Inseparabili – Prima stagione (2023): la serie thriller targata Amazon

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Teaser trailer di Inseparabili – Dead Ringers

Da un’idea di Alice Birch, il 21 aprile 2023 sarà disponibile sulla piattaforma Amazon Prime Video la serie con protagonista Rachel Weisz “Inseparabili”. La serie è direttamente tratta dal film cult omonimo del maestro dell’horror David Cronenberg, uscito nel 1988 e sarà composta da 6 episodi da circa un’ora ciascuno.

Trama di Inseparabili

Beverly ed Elliot Mantle, gemelle monozigoti quasi indistinguibili una dall’altra, sono due ginecologhe ed ostetriche di fama internazionale. Le due lavorano insieme in un ospedale di New York, ma il loro sogno è quello di aprire un certo di fertilità per aiutare le donne a diventare madri. Le due, oltre alla vita professionale, condividono tutto, in modo quasi ossessivo, e quando Beverly inizia una relazione con Genevieve, un’attrice conosciuta durante una visita in ospedale, il rapporto fra le due comincia ad incrinarsi.

Fotogramma di Inseparabili - Dead Ringers
Fotogramma di Inseparabili – Dead Ringers

Recensione di Inseparabili

In questo remake del film di David Cronenberg, la differenza principale è stata la volontà da parte dell’ideatrice Alice Birch di trasporre la storia al femminile. Se nel 1988 i gemelli Mantle erano stati interpretati da un giovane e bravissimo Jeremy Irons, qui il doppio ruolo è stato affidato a Rachel Weisz, che ritorna sul piccolo schermo dopo il successo del film Black Widow, nei panni anche di produttrice esecutiva. Diverso però non è solo il genere delle due protagoniste, ma la prospettiva totalmente femminile da cui vengono raccontate la gravidanza e la maternità, dalla fecondazione al parto. Il corpo della donna incinta è un’immagine centrale e ricorrente, sia utilizzata in modo simbolico, sia mostrata nei suoi aspetti più veri e crudi, nel primo episodio infatti ci vengono mostrati una sequenza di immagini di parti sia naturali che cesarei che Beverly ed Elliot seguono. Se queste tematiche da una parte sono un grande punto di forza della serie, dall’altro a volte eccedono nel simbolismo e sono in qualche modo fini a sè stesse.

La maternità inoltre non è analizzata solo nel momento del concepimento e della gravidanza, ma anche nel suo svilupparsi successivo e nei suoi aspetti più difficili. Troviamo infatti ad esempio alcune pazienti di Beverly che soffrono di depressione post partum e viene analizzato anche il difficile rapporto fra le gemelle e i loro genitori, in particolare con la madre.

“E’ impossibile spiegare il nostro rapporto agli altri”

Così Beverly risponde, in uno degli episodi, a una domanda sul rapporto con la sua gemella. Il loro legame è un altro tema centrale nella serie, le due infatti vivono in simbiosi, condividono il lavoro, la casa, gli interessi e a volte anche gli amanti, infatti hanno il vizio di scambiarsi di ruolo e fingersi l’altra. Se su vari aspetti le gemelle sono identiche, lo spettatore può capire fin da subito che l’indole delle due è profondamente diversa. Beverly è la gemella più timida e insicura al di fuori del lavoro, ha il desiderio di diventare madre e si lascia trascinare da Elliot. Quest’ultima è, apparentemente, sicura di sé, trasgressiva, fa uso di droghe e intrattiene relazioni inappropriate con i pazienti. Lo scopo delle gemelle è quello di aprire un centro di fertilità, una struttura all’avanguardia, per aiutare le donne a diventare madri e seguirle nel loro percorso e in ogni loro necessità. Se per Beverly il centro diventa una vera e propria causa per aiutare tutte quelle donne alle quali la sanità pubblica non dedica tutte le attenzioni necessarie, per Elliot è un’occasione per avere un suo laboratorio dove studiare nuovi metodi di fertilità ai limiti dell’etica e del lecito. In entrambe infatti vivono da una parte la passione per il loro lavoro e la volontà di aiutare il prossimo, dall’altra l’ossessione per l’innovazione scientifica che si scontra con la morale comune. Quando la simbiosi fra le due si rompe e Beverly inizia una relazione con Genevieve, dimostrando di poter avere una vita distaccata rispetto ad Elliot, la serie passa ad un tono più cupo.

Inseparabili -Dead Ringers (2023)
Inseparabili – Dead Ringers (2023)

Grande nota a favore della serie è sicuramente la scelta della protagonista, Rachel Weisz infatti regala non una, ma ben due grandi interpretazioni ben distinte e dettagliate per ciascuna delle due gemelle, identiche ma profondamente diverse. Su di lei si regge in qualche modo la serie che, nonostante dei cali di ritmo negli episodi centrali, si riprende nel finale tenendo viva l’attenzione dello spettatore.

In un periodo storico in cui, soprattutto in Italia, si discute molto sui temi affrontati dalla serie, quest’ultima arriva al momento giusto in modo quasi irriverente, mettendoci di fronte all’estremizzazione del concetto di maternità, quasi superandolo e mostrandoci tutte le sue possibili sfaccettature.

In conclusione

In conclusione Inseparabili è una serie nel complesso ben riuscita e pungente nelle tematiche che vuole affrontare, con una grande interpretazione dell’attrice protagonista, e che nonostante dei problemi di ritmo risulta avvincente.

Note positive

  • Tematiche affrontate
  • Interpretazione della protagonista

Note negative

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