Kong: Skull Island (2017): La rivisitazione di Jordan Vogt-Roberts

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Kong: Skull Island

Titolo originale:  Kong: Skull Island 

Anno: 2017

Paese: Stati Uniti d’America

Genere: Avventura, Azione, Fantasy

Produzione: Legendary Pictures, Warner Bros.

Distribuzione: Warner Bros.

Durata: 118 min

Regia: Jordan Vogt-Roberts

Sceneggiatura: Max Borenstein, Derek Connolly, John Gatins, Dan Gilroy

Fotografia: Larry Fong

Montaggio: Bob Murawski, Richard Pearson, Christian Wagner

Musiche: Henry Jackman

Attori: Tom Hiddleston, Brie Larson, Samuel L. Jackson, John Goodman, John C. Reilly, Corey Hawkins, Toby Kebbell, Jason Mitchell, Shea Whigham, John Ortiz, Tian Jing, Thomas Mann, Eugene Cordero, Marc Evan Jackson, Will Brittain, Miyavi, Richard Jenkins

Trailer italiano di Kong: Skull Island

Lui è Kong. È il re di questo posto. Per loro è come un dio. Kong è un buon re. Se ne sta sempre per i fatti suoi. Questa è casa sua. Noi qui siamo degli ospiti e non si va a casa degli altri a sganciare bombe, a meno che non si voglia attaccare briga.

Kong: Skull Island

Dai produttori di Godzilla nasce Kong: Skull Island distribuito da Warner Bros. Pictures, Legendary Pictures e Tencent Pictures. Il film ha l’arduo compito di andare a reinventarsi le origini di uno dei più grandi mostri del cinema. Il compito di creare la pellicola ricade nelle mani di Jordan Vogt-Roberts, che sceglie un cast importante per realizzare l’opera audiovisiva come Tom Hiddleston (“The Avengers”, “Thor: The Dark World”); l’attore candidato all’Oscar Samuel L. Jackson (“Pulp Fiction“, “Avengers: Age of Ultron”); John Goodman (“Transformers 4: L’Era dell’Estinzione”, “Argo”); l’attrice premio Oscar Brie Larson (“Room”, “Un Disastro di Ragazza”).

Trama di Kong: Skull Island

Nel corso della Seconda Guerra Mondiale due soldati rivali, giapponese e americano, si ritrovano, a seguito di uno scontro aereo, in un’isola sperduta. Qui incontrano una terribile creatura: Kong.

Ventinove anni dopo, nel 1973, degli scienziati organizzano una spedizione su quel luogo, chiamato Isola del teschio. A guidarli è un ex capitano del servizio aereo, James Conrad, insieme a un gruppo di militari. Presto si accorgeranno che Kong è solo uno dei tanti esseri che vivono l’isola.

Recensione di Kong: Skull Island

Kong: Skull Island è diverso dal King Kong ferocenerboruto e soprattutto innamorato di Peter Jackson. Il paragone tra i due film è inopportuno e andrebbero giudicati in base all’idea di narrazione. La pellicola del 2005 ripercorre in forma tecnicamente più evoluta le orme del cult del 1933 di Merian C. Cooper ed Ernest B. Schoedsack, aumentandone la spettacolarità senza tralasciare sentimento, avventura e dramma. Mescola sapientemente più generi, conducendoli in un connubio che sfocia in un ottimo risultato, offrendo la migliore visione cinematografica del gigantesco gorilla figlio della creatività di Merian C. Cooper. Il coinvolgimento è assicurato.

Il Kong del 2017 invece punta quasi esclusivamente all’avventura, concentrandosi sull’azione e lasciando sullo sfondo un’appena accennata emotività che caratterizza il possente scimmione. Il film di Jordan Vogt-Roberts vanta fortemente una fotografia ammiccante e degli effetti speciali che ammaliano lo spettatore, sfruttando abilmente le creature che abitano l’isola del teschio. Un’isola covo di misteri geologici e faunistici che fa gola agli scienziati. La sceneggiatura è orientata al reboot della famigerata storia di King Kong e al secondo capitolo della serie MonsterVerse che ha avuto inizio con Godzilla (2014), a cui fanno seguito Godzilla: King of Monsters del 2019 e Godzilla vs. Kong del 2021. A chi piace l’impresa rischiosa immersa nella sola natura selvaggia e infida ne rimane colpito, poiché testo scenico e regia proseguono su questa direzione, anche se a volte la tensione viene attraversata da una scia di humour (nel personaggio di Hank Marlow interpretato da John C. Reilly) che impedisce alla pellicola di raggiungere toni preoccupanti e seri. Inoltre da alcuni elementi si sarebbe potuto ricavare di più dal punto di vista narrativo, come dalla tribù oppure da alcune specie di animali raccapriccianti. La colonna sonora infine è all’altezza della situazione e asseconda le scene con giusto equilibrio. 

Note positive

  • Regia
  • Fotografia
  • Sceneggiatura
  • Colonna sonora

Note negative

  • A tratti la tensione ricade in un climax humour poco adatto al film
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