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Shining girls
Titolo originale: Shining girls
Anno: 2022
Paese: Stati uniti
Genere: Thriller, drammatico, fantascienza
Casa di Produzione: MRC Television, , Appian Way Productions, Love & Squalor Pictures
Distribuzione: Apple tv+
Ideatore: Silka Luisa
Stagione: 1
Puntate: 8
Sceneggiatura: Silka Luisa, Naledi Jackson,Katrina Albright, Alan Page
Fotografia: Bonnie Elliott, Robert McLachlan
Montaggio: Hugo Diaz, John Caldwell, Blake Maniquis, Henk Van Eeghen, Jessica Hernández
Musica: Claudia Sarne
Attori: Elisabeth Moss, Jamie Bell, Wagner Moura, Phillipa Soo, Amy Brenneman, Chris Chalk, Madeline Brewer
Shining girls è una miniserie thriller tratto dal libro del 2013 di Lauren Beukes. Disponibile dal 29 aprile 2022 sulla piattaforma Apple TV+. Prodotta da MRC Television, Appian Way Productions di Leonardo Di Caprio e Love & Squalor Pictures di Elisabeth Moss di cui è anche protagonista e regista dell’episodio 7.

Trama di Shining girls
1992 Kirby Mazrachi è un archivista di un quotidiano di Chicago che dopo il ritrovamento del cadavere di una ragazza, intuisce come questo omicidio possa essere molto simile all’ aggressione che subì lei stessa anni prima, lasciandola in fin di vita, dove il colpevole non fu mai trovato. La ragazza infatti presenta gli stessi segni sul corpo che si ritrova anche Kirby. Così inizia a indagare sul caso insieme al giornalista Dan Velasquez.
Recensione di Shining girls
La trama è molto semplice anzi quasi ordinaria e per nulla originale. Sembrerebbe il solito thriller in cui alla fine si scopre chi è l’assassino. Niente di più falso. È una serie distopica in cui la protagonista Kirby, una sempre eccellente Elisabeth Moss, vede mutare continuamente la sua realtà tanto che è costretta a scrivere date, dialoghi e nomi per ricordarsi tutto, perché da un momento all’ altro tutto potrebbe cambiare. Un giorno è sposata, un altro vive con la madre, un giorno ha un cane, un altro un gatto. Questo crea molta confusione nel seguire la storia ma è anche un elemento fondamentale che la rende originale. Tutto questo mescolamento di date, nomi ed eventi si intrecciano con la trama e con l’uomo su cui ruota il tutto. A differenza di molti altri crime, scopriamo subito l’assassino e il suo modus operandi, nonché sventrare le vittime e lasciare qualcosa appartenente alla vittima precedente al loro interno. Kirby collega il recente ritrovamento del corpo di una ragazza alla sua aggressione, in quanto ha le sue stesse cicatrici sul corpo. Con l’aiuto di un reporter, interpretato splendidamente da Wagner Moura, (Pablo Escobar in Narcos), considerato poco credibile dai colleghi anche a causa dei suoi trascorsi con l’alcolismo, riescono a rispolverare vecchi archivi trovando dei casi molto simili e si metteranno sulle tracce dell’uomo. Ma alcuni dei casi risalgono addirittura agli ‘20 e questo complica sempre di più la soluzione del caso. Più scava a fondo, più riaffioreranno tutti i traumi personali che affliggono Kirby, più la sua realtà cambierà. La serie parte come un thriller crime ma si trasforma completamente in corso d’opera aggiungendo del soprannaturale. Questo elemento cambierà completamente le carte in tavola, trasmettendo allo spettatore un senso di disorientamento ma che troverà il suo punto fermo nel finale, pur lasciando qualche perplessità.
Come può un uomo aver ucciso decine di donne attraverso varie epoche?
Come può essere sempre un passo avanti sapendo già cosa succederà?

Ritroviamo la Moss in un ruolo tormentato non molto lontano quindi dalla sua grande interpretazione in The handmaid’s tale – Il racconto dell’ancella. Anche qui vittima della perfidia degli uomini e anche qui perfettamente capace di trasmettere allo spettatore tutto il suo dramma attraverso il suo sguardo martoriato. La Moss ritrova un’altra sua collega-ancella nonchè Madeline Brewer, la cui storia complicherà notevolmente le indagini ma sarà di fondamentale sviluppo per la trama.
Tra i personaggi essenziali anche un ottimo Jamie Bell, che molti ricorderanno come il bambino prodigio Billy Elliot. Sicuramente questa è un’interpretazione ben diversa dal ragazzino che sognava di ballare, qui è un uomo spietato che toglie la vita a delle ragazze senza nessun tipo di scrupolo.

“Dopo quello che lui mi ha fatto, le cose non sono come dovrebbero. Dalle piccole cose fino alle grandi.”
Kirby
Spoiler di Shining girls
In una serie del genere introdurre i viaggi nel tempo è un elemento molto rischioso. Al giorno d’oggi troviamo tantissime serie sci-fi che ne parlano ma mai prima d’ora una serie tv viene presentata come poliziesca per poi sfociare nel fantasy. L’azzardo è molto grande ed è stato affrontato nel migliore dei modi. Anche se non si è data una spiegazione dettagliata, nel finale scopriamo che è la casa a essere una sorta di passaggio temporale che porta in un qualsiasi giorno nel passato o futuro tu voglia. Bisogna aspettare il penultimo episodio per conoscere più a fondo il killer anche se non viene mai spiegata l’origine della casa. Una spiegazione che avrebbe riempito alcuni dubbi ma che non arriverà mai in quanto miniserie.
Conclusioni
La serie nonostante tutto affronta un tema delicato come il femminicidio, sempre purtroppo attuale. Soffermandosi anche nel titolo a sottolineare la brillantezza di alcune ragazze che smettono di splendere a causa di uomini che non possono essere chiamati tali. In questo caso la loro luce viene spenta in un periodo prospero per le ragazze: un nuovo lavoro, una nuova prospettiva di vita migliore.
Note positive
- L’interpretazione di Elisabeth Moss
- Il tema del femminicidio trattato in modo mai visto prima
- La trama in stile poliziesco-crime che si trasforma in fantasy
Note negative
- Alcune dinamiche poco chiare