Io sono Babbo Natale (2021). Un finale d’oro per Gigi Proietti

Recensione, trama e cast de “Io sono Babbo Natale”, il terzo lungometraggio del regista Edoardo Falcone, una commedia che risalta il valore di essere un dono per gli altri.

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Io sono Babbo Natale (2021) – Regia di Edoardo Falcone – © Lucky Red, 3 Marys Entertainment, Rai Cinema – Immagine concessa per uso stampa.
Io sono Babbo Natale (2021) – Regia di Edoardo Falcone – © Lucky Red, 3 Marys Entertainment, Rai Cinema – Immagine concessa per uso stampa.

Io sono Babbo Natale

Titolo originale: Io sono Babbo Natale

Anno: 2021

Nazione: Italia

Genere: Commedia

Casa di produzione: 3 Marys Entertainment, Lucky Red, Rai Cinema

Distribuzione italiana: Lucky Red

Durata: 95 minuti

Regia: Edoardo Falcone

Sceneggiatura: Edoardo Falcone

Produttori: Andrea Occhipinti

Fotografia: Maurizio Calvesi

Montaggio: Luciana Pandolfelli

Musiche: Michele Braga

Attori: Marco Giallini, Gigi Proietti, Barbara Ronchi, Antonio Gerardi

Trailer di “titolo”

Informazioni sul film e dove vederlo in streaming

“Io sono Babbo Natale” è il terzo lungometraggio del regista e sceneggiatore romano Edoardo Falcone, dopo Se Dio vuole (2015) e Questione di karma (2017). Questa commedia natalizia ha per protagonisti Marco Giallini (Perfetti sconosciuti, Tutta colpa di Freud, ACAB – All Cops Are Bastards), Barbara Ronchi (Mondocane, Padrenostro, Luna Nera) e Gigi Proietti (Pinocchio, Febbre da Cavallo, La Tosca), nel suo ultimo lavoro cinematografico prima della scomparsa nel 2020.

Il film è stato presentato tra i titoli di pre-apertura della 16ª edizione della Festa del Cinema di Roma e distribuito nelle sale il 3 novembre 2021 da Lucky Red.

“Gigi (Proietti) era diventato come un padre e non stava bene. Si vedeva, ma non credevo che stesse così male. Quando scattava il motore, si alzava come uno di vent’anni, e vederlo ridere dietro le quinte per me era un onore. Ringrazio chi mi ha permesso di fare questo lungometraggio perché mi ha permesso di diventare amico di Gigi.”

Marco Giallini (Ettore in Io sono Babbo Natale)

Trama di “Io sono Babbo Natale”

Ettore Magni (Marco Giallini) è un ex detenuto che conduce un’esistenza disperata, priva di stimoli e segnata da un’irrequietezza costante. Finito in prigione per una rapina, ha sempre mantenuto il silenzio sui suoi complici, senza mai tradirli. I suoi legami familiari sono inesistenti: dopo la separazione dalla sua compagna Laura (Barbara Ronchi), non ha mai conosciuto la figlia avuta da lei. L’unica prospettiva per il futuro sembra essere continuare a fare ciò che ha sempre fatto: rubare.

Ed è proprio durante uno dei suoi furti che si ritrova nella dimora di Nicola Natalizi (Gigi Proietti), un adorabile signore che, apparentemente, non possiede nulla di valore. L’unica cosa importante che Nicola può offrire a Ettore è una rivelazione sulla sua identità: afferma di essere il vero Babbo Natale. Il rapinatore fatica a credere alle parole di quest’uomo e ancora di più all’idea stessa dell’esistenza di Babbo Natale.

Recensione di “Io sono Babbo Natale”

Il Natale si avvicina, portando con sé i film ambientati o incentrati su questo periodo dell’anno. Io sono Babbo Natale, diretto da Edoardo Falcone, rientra in questa tradizione, ma si distingue per almeno due motivi: primo, il Natale non è sotto minaccia, come accade spesso nei lungometraggi del genere; secondo, il film esce un mese prima delle festività per omaggiare l’indimenticabile Gigi Proietti, scomparso il 2 novembre 2020.

Con una carriera prevalentemente da sceneggiatore, Falcone dirige e scrive una commedia natalizia che, sebbene possa ricordare le commedie statunitensi degli anni Ottanta e Novanta, non si ispira a nessun film in particolare, come afferma lo stesso regista.

La storia è originale e ha per protagonista Ettore Magni (Marco Giallini), figlio di due sbandati, che da bambino ce l’aveva con Babbo Natale, convinto che non ricevesse regali perché dimenticato. Di fronte a questa realtà, il piccolo Ettore fa una promessa: diventare “diverso” da Babbo Natale quando sarà grande. Tuttavia, da adulto, la sua vita ha preso tutt’altra direzione: è un ex detenuto appena uscito di prigione dopo una rapina.

Una volta libero, cerca Mauro (Antonio Gerardi), il suo capo di allora, per esigere la sua ricompensa per non aver rivelato i nomi dei complici. Ma Mauro, anziché ricompensarlo, gli nega qualsiasi compenso e lo fa pestare dagli altri membri della gang.

Senza soldi e ormai in condizioni da senzatetto, Ettore si ritrova abbandonato anche dalla sua ex compagna, Laura (Barbara Ronchi), che non solo lo rifiuta, ma gli impedisce di vedere e tenere con sé la figlia—una bambina che non ha mai avuto modo di conoscere, essendo finito in prigione quando lei era ancora neonata.

L’unica persona che sembra offrirgli un aiuto è un anziano di nome Nicola Natalizi (Gigi Proietti), che, vedendolo dormire su una panchina, gli lascia del denaro. Da qui, Ettore decide di seguirlo fino a casa sua, dove tenta di derubarlo. Ma Nicola, con sorprendente calma, gli dice di non possedere nulla di valore e gli confida un’incredibile verità: sostiene di essere Babbo Natale. Pur incredulo, Ettore accetta di fargli da assistente, almeno per evitare di restare in strada.

Nella semplicità della sua trama e della sua regia, Io sono Babbo Natale nasconde temi che meritano di essere messi in risalto—soprattutto in un mondo sempre più individualista e privo di memoria. Il film riflette sull’importanza di agire con altruismo, diventando un dono per gli altri senza aspettarsi nulla in cambio.

Il bambino che ogni adulto dovrebbe custodire dentro di sé, il bisogno di essere amati e la capacità di liberarsi dal passato per cambiare vita sono altri messaggi profondi che emergono in questa commedia, tanto commovente quanto divertente.

La magia della leggerezza intelligente

“Io sono Babbo Natale” è, indiscutibilmente, un film carico di nostalgia, segnando l’ultima e straordinaria interpretazione di Gigi Proietti sul grande schermo. Ma è anche una commedia che evita le battute banali e volgari, spesso presenti nei film del genere, puntando invece su un umorismo più raffinato e genuino.

In questo senso, il lavoro di scrittura di Edoardo Falcone spicca più della sua regia, limitata al “sufficiente”. In qualità di sceneggiatore, è riuscito a costruire una storia semplice, ma intelligente, con dialoghi ben costruiti e momenti di comicità sana e autenticamente divertenti. Inoltre, ha aggiunto un tocco speciale di romanità ai due personaggi principali, Nicola ed Ettore, scelta non casuale: Falcone ha scritto il film pensando espressamente a Gigi Proietti e Marco Giallini per questi ruoli—interpretazioni che entrambi gli attori hanno saputo cogliere e restituire con grande naturalezza.

La chimica tra il cast è eccellente, inclusa Barbara Ronchi nei panni di Laura. Tuttavia, è Gigi Proietti a risaltare maggiormente: il suo Babbo Natale, ormai divenuto romano, è caratterizzato da una tenerezza e una raffinatezza che conferiscono nuova vita a questa iconica figura natalizia.

Un altro pregio del film è rappresentato dagli effetti speciali e visivi, ben realizzati e capaci di aggiungere quel tocco di magia, in particolare nella rappresentazione di Babbo Natale. La scena in cui vola sulla sua slitta sopra diverse città europee—tra cui Roma, Parigi e Londra—regala panoramiche suggestive che arricchiscono l’esperienza visiva. Il comparto tecnico-artistico si completa con un’ottima fotografia, scenografie curate e una selezione di canzoni preesistenti, tutte perfettamente in sintonia con l’atmosfera del racconto.

Il risultato è un film caloroso e leggero, privo di ambizioni eccessive, ma perfettamente in grado di raggiungere il suo obiettivo: intrattenere e far riflettere sul Natale come un momento di crescita interiore e di generosità verso gli altri.

In questo senso, Io sono Babbo Natale non solo scalda i cuori, ma rappresenta anche un tributo degno di Gigi Proietti—un’opera che, oltre a celebrare il suo ineguagliabile talento, ne restituisce appieno l’umanità.

“Agire in maniera disinteressata. Questo è il grande gesto dell’Universo.”

Nicola Natalizi (Gigi Proietti) Cit. Io sono Babbo Natale

In conclusione

Io sono Babbo Natale è una commedia natalizia calda e genuina, capace di unire nostalgia e leggerezza con una scrittura intelligente. Il film celebra l’ultima interpretazione di Gigi Proietti con un racconto che scalda il cuore, esaltando i valori del Natale e dell’altruismo.

Note positive

  • Tono e atmosfera del film.
  • Interpretazioni.
  • Effetti speciali e visivi.
  • Scenografia.
  • Colonna sonora.

Note negative

  • Potrebbe sembrare una commedia natalizia già vista.

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Review Overview
Regia
Fotografia
Sceneggiatura
Colonna sonora e sonoro
Interpretazione
Emozione
SUMMARY
4.2
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Adelina Dragotta Guerrieri
Adelina Dragotta Guerrieri

Giornalista, filmmaker, video editor e sceneggiatrice. Laureata in Scienze della Comunicazione; Master in Sceneggiatura e Produzione Cinematografica e Televisiva. Da sempre appassionata dello storytelling audiovisivo.