Nouvelle Vague (2025). Fino all’ultimo respiro – Cannes78

Recensione, trama e cast del film Nouvelle Vague (2024), l’omaggio di Richard Linklater alla rivoluzione cinematografica di Godard.

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Nouvelle Vague (2025) – Regia di Richard Linklater – Presentato in concorso al 78° Festival di Cannes – Immagine concessa per uso editoriale.
Nouvelle Vague (2025) – Regia di Richard Linklater – Presentato in concorso al 78° Festival di Cannes – Immagine concessa per uso editoriale.

Nouvelle Vague

Titolo originale: Nouvelle Vague

Anno: 2025

Nazione: Francia

Genere: Commedia

Casa di produzione: ARP Sélection

Distribuzione italiana:

Durata: 105 minuti

Regia: Richard Linklater

Sceneggiatura: Michèle Halbertstadt, Laetitia Masson

Fotografia: David Chambille

Montaggio: Catherine Schwartz

Musiche:

Attori: Guillaume Marbeck, Zoey Deutch, Aubry Dullin, Adriano Rouyard, Antoine Besson

Trailer di “Nouvelle Vague”

Informazioni sul film e dove vederlo in streaming

Nouvelle Vague è un film del 2025 diretto da Richard Linklater e presentato al 78° Festival di Cannes. Al momento non ci sono informazioni sulla data di uscita italiana, mentre in Francia è prevista per l’8 ottobre 2025.

Trama di “Nouvelle Vague”

Jean-Luc Godard è deciso a girare il suo primo film. Molla la rivista Cahiers du Cinema, prende con sé un pugno di amici e parte verso la realizzazione di Fino all’ultimo respiro, il quale, a sua insaputa, diventerà uno dei capisaldi del movimento cinematografico Nouvelle Vague.

Recensione di “Nouvelle Vague”

Lo fece a Venezia nel 2023 con Hit Man e lo ha fatto anche quest’anno a Cannes. Richard Linklater, cantore della memoria, prende nuovamente la macchina del tempo e non torna negli anni ‘60 di Apollo 10 e mezzo, con l’affascinante corsa allo spazio vista attraverso gli occhi di un bambino. Stavolta si sposta nella Francia del 1959, a Parigi. Qui un gruppo di irriducibili cineasti sta per compiere qualcosa che cambierà per sempre la storia del cinema. Ma un uomo in particolare è pronto per quest’impresa, per quanto stravagante e lunatico: Jean-Luc Godard.

Se nelle sue intenzioni Linklater intendeva regalare a tutti gli amanti del cinema un omaggio a uno dei movimenti più celebri della storia cinematografica, Nouvelle Vague rappresenta perfettamente la genesi di Fino all’ultimo respiro con uno stile azzeccato e ricco di omaggi. Girato interamente in francese, in bianco e nero col formato in 4:3 e caratterizzato dal ritmo serrato, Nouvelle Vague è totale amore per il cinema di quell’epoca. Rappresenta l’arte improvvisata e appassionante, dove un giovane Jean-Luc Godard e un pugno di amici devono affrontare tutti i dubbi, i mille imprevisti e le sorprese date dal caso. 

Un cinema che cerca di essere reale, un pugno in faccia alle produzioni hollywoodiane dell’epoca, dove il set era allestito nei minimi dettagli, ma qui no: il regista texano mostra l’atmosfera attorno alla lavorazione di un film quasi mai pianificato nei dettagli, sempre a rischio cancellazione. Ma non lo fa cercando il dramma e la tensione che si percepisce prima di un jumpscare. È tutto alleggerito da una vena comica, quasi à la Boris, evitando di raccontare i fatti con la cura di un documentario storico. Un dietro le quinte dove l’umanità dei protagonisti e più importante della realizzazione del film.

È tutto un omaggio a Godard e alla sua creatura, una riflessione verso un modo di fare cinema che oggigiorno manca. È ancora possibile realizzare come Truffaut, Godard e Chabrol? Il cinema di oggi permette agli artisti più giovani, perlopiù indipendenti, di essere così fuori dagli schemi? Rompere le regole del sistema cinematografico è un tabù oppure una barriera che nessuna produzione odierna vuole oltrepassare?

In conclusione

Nouvelle Vague è un omaggio appassionato alla nascita di un movimento cinematografico che ha cambiato la storia del cinema. Richard Linklater celebra l’audacia, l’improvvisazione e la libertà creativa di Godard e dei suoi contemporanei con una regia fedele all’estetica della Nouvelle Vague, restituendo al pubblico il caos e il genio dietro Fino all’ultimo respiro.

Note positive

  • Omaggio sentito e filologico alla Nouvelle Vague;
  • Scelte formali coerenti;
  • Tono leggero;
  • Celebra la creatività di Godard;
  • Stimola la riflessione di poter produrre un cinema fuori dagli schemi.

Note negative

  • Potrebbe risultare poco compreso da chi non ha avuto modo di conoscere il contesto della Nouvelle Vague.

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Gianluca Zanni
Gianluca Zanni