I nostri fantasmi (2021): quando si diventa fantasmi

Condividi su
trailer di I nostri fantasmi (2021)

I nostri fantasmi, seconda opera di Alessandro Capitani presentata alla 78ª edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.

Trama di I nostri fantasmi

Valerio, padre vedovo e disoccupato, vive con il figlio Carlo, di sei anni, nella soffitta della casa da cui sono stati sfrattati e nella quale tentano di restare inscenando infestazioni di fantasmi, all’interno di questa, per cacciare i nuovi inquilini. Padre e figlio sono una grande squadra, ma la loro messa in scena si farà più complicata quando ad andare ad abitare nella loro casa sarà Myriam, in fuga dal marito violento, con la sua piccola figlia.

I nostri fantasmi (2021)
Fotogramma de I nostri fantasmi

Recensione di I nostri fantasmi

Alessandro Capitani nella sua seconda opera, presentata alla78ª edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, ci mostra i fantasmi. Perché a pensarci bene Valerio, interpretato da Michele Riondino, e Carlo, interpretato da Orlando Forte, sono proprio questo, due fantasmi della società, invisibili a chiunque a meno che non sia loro intenzione manifestarsi. Proprio come accade quando il marito violento di Myriam, interpretata da Hadas Yaron, le si presenta nella nuova casa, cercando di portarle via la bambina. Ed è proprio in quell’occasione che avviene il primo incontro tra Valerio e Myriam. Da quel momento inizierà una sorta di convivenza che padre e figlio vivranno in maniera completamente diversa. Valerio comincerà a riconoscere delle diversità tra la sua situazione di resistenza per poter restare e quella di Myriam nel voler scappare, opposizioni che li avvicineranno. Carlo, invece, inizialmente non potrà fare a meno di vedere Myriam e la figlia come degli invasori nella loro casa che vogliono solo cacciarli via e il padre come loro nuovo alleato, non capendo che il gesto di Valerio, da lui considerato “avventato”, per difendere Myriam dal marito era in realtà l’unica cosa da fare.

I nostri fantasmi (2021)
Fotogramma del film

Per tutta la durata del film si alternano scene e situazioni contrastanti, da un lato abbiamo la vita di Myriam e come lei si rapporta con il marito e Valerio, e dall’altra abbiamo invece il rapporto padre figlio, non sempre semplice, ma che anche nei momenti più drammatici ci immerge in un mondo di tenerezza. Tenerezza non sempre rivolta verso il bambino, perché andando avanti vedremo un alternarza, tal volta ovviamente bambinesca, tra chi due interpreterà il ruolo del genitore sull’altro. Alla fine di tutte le vicende lo spettatore non potrà fare a meno di notare l’alternarsi di opposizioni, che come si suol dire, si attraggono l’una verso l’altra.

In conclusione

Note positive

  • soggetto e sceneggiatura
  • fotografia

Note negative

  • musiche

Condividi su