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Midnight in Paris
Titolo originale: Midnight in Paris
Anno: 2011
Paese: Stati Uniti d’America, Spagna
Genere: Commedia
Produzione Gravier Productions, Mediapro
Distribuzione: Sony Pictures Classics
Durata: 94 minuti
Regia: Woody Allen
Sceneggiatura: Woody Allen
Fotografia: Darius Khondji
Montaggio: Alisa Lepselter
Musiche: Stephane Wrembel
Attori: Owen Wilson, Rachel McAdams, Marion Cotillard, Léa Seydoux, Kathy Bates, Corey Stoll, Marcial Di Fonzo Bo, Kurt Fuller, Tom Hiddleston, Alison Pill, Adrien Brody, Yves Heck, Sonia Rolland, David Lowe, Nina Arianda, Michael Sheen, Mimi Kennedy, Carla Bruni
Trama di Midnight in Paris
Gil (Owen Wilson) è uno sceneggiatore di Hollywood di successo, insoddisfatto della sua professione, che sta cercando, nonostante sia fortemente scoraggiato dalla fidanzata e dagli amici, di cambiare rotta e d’iniziare a scrivere un romanzo, ma è bloccato dalla sua poca creatività. Per cercare ispirazione si reca in vacanza a Parigi con la fidanzata Inez (Rachel McAdams) e i genitori di lei. Una sera, Gil, ubriaco, decide di non tornare in taxi in albergo ma di farsi una passeggiata. A un tratto, fermatosi a riposare in una piazzetta, vede passare un’auto d’epoca e accetta un passaggio. Come d’incanto Gil si ritrova nella Parigi degli anni ‘20 descritta da Hemingway in Festa Mobile e qui ha l’opportunità di conoscere artisti di grande spessore del passato, come Zelda e Francis Scott Fitzgerald, Ernest Hemingway, Gertrude Stein, Dalì, Picasso e la sua affascinante amante, Adriana, una bellissima aspirante stilista di cui poi il protagonista si innamora. Così, ogni sera a mezzanotte, Gil torna nella piazzetta e sale sull’auto d’epoca, per poi tornare indietro nel tempo e passare tutta la notte con i travolgenti e accattivanti artisti della “generazione perduta”, da cui è profondamente incantato e ispirato. La giovane stilista convince il protagonista a tornare ancora più indietro nel tempo, negli anni della Belle Epoque, da lei considerati come i veri anni gloriosi. Pertanto i due hanno l’occasione di conoscere altri grandi artisti dell’800, tra cui i pittori Degas e Gauguin. Gil successivamente lascia Adriana, decisa a rimanere nella Parigi del XIX secolo, e torna nella sua realtà, mette fine alla relazione con la fidanzata Inez e decide di rimanere a Parigi. La stessa sera si ritrova a passeggiare su un ponte sulla Senna e casualmente incontra Gabrielle, una ragazza conosciuta qualche giorno prima al mercato, con la quale condivide il suo amore per Parigi sotto la pioggia.

Recensione di Midnight in Paris
Parigi, l’arte e la nostalgia degli “anni d’oro”. Ecco cosa ci presenta Midnight in Paris. Vincitore di moltissimi premi, tra cui un Oscar e un Golden Globe alla migliore sceneggiatura, questa pellicola riporta lo spettatore quanto lo stesso protagonista nella Parigi dei ruggenti anni ‘20, dove grandissimi artisti, tra cui Hemingway e Picasso, creavano la loro arte. Parigi, piena di sorprese e magie, pronte a essere colte solo da chi riesce a capirne l’essenza. E proprio in questa straordinaria città, insieme a queste grandi personalità, Gil, il nostro protagonista, cerca di ritrovare il senso della sua arte e l’ispirazione. Vivendo le sue notti a Parigi in un passato idilliaco, Gil, infelice della sua realtà, cerca di giorno di cambiare quello che è il suo presente e di costruirsi un futuro diverso da quello che lo attende («il passato non è af atto morto, anzi non è nemmeno passato!» cit. MIP).
Tutti noi, almeno una volta, abbiamo sognato di vivere in un’epoca diversa, immaginandola migliore del nostro presente. Ma è davvero così? L’epoca passata, che non abbiamo mai conosciuto se non dai libri, è veramente migliore di quella che stiamo vivendo? E’ giusto vivere nella nostalgia di un tempo che non ci appartiene? Adriana, l’affascinante ragazza di cui il nostro protagonista si innamora, ci dimostrerà che il desiderio di tornare a un “glorioso passato ormai perduto” è insito nell’animo di ogni essere umano, di qualsiasi epoca. Infatti, Adriana, compagna di Picasso, tornerà ancora più indietro nel tempo, agli anni della Belle Epoque, da lei considerati i “veri anni d’oro”. La nostalgia di un passato utopistico, pertanto, non è altro che un senso d’insoddisfazione del presente e sarà per questo che Gil alla fine cercherà di aggiustare la sua di realtà («L’artista non è chi fugge, ma chi, con la sua opera, cerca di dare senso e speranza di fronte all’insensatezza dell’esistenza»).

Midnight in Paris è il film della nostalgia, sentimento comune a tutti gli uomini. Nostalgia per un passato, diverso dal presente, migliore della realtà che si vive. Gil infatti avrà l’occasione di vivere qualche notte in quell’epoca da lui tanto idolatrata, in una Parigi magica, intrigante, stimolante e bellissima. «Che Parigi esista e qualcuno scelga di vivere in un altro posto nel mondo sarà sempre un mistero per me!» dice infatti proprio Adriana. L’amore per questa straordinaria città è anche ciò che unisce il nostro scrittore a questa donna di un’altra epoca, che ha sogni e aspirazioni ma, proprio come lui, è nostalgica dei tempi lontani. E’ proprio partendo dal passato che Gil riesce a stravolgere il suo presente, interrompendo la relazione con quella che sarebbe stata la sua futura moglie, di cui non era veramente innamorato, e trasferendosi nella sua amata Parigi. In questo modo il film ci invita ad analizzare le tante illusioni che ci creiamo e di ripartire proprio da esse per migliorare la situazione presente.
In conclusione
Note positive
- Grandi personaggi
- Tanta arte e cultura
- Speranza riguardo il nuovo inizio
Note negative
- Finale eccessivamente aperto, non si sa come va a finire con Gabrielle