Il giorno e la notte (2020), Daniele Vicari ci parla del lockdown tra realtĂ  e finzione

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Il giorno e la notte

Titolo originale: Il giorno e la notte

Anno: 2020

Paese: Italia

Genere: Drammatico

Produzione: Kon-Tiki Film

Distribuzione: Fandango

Durata: 98 min

Regia: Daniele Vicari

Sceneggiatura: Andrea Cedrola, Daniele Vicari

Fotografia: Gherardo Gossi

Montaggio: Andrea Campajola

Musiche: Teho Teardo

Attori: Isabella Ragonese, Francesco Acquaroli, Matteo Martari, Vinicio Marchioni, Dario Aita, Elena Gigliotti, Barbara Esposito, Milena Mancini, Giordano De Plano

Trailer Il Giorno e la Notte 2021

Trama de Il giorno e la notte

Improvvisamente tutti i telegiornali informano i cittadini romani d’un presunto attacco chimico sulla capitale, allertando la popolazione a rimanere in casa o a dirigervisi il prima possibile.

Dalla sera alla mattina le varie coppie rinchiuse insieme all’interno delle mura domestiche si cimenteranno in uno scontro inesorabile, che genererà situazioni impreviste portando a nuove consapevolezze

Vinicio Marchioni e MIlena Mancini in Il giorno e la notte
Vinicio Marchioni e MIlena Mancini in Il giorno e la notte

Recensione de Il giorno e la notte

Al sesto lungometraggio da regista, disponibile dal 17/06/2021 su Rai Play, Daniele Vicari si cimenta in una sfida del tutto inedita: girare un “film domestico” basato sulle regole dello smart working, dirigendo in pieno lockdown, coordinando il lavoro degli attori da casa nel rispetto delle norme vigenti, mentre questi a loro volta s’impegnano nel piazzare le diverse camere per le riprese.

Un progetto che inevitabilmente ha portato a una messa in scena ricca di soluzioni “alternative” quali l’utilizzo frequente delle webcam (cellulari, pc) e all’attore insignito della nuova veste d’operatore con non poche difficoltà nella disposizione dei vari strumenti (da quanto si vede nei bloopers durante i titoli di coda).

Uno dei primissimi film italiani che nonostante l’attenuante dell’attacco chimico prova a raccontare la condizione d’isolamento e restrizione che ha caratterizzato il 2020 e parte del 2021 nella nostra vita, durante il fatidico lockdown, immaginando le varie vicissitudini relazionali mentre imperversava la quarantena. Secondo solo al tentativo di Enrico Vanzina uscito direttamente in sala lo scorso 15 Ottobre: Lockdown all’Italiana. Fortunatamente però qui i risultati risultano ben diversi.

Isabella Ragonese in Il giorno e la notte
Isabella Ragonese in Il giorno e la notte

Il Giorno e la notte si rivela dunque una tragicommedia interessante per il tipo d’analisi svolto, lontana sia da luoghi comuni che da toni eccessivamente melodrammatici, frutto anche della scelta conservativa del soggetto che, Giuseppe Conte permettendo, decide di percorrere una via alternativa alla cronaca di questi mesi dandone comunque la sensazione allo spettatore.

In questo modo il regista crea un limbo tra realtà e finzione in cui il pubblico si prova a immedesimare nelle situazioni dei protagonisti, essendo però respinto da una verosimiglianza fallace e a tratti poco credibile, che lascia spazio a uno scioglimento finale in cui non si capisce bene se si debba considerare il tutto come una giornata dettata dall’imprevisto oppure se si debba riflettere su una possibile crisi pandemica. Perciò oltre alla verbosità di diverse sequenze il vero difetto del film risulta essere proprio il concept alla base del progetto, distaccato formalmente dalla pandemia Covid19 e sostanzialmente poco incisivo nel tentarne una ricostruzione antropologica. Forse sarebbe stato meglio un tempo narrativo maggiore e una riduzione delle storie raccontate, nonostante sia doveroso sottolineare l’ottima performance da parte di tutto il cast.

Per concludere l’ultima fatica del cineasta reatino si dimostra un film ambizioso che rispetto alla deludente cartolina di Vanzina, quantomeno risulta rispettoso della tematica, coinvolge e in alcuni momenti riesce persino a commuovere.

Note Positive

  • Interpretazione del cast
  • Analisi sociologica
  • Mix tra commedia e dramma

Note negative

  • Ritmo altalenante
  • Verosimiglianza fallace e (a tratti) poco credibile
  • VerbositĂ  di alcune sequenze

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