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Hustle
Titolo originale: Hustle
Anno: 2022
Nazione: Stati Uniti d’America
Genere: Drammatico, Sportivo
Casa di produzione: Happy Madison Productions
Distribuzione: Netflix
Durata: 117
Regia: Jeremiah Zagar
Sceneggiatura: Will Fetters, Taylor Materne
Fotografia: Zak Mulligan
Montaggio: Tom Costain
Musiche: Dan Deacon
Attori: Adam Sandler, Queen Latifah, Ben Foster, Robert Duvall, Juancho Hernangómez, Jordan Hull, Heidi Gardner, María Botto, Ainhoa Pillet, Anthony Edwards, Kenny Smith
Hustle è uscito l’8 giugno 2022 su Netflix. È una pellicola drammatica sportiva diretta da Jeremiah Zagar e scritta da Will Fetters e Taylor Materne. Il cast è formato da Adam Sandler, Queen Latifah, Ben Foster, Robert Duvall, Juancho Hernangómez, Jordan Hull, Heidi Gardner, María Botto, Ainhoa Pillet, Anthony Edwards, Kenny Smith. Hustle è arrivato sulla piattaforma streaming dopo una distribuzione limitata nei cinema americani il 3 giugno 2022.
Trama di Hustle
Stanley Sugarman (Sandler) è un osservatore per la squadra di basket NBA per i Philadelphia 76ers. Tempo prima, è stato un bravissimo giocatore, soprannominato, 22. Finalmente, si avvera il suo sogno di diventare allenatore, dopo aver scoperto un ottimo giocatore tedesco. All’improvviso, però, muore il Presidente della squadra (Duvall); quindi, torna a essere osservatore. Il nuovo dirigente, Vince Merrick (Ben Foster), il figlio dell’ex Presidente, infatti, gli toglie l’incarico di coach. Gli può ridare il ruolo di allenatore se trova un altro talento per la squadra. Stanley va in Spagna e per strada vede giocare Bo Cruz (Juancho Hernangómez). Si tratta di un ragazzo dal talento incredibile, ma anche dal passato non facile. Decide subito di scommettere su di lui; anche se significa abbandonare i 76ers. In questo modo, infatti, diventare il suo allenatore e procuratore personale. Stanley ha un fine ben preciso: portare Bo all’NBA.

Recensione di Hustle
Hustle è il classico film sportivo, nello specifico, sul basket. Non solo sul gioco, ma anche su tutti coloro che lo hanno reso negli anni così amato e così spettacolare. È vero che ha come base una storia già conosciuta, già vista. In questo caso, però, ci sono elementi narrativi che la rendono diversa dalle altre, per nulla banale. Continuano a esserci cadute, battaglie, discese, dubbi e sogni, ma vengono trattati in maniera differente. Uno degli aspetti più riusciti di Hustle è di certo la presenza di Adam Sandler. L’attore, infatti, regala allo spettatore un’interpretazione davvero credibile e intelligente.
Il suo personaggio è di base drammatico, ma non si scorda di essere divertente, ogni tanto. Sandler è molto bravo a presentare un po’ d’ironia demenziale. È molto abile, però, ad aggiungerci anche un po’ di drammatico sarcasmo. Riesce, persino, a essere pungente. L’attor, inoltre, nonostante il grande talento di giocatore prima e di allenatore di basket dopo, viene travolto dagli eventi, dall’ambiente e da chi sta intorno a lui. A volte, infatti, sembra proprio che sia fuori posto, ovunque si trovi; come se la città dove vive non riesca a vederlo di buon occhio. Bisogna ammetterlo, Hustle è una delle pellicole sportive più realistiche e appassionanti che siano state girate.
Questo è di certo merito dell’ottima sceneggiatura di Will Fetterse e Taylor Maternee dalla sopraffina regia di Jeremiah Zagar. Quest’ultimo, infatti, è veramente bravo a mostrare l’autenticità dei luoghi e delle azioni dei personaggi. Questi appaiono fragili e il pubblico assiste al loro cambiamento personale e di carriera. Stanley e Bo, anche se in maniera diversa, possono essere paragonati a Rocky. Perché, proprio come lui, anche loro si dedicano anima e corpo a un pesante allenamento. Sono intenzionati a non mollare mai, anche se la strada per la fama è formata da una ripita salita e una difficile scala.
Hustle è anche un lungometraggio sull’amicizia
Il talento di Zaglar è quello di aver girato un film, Hustle, nei veri ambienti in cui il basket viene davvero giocato nel quotidiano. Soprattutto gli allenamenti sono realistici. Quello di Bo, infatti, è stato girato e montato con grande arte, davvero immersivo e appassionante. Le inquadrature sono splendide. Il regista, con la sua macchina da presa, porta lo spettatore direttamente nelle azioni dell’allenamento e delle partite. Il rumore delle scarpe sul parquet, il sudore, sono veri, reali. Addirittura, la camera diventa la palla di basket; che si muove tra le gambe dei giocatori. In questo modo, lo spettatore è lì, sul campo, sta giocando con gli atleti.
Hustle, inoltre, si può anche definire un lungometraggio sull’amicizia, che nasce con calma, attraversando anche momenti bui. Questo sentimento, però, porta i protagonisti a rinascere e a vincere, nella vita e sul campo di basket. Un altro tema forte di Hustle è di certo la rivalsa personale. Perché Stanley e Bo desiderano far vedere quanto valgono e, giustamente, essere trattati come meritano. I loro talenti, infatti, non sono da sottovalutare, sono speciali, proprio come le loro personalità, spesso, non trattare bene. Senza dubbio, è Stanley a rendere forti tutte queste tematiche che, unite al basket, rende Hustle un’opera significativa e profonda.
Il merito di tutto questo non è solo degli attori e del regista, ma anche della sceneggiatura. Il copione, infatti, è stato scritto con intelligenza e arguzia. Gli ottimi dialoghi, infatti, sono molto pochi, proprio perché sono le immagini a descrivere al meglio la storia e i suoi personaggi. È il gioco luce/ombre, le azioni e i movimenti degli attori a sovrastare. Rendendo Hustle un film facilmente amabile dagli appassionati di basket e dagli addetti ai lavori. Il lungometraggio, infatti, è totalmente avvolto dalla magia di questo sport così venerato dagli Americani. Prodotto da Sandler e LeBron James, Hustle presenta un cast d’eccezione. Non solo gli attori protagonisti, ma anche coloro che non recitano, ma si sono prestati a farlo. Vanno citati, infatti, Tyrese Maxey, Tobias Harris e Matisse Thybulle. E ancora, Trae Young, Charles Barkley, Allan Iverson, Shaquille O’Neal, Kyle Lowry, Anthony Edwards e Kenny Smith. Lo stesso Juancho Hernangómez, nei panni di Bo, fa un lavoro eccezionale.

In conclusione
Hustle è un film consigliato a chi ama i film sportivi, per gli appassionati di basket. A coloro che amano vedere i personaggi pronti a fare sacrifici per la propria felicità personale e lavorativa.
Note positive
- Scrittura
- Regia
- Attori
Note negative
- Qualche dialogo banale