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In vacanza su Marte
Anno: 2020
Paese: Italia
Genere: Commedia, fantascienza
Produzione: Indiana Production, Cattleya
Distribuzione: Warner Bros.
Durata: 1 hr 29 min (89 min)
Regia: Neri Parenti
Sceneggiatura: Neri Parenti, Gianluca Bonprezzi
Fotografia: Gino Sgreva
Montaggio: Luca Montanari
Musiche: Bruno Zambrini
Attori: Christian De Sica, Massimo Boldi, Herbert Ballerina, Milena Vukotic, Lucia Mascino
Trama del film In vacanza su Marte
Anno 2030, i viaggi interspaziali sono ormai all’ordine del giorno e sul pianeta rosso è stata creata un’attrazione che permette a chi vi fa visita di albergare in Hotel di lusso e poter camminare tra bazar del medio-oriente e rovine dell’antica Roma.
Fabio Sinceri (Christian De Sica) deve sposarsi al più presto possibile con la ricca ereditiera Bea (Lucia Mascino), ma considerando che egli è ancora legalmente sposato con la sua ex, che non vede da quattro anni e con la quale ha avuto un figlio di nome Giulio, decide di partire su Marte, dove non c’è alcuna giurisdizione.
Giulio scopre della imminente partenza del padre e lo segue accompagnato dalla fidanzata Marina, giovane blogger a caccia di fake news che prende la palla al balzo per smascherare la finta relazione di due noti influencer anche loro in viaggio verso Marte.
Sul lontano pianeta accadranno poi una serie di eventi che porteranno Giulio a finire all’interno di un buco nero che inoltra la sua età di oltre 50 anni e lo trasforma in un giovane vecchietto (Massimo Boldi).
Fabio con la fidanzata Bea Giulio e Marina Giulio dopo essere stato risucchiato dal buco nero con il padre Fabio Paesaggio Marziano
Recensione del film In vacanza su Marte
Il nuovo film di Neri Parenti, nonostante l’uscita nel periodo natalizio, cerca di essere un qualcosa di diverso dai classici cinepanettoni italiani degli ultimi anni. Questo lo si nota da diversi elementi, come l’ambientazione su Marte, che vorrebbe dare dei toni più seri alla pellicola contaminandola con atmosfere fantascientifiche, la presenza di effetti visivi costosi (il budget del film è di circa 5 milioni di euro), e una comicità che vuole cercare di staccarsi dalla volgarità, ormai cliché delle pellicole di questo genere degli ultimi anni. Il risultato non è però quello sperato, e il film risulta essere l’ennesimo cinepattone con nessun nuovo spunto e nessun cambiamento positivo.
Il duo Boldi-De Sica appare stanco, non brilla della comicità di un tempo, e le loro battute non strappano neanche un sorriso allo spettatore. La sceneggiatura, dello stesso Parenti e Bonprezzi, sembra essere il risultato di un attenta ricerca dei termini più volgari che un dizionario di lingua italiana possa offrire. Non si contano i termini scurrili e i numerosi sinonimi di essi. Il tutto doveva possedere un enorme forza negli effetti speciali, costosi e realizzati con la tecnologia denominata videowall (sfruttata in The Mandalorian) ma il risultato non è esaltante alternando momenti più o meno buoni e momenti pessimi (vedi il paesaggio marziano, tutto sommato ben riuscito, comparato al momento in cui Giulio viene risucchiato dal buco nero)
Gli attori di contorno alla coppia sono mal scritti e, tranne Milena Vukotic e Lucia Mascio, nessuna interpretazione e degna di nota. In vacanza su Marte è pieno di errori basilari (il personaggio di Giulio non si capisce perché cambi accento da quando è diciottenne a quando è anziano, sul finale i protagonisti sono diventati bambini ma hanno mantenuto le voci dei personaggi anziani e Giulio nonostante sia invecchiato solo corporalmente a momenti sembra non saper usare oggetti giovanili)
Insomma questo film è come una navicella che deve partire per lo spazio, ma che viene preparata in pochi giorni, dove tutto sembra, controllato, nuovo, ma la fretta e il poco impegno fan si che tutto vada storto e il velivolo faccia capitombolo.
Note positive
- L’idea, anche se poco riuscita, di voler creare qualcosa di diverso
Note negative
- Sceneggiatura volgare
- Recitazione di quasi tutto il cast
- Scenografie dell’attrazione su Marte fanno capire anche allo spettatore più inesperto che la troupe non si è mai mossa da Cinecittà