Landscapers – Un crimine quasi perfetto (2021): Will Sharpe e il coraggio di sperimentare

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Landscapers Poster

Landscapers – Un crimine quasi perfetto

Titolo Originale: Landscapers

Anno: 2021

Paese: Regno Unito, Stati Uniti d’America

Genere: Drammatico, True-Crime, Commedia

Produzione: Sister, Sky Studios, South of the River Pictures

Distribuzione: Warner Bros. Television Distribution

Ideatore: Ed Sinclair

Sceneggiatore: Ed Sinclair

Regista: Will Sharpe

Stagione: 1

Puntate: 4

Attori: Olivia Colman, David Thewlis, Kate O’Flynn, Daniel Rigby, Samuel Anderson, Felicity Montagu, David Hayman

Trailer di Landscapers – Un crimine quasi perfetto

Trama di Landscapers

L’insospettabile coppia formata dei coniugi Christopher (David Thewlis)e Susan Edwards (Olivia Colman) si ritrova al centro di un’indagine per omicidio, quando, nel giardino di una vecchia abitazione a Mansfield, vengono recuperati i cadaveri dei genitori di lei. Per sfuggire dagli abusi e dagli orrori delle proprie vite, Chris e Susan si rifugiano in un mondo di fantasia, che rischierà di risucchiarli per sempre.

Recensione di Landscapers

Una Market Square silenziosa si erge come sfondo, dove una decina di persone attendono pazientemente in piedi. Sulla scena rimbomba solamente il fischiettare dei freni del tram, fino a quando una voce fuori dall’inquadratura grida “Azione!”. Una pioggia improvvisa ed artificiale si abbatte con violenza sulla piazza e le comparse cominciano finalmente ad animare il quadro immobile, immortale, trasformandolo in un palcoscenico vivente. 

È così che il visionario sceneggiatore Ed Sinclair, insieme all’emergente regista Will Sharpe (realizzatore de “Il Fantastico Mondo di Louis Wain“), aprono la miniserie, o meglio la “pièce de théâtre” Landscapers, abbattendo la quarta parete. Un elemento che si ripeterà anche nei successivi episodi, al fine di mantenere costantemente in bilico la percezione tra realtà e finzione dello spettatore.

Olivia Colman in una scena del film
Olivia Colman in una scena del film

La peculiarità di Landscapers, infatti, non risiede nell’originalità della storia in sé ma, piuttosto, nella maniera in cui essa viene raccontata. Una trama lineare, banale è riproposta dal regista come un intreccio di visioni, flashbacks, creazioni di universi paralleli in cui i protagonisti possono finalmente ambire a diventare gli eroi dei loro tanto amati film western, ponendoci di fronte a un dubbio amletico, in cui siamo incapaci di distinguere la realtà dall’immaginazione. Di fronte a una miscela d’immagini, sensazioni ed eventi che, tuttavia, non risultano mai confusionari, perdiamo quasi di vista l’elemento principale dell’intera seria (ovvero, l’omicidio), lasciandoci conquistare dall’alienazione della coppia e dall’amore che li lega incondizionatamente. Nonostante la brutalità del loro esecrabile crimine, finiamo per dispiacerci, quasi addolorarci per la condanna dei due amanti, pur rimanendo paralizzati davanti all’ipotesi che il loro comportamento sia frutto solamente di un enorme, crudele e scaltro inganno, perpetrato dai migliori attori in circolazione. Un film, nel film; una storia, nella storia, dove non esiste una verità oggettiva ma solo il parere di chi sceglie di giudicare. 

Christopher e Susan Edwards in attesa della sentenza del giudice
Christopher e Susan Edwards in attesa della sentenza del giudice

Girato a Mansfield, nel Nottinghamshire, Landscapers vanta la partecipazione del Premio Oscar Olivia Colman, inarrivabile interprete, che continua a sorprendere il pubblico ad ogni ruolo, e David Thewlis (celebre per aver impersonato il Professor Lupin nella saga cinematografica di Harry Potter) che riesce a fornire un’ambiguità invidiabile al personaggio di Chris, senza abbandonarlo ad una piattezza morale, tipicamente associata alla figura del complice inesperto. Un’alchimia perfetta, dunque, quella che lega i due attori sullo schermo. Un gioco di sguardi e battute talmente evidenti, da convincerci che nell’improbabile equazione creata per sfuggire dalle mostruosità della vita stessa, l’amore dei protagonisti sia l’unico fattore certo.

Note Positive

  • Recitazione
  • Miniserie trasformata in una pièce de théâtre
  • Sovrapposizione di tecniche cinematografiche differenti

Note Negative

  • /
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