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Il mostro dei mari
Titolo originale: The sea beast
Anno: 2022
Paese: Stati Uniti d’America
Produzione: Netflix, Netfilx Animation
Distribuzione: Netflix Animation, Netflix
Durata: 115 min.
Regia: Chris Williams
Sceneggiatura: Nell Benjamin, Chirs Williams
Scenografia: Matthias Lechner
Montaggio: Joyce Arrastia
Musiche: Mark Mancina
Animatori: Clayton Goldhawk, Juan Alejandro Gomez, Ryan Gong, Vanessa Blair, Julie Bernier Gosselin
Cast vocale originale: Karl Urban, Dan Stevens, Jared Harris, Marianne Jean-Baptiste, Marianne Jean-Baptiste
Voci italiane: Claudio Santamaria, Diego Abatantuono Giulia Stabile
Il regista di Oceania (co-regista per la precisione) e Big Hero 6, Chris Williams dirige: Il mostro dei mari, dall’8 Luglio su Netflix. Una storia dal sapore familiare ma con ottimi nuovi spunti e dall’animazione che rapisce.
Trama de: Il mostro dei mari
In un regno in mezzo al mare i cacciatori di mostri marini sono da tempo immemore le persone più rispettate; è grazie a loro che gli uomini possono liberamente viaggiare per un mare sempre più sicuro. Donne, uomini e bambini rispettano gli equipaggi di ogni nave come se fossero propri amici o familiari (cosa vera in molti casi). La più famosa di queste navi è l’Inevitabile dalle riconoscibili vele rosse e sulla cui ciurma, comandata dal carismatico capitano Crow, si è perfino scritto un libro che ne narra le grandi gesta; tra i membri di spicco dell’equipaggio è Jacob Holland, trovato in mezzo al mare ancora bambino, e che Crow designa come suo successore

Dopo aver affrontato e ucciso l’ennesimo mostro marino che stava per affondare una nave e aver lasciato andare la caccia della Furia Rossa – mostro con cui Crow ha un conto in sospeso per avergli accecato un occhio -, l’Inevitabile raggiunge il porto della capitale del regno dove la ciurma viene accolta trionfalmente. All’osteria, Jacob fa la conoscenza dell’orfanella Maisie che vuole ardentemente prendere parte alle avventure della famosa nave, entrando tra le file del suo equipaggio; nonostante i tentativi di Jacob di dissuadere la bambina e di riportarla all’orfanotrofio, Maisie riesce a intrufolarsi sulla Inevitabile e a partire con i suoi eroi… Ma non tutto è come la piccola immaginava grazie ai suoi libri e ai suoi racconti e lo scoprirà molto presto. La caccia è aperta!

Recensione de: Il mostro dei mari
Il mostro dei mari è una storia che per alcuni aspetti non racconta molto di nuovo ma il modo in cui Chris Williams alla regia, e Nell Benjamin alla sceneggiatura (cui collabora anche il regista) lascia a occhi aperti fin dalle prime scene.

A una storia semplice in cui alcuni colpi di scena possono essere anticipati anche da un pubblico composto da solo giovanissimi, fa eco una regia calibrata e coinvolgente che mette grande attenzione alle scene più concitate in mare aperto, anche grazie al montaggio, alla fotografia e a un attento lavoro nelle animazioni.
Ciò che però da lustro più di ogni altra cosa a questo film sono i personaggi; davvero un gran numero ma viene profusa molta cura per farne spiccare quanti più possibile, anche coloro che ai fini della storia sono meno di comprimari.

La maggior attenzione, naturalmente, è posta nei protagonisti; evidente in questo film la mano di Williams; il capitano Crow, Jacob, Maisie e il capitano in seconda Sarah Sharpe, sono ben caratterizzati e ognuno di loro compie il suo personale e tutto sommato ben strutturato cammino dall’inizio alla fine del film. Il miglior risultato Il mostro dei mari però lo ottiene con Jacob Holland e con Maisie Brumble: due personaggi che riescono perfettamente a essere l’uno la spalla dell’altro e ciascuno spicca per determinate caratteristiche. Plauso conclusivo agli scenari, bellissime le vedute della capitale del regno, e alla colonna sonora di Mark Mancina che aveva già firmato, con ottimi risultati, al film Oceania.
In conclusione
Il mostro dei mari è, in buona sostanza, un film davvero ben riuscito che sa ben amalgamare un pizzico di novità ad un’abbondante dose di già visto.
Note positive
- La regia
- La sceneggiatura che, pur riprendendo a mani basse da mezza letteratura, e da altrettante opere cinematografiche, riesce a fare un bel lavoro.
- La caratterizzazione dei personaggi
- Il personaggio di Maisie Rubble
- Gli scenari
- La colonna sonora di Mark Mancina
Note negative
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