Matilda The Musical di Roald Dahl (2022): inno alla ribellione

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locandina di Matilda The Musical di Roald Dahl

Matilda The Musical di Roald Dahl

Titolo originale: Roald Dahl’s Matilda the Musical

Anno: 2022

Nazione: Regno Unito

Genere: Musicale

Casa di produzione: Working Title Films, Netflix, TriStar Pictures

Distribuzione italiana: Netlfix

Durata: 1h 57m

Regia: Matthew Warchus

Sceneggiatura: Dennis Kelly

Fotografia: Tat Radcliffe

Montaggio: Melanie Oliver

Musiche: Tim Minchin

Attori: Emma Thompson, Alisha Weir, Lashana Lynch, Stephen Graham, Andrea Riseborough, Sindhu Vee, Charlie Hodson-Prior, Meesha Garbett, Rei Yamauchi Fulker, Winter Jarrett Glasspool, Andrei Shen, Ashton Robertson

https://youtu.be/l2nXrY_Yw-0
Trailer italiano di Matilda The Musical di Roald Dahl

Diretto dal regista vincitore del Tony Award Matthew Warchus, Matilda The Musical è prodotto da Eric Fellner e Tim Bevan per Working Title, Jon Finn (Billy Elliot) e Luke Kelly di The Roald Dahl Story Company. La pellicola, sceneggiata da Dennis Kelly, è una trasposizione dell’omonimo spettacolo teatrale con testi e musica di Tim Minchin, rappresentato dalla Royal Shakespeare Company dal 9 dicembre 2010 presso il Courtyard Theatre , Stratford-upon-Avon. Lo show teatrale è una rivisitazione musicale del famoso romanzo per bambini “Matilda”, pubblicato nel 1998 da Roald Dahl con le illustrazioni di Quentin Blake.  Il film è disponibile dal 25 dicembre 2022 su Netflix è vede nei panni di Matilda la giovanissima attrice Alisha Weir, mentre nel ruolo dell’antagonista troviamo la premio oscar 1993 Emma Thompson (Chopin amore mio, 1991; Tata Matilda e il grande botto, 2010; Bridget Jones’s Baby, 2016).

Trama di Matilda The Musical di Roald Dahl

Matilda Wormwood (Alisha Weir) è una bambina con una grande curiosità, una mente acuta e una vivida immaginazione e i peggiori genitori del mondo. Mentre i suoi genitori (Stephen Graham e Andrea Riseborough) si accontentano di una TV scadente e di loschi piani per fare soldi, lei ama perdersi tra le pagine dei suoi amati libri. Laddove loro sono rumorosi, egoisti e scortesi, lei è una tranquilla osservatrice, che pensa a piccoli e sfacciati atti di ribellione e vendetta. La sua unica via di fuga sono i romanzi e le chicchierate con la bibliotecaria del luogo, la signora Phelps (Sindhu Vee), colei che ascolta con fervore i racconti immaginifici della bambina, riconoscendone il dono narrativo. Matilda del resto non è mai andata a scuola è tutto ciò che sa, l’ha imparato in autonomia attraverso i libri. La sua vita cambia quando i servizi sociali si recano a casa Wormwood costringendo i genitori della piccola a mandarla a studiare, presso la Crunchem Hall. La bambina è felice d’intraprendere questo nuovo percorso di vita, anche grazie a Miss Honey, una giovane insegnante brillante che tratta con bontà e con empatia i suoi alunni e che la prenderà sotto la propria ala, notandone l’enorme talento e intelligenza. La Crunchem Hall però non è un luogo di tranquillità e benessere ma è un istituto basato sulla dittatura della crudele preside Miss Trunchbull (Emma Thompson), una donna che odia profondamente i bambini maltrattandoli più che può e creando nella scuola un ambiente di profonda tristezza e paura.

Roald Dahl's Matilda the Musical. (L to R) Emma Thompson as Agatha Trunchbull, Alisha Weir as Matilda in Roald Dahl's Matilda the Musical. Cr. Dan Smith/Netflix © 2022
Roald Dahl’s Matilda the Musical. (L to R) Emma Thompson as Agatha Trunchbull, Alisha Weir as Matilda in Roald Dahl’s Matilda the Musical. Cr. Dan Smith/Netflix © 2022

Recensione di Matilda The Musical di Roald Dahl

Dennis Kelly non attua una rinnovazione profonda della storia di Roal Dahl, ma ne riprende gli elementi narrativi dandogli soltanto una rapida e funzionale spolverata e sistemazione, al fine di donare agli appassionati della fiaba per ragazzi una trasposizione musical alquanto fedele al testo letterario e che possiede solo qualche breve modifica ed estensione drammaturgica al romanzo, al fine di approfondire maggiormente Matilda e la storia di Miss Honey, trovando in questo una chiave strutturale drammatica alquanto interessante e funzionale alla creazione di un pathos narrativo, come lo è la storia che la piccola narra a pezzi e bocconi, per tutto l’arco della pellicola, alla bibliotecaria Phelps, la quale, proprio come lo spettatore, vuole scoprire con avidità il finale del racconto, un racconto non fine a se stesso ma che avrà un ruolo fondamentale e chiave all’interno di Matilda The Musical di Roald Dahl. Ciò che appare originale è il genere con cui si vuole approcciare la fiaba di Roal Dahl, un musical per la famiglia, pieno di colori vivaci e ambientazioni fiabesche e trasognanti, in cui le scenografie possiedono un alto livello visionario andandoci a parlare direttamente all’inconscio emozionale, poiché tutti gli ambienti ci tramandano lo stato d’animo dei personaggi messi in scena, parlandoci direttamente di loro, come avviene con la casa di Miss Honey, un luogo semplice che ci comunica la dolcezza e la bontà di quell’insegnante, che fa della onestà e della comprensione i suoi punti di forza, nonostante la sua fragilità interiore che non le permette di ribellarsi alla dittatura di Miss Trunchbull. Se l’abitazione di Matilda è impregnata di colori fantasiosi e a tratti ridicoli, per sottolineare gli stravaganti coniugi Wormwood, la scuola mostra una tinta cromatica tendente a colori scuri tra cui spicca il marrone, il grigio e il verde spento, elementi che ci donano quel senso di tensione, paura e angoscia che tutti i bambini della pellicola provano all’interno di quell’ambiente, dove il terrore ne fa da padrone.

Matilda The Musical di Roald Dahl intende sottolineare la difficoltà dei bambini di trovare degli adulti compassionevoli e buoni nel loro cammino. La storia si apre con una scena fondamentale per comprendere il tema narrativo del lungometraggio: tutti i genitori cantano inni di felicità per la nascita del loro bambino, ma non i genitori di Matilda che prendono la notizia come una vera e proprio catastrofe. La madre non vuole partorire e avere un figlio, rifiutando pure l’ovvietà di essere incinta, mentre il marito non ne vuole sapere di avere una figlia avvolto nel suo desiderio egoistico di avere un figlio, non a caso per gran parte del film l’uomo si rivolgerà a Matilda con dure parole meschine e con il lemma di figlio. La bambina così è costretta a trovare le sue figure di riferimento del mondo adulto all’esterno della famiglia, nei libri e nel mondo reale, dove instaura un rapporto di amicizia con la bibliotecaria e la giovane insegnante, le uniche due figure “viventi” del mondo adulto che si comportano con umanità nei suoi confronti.

La narrazione di Roald Dahl e quella della pellicola pongono l’attenzione su cosa sia la scuola, facendone un’ampia critica sociale, andando a creare una scuola irrealistica e folle dove il preside non vede i bambini come individui da far crescere ed evolvere, ma come semplici vermi da schiacciare e distruggere con tutte le proprie forze, privandoli di ogni sogno e iniziativa. Le canzoni della pellicola ci parlano di questa privazione di libertà interna all’istituto, dove i bambini si sentono richiusi in una prigione dove vengono maltrattati a livello psicologico vivendo una sensazione di angoscia e di tensione con il timore di venire rinchiusi in terribili buchi bui e pieni di pungiglioni, dove vige una sola regola: non controbattere la spietata Miss Trunchbull, un personaggio che ci viene mostrato con dei toni a tratti troppo macchiettistici e che rendono il personaggio estremamente bidimensionale, diversamente dalla protagonista e dall’insegnante della scuola, ben narrati e analizzati introspettivamente. All’interno di questo mondo in cui gli adulti fanno solo i loro comodi, maltrattando a piacimento i più piccoli, Matilda ci parla della possibilità di ribellarsi, di lottare per i propri spazi e per il proprio rispetto, non a caso l’intera narrazione del film si concentra su due elementi fondamentali:

  1. Il senso di ribellione, per non sottostare a regole brutali dove dobbiamo subire ingiustizie.
  2. Il senso di buona e cattiva scuola.

La pellicola, soprattutto nella scena finale in cui è presente l’ultimo scontro tra Matilda e Miss Trunchbull, mette in evidenza cosa significhi la insegnare, ovvero un ascoltare, comprendere e nutrire i sogni dei bambini. In questo senso vengono messi in contrapposizione i metodi brutali di Miss Trunchbull con quelli di Miss Honey, due modelli alquanto divergenti: il primo è basato sulla crudeltà, l’altro sull’empatia. La storia dichiarerà con forza come i docenti per dare dei buoni insegnamenti devono comprendere i propri alunni, rendendo la scuola un luogo di gioia.

Roald Dahl's Matilda the Musical. (L to R) Alisha Weir as Matilda, Lashana Lynch as Miss Honey in Roald Dahl's Matilda the Musical. Cr. Dan Smith/Netflix © 2022
Roald Dahl’s Matilda the Musical. (L to R) Alisha Weir as Matilda, Lashana Lynch as Miss Honey in Roald Dahl’s Matilda the Musical. Cr. Dan Smith/Netflix © 2022

In conclusione

Una pellicola prettamente per i più piccoli che possiede delle ottime canzoni per un Musical assolutamente riuscito, seppur con alcune piccole imperfezioni, come la costruzione di Miss Trunchbull, fin troppo superficiale seppur un ottimo villan su carta. L’elemento di maggior riuscita del film sono indubbiamente le interpretazioni, tra cui quella della protagonista, e la fotografia.

Note positive

  • Aspetto visivo
  • Interpretazione di Alisha Weir nei panni di Matilda
  • Le tematiche

Note negative

  • La scrittura riguardo Miss Trunchbull
  • Assenza di uno scontro entusiasmante tra Matilda e Miss Trunchbull
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