane Luca Filippi, (nel film Fausto), che avrebbe dovuto rendere l’idea di avere un certo disagio personale, ma che non riesce nel suo intento, interrompendo l’atmosfera delle scene e risultando il punto debole della pellicola.
In Italia le cose stanno cambiando. Il peggio è alle spalle.
Hammamet
Alle spalle di chi?
Note positive
- Grande interpretazione di Pierfrancesco Favino
Note negative
- Il film si poggia interamente sulle spalle di Favino
- Interpretazioni attoriali del resto del cast non all’altezza
- Il film risulta lento
Letto con attenzione. Da vedere