Obi-Wan Kenobi (2022): lo scontro tra eterni rivali

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Obi-Wan Kenobi locandina serie disney plus

Obi-Wan Kenobi

Titolo originale: Obi-Wan Kenobi

Anno: 2022

Paese: Stati Uniti d’America

Genere: fantascienza, azione

Casa di Produzione: Lucasfilm, Walt Disney Pictures

Distribuzione: Disney +

Ideatore: Joby Harold

Stagione: 1

Puntate: 6

Regia: Deborah Chow

Fotografia: Chung-hoon Chung

Montaggio: Nicolas De Toth, Kelley Dixon, Josh Earl

Musica: Natalie Holt, John Williams

Attori: Ewan McGregor, Hayden Christensen, Joel Edgerton, Bonnie Piesse, Grant Feely, Rupert Friend, Moses Ingram, Sung Kang, Kumail Nanjiani

Trailer italiano di Obi-Wan Kenobi

Era il 1977 quando fece la sua comparsa sul grande schermo l’universo degli Jedi e dei Sith, due frazioni rivali sensibili all’energia cosmica (la Forza), da cui, sia gli Jedi sia i Sith, traggono dei poteri sovraumani come un aumento delle abilità fisiche, la possibilità di avere delle precognizioni oppure l’uso della telecinesi. Ciò che li distingue però è l’intento: se i primi sono un’organizzazione monostica – militare con l’intento di mantenere la pace e il benessere della repubblica e dei suoi cittadini, i secondi ci appaiono più come una setta mossa da istinti passionali dettati dalla sete di potere e di vendetta, con l’unico intento di distruggere tutti gli Jedi e di dominare sulla galassia. Nella prima pellicola della saga, conosciuta prima come Guerre Stellari e poi come Star Wars: Episodio IV – Una nuova speranza, facciamo la conoscenza di un vecchio eremita che vive sul pianeta Tatooine sotto il nome di Ben, il primo vero maestro Jedi che conosciamo all’interno del franchise di Lucas. Obi-Wan Kenobi ha avuto un ruolo di rilievo solo nel film del 1977 mentre, nelle successive pellicole della prima trilogia (L’Impero colpisce ancora, Il ritorno dello Jedi), nonostante la sua importanza ai fini narrativi, lo vediamo e udiamo solo per pochi minuti, brevi momenti che però basatano per rendere il suo personaggio iconico, anche grazie all’intepretazione di uno straordinario Alec Guinness.

Successivamente Kenobi diverrà un personaggio simbolo del mondo cinematografico di Star Wars grazie alla trilogia prequel e alla serie animata “Star Wars: The Clone Wars“, prodotti che hanno saputo approfondire e valutare il personaggio come meritava, il tutto impreziosito dall’interpretazione di Ewan McGregor, colui che nel 2022 ritorna a indossare i panni dello Jedi combattente all’interno della serie a lui intitolato e dedicata: “Obi-Wan Kenobi“, ambientata in un epoca in cui i Jedi sono blaccati dai nuovi padroni dell’universo: i Sith. La serie, costituita da sei episodi, rilasciata dal 27 maggio al 22 giugno 2022 su Disney Plus, si svolge dieci anni dopo i drammatici eventi di Star Wars: La Vendetta dei Sith, dove il maestro Jedi ha affrontato la sua più grande sconfitta, la caduta e la corruzione del suo migliore amico e apprendista, Anakin Skywalker, che è passato al lato oscuro diventando il malvagio Signore dei Sith, Darth Vader.

Obi-Wan Kenobi è diretta da Deborah Chow, che è anche la showrunner e una degli executive producer. Gli executive producer comprendono anche Kathleen Kennedy, Michelle Rejwan, Ewan McGregor e Joby Harold. Per la serie, la regista e Lucasfilm hanno assemblato un’impressionante squadra di filmmaker, che comprende il direttore della fotografia Chung-Hoon Chung, i co-scenografi Todd Cherniawskye Doug Chiang, i montatori Nicolas De Toth e Kelley Dixon, la costumista Suttirat Anne Larlarb, il visual effects supervisor Patrick Tubach, lo stunt coordinator JoJo Eusebio, Natalie Holt, che si è occupata della colonna sonora della serie, e John Williams, che ha composto il tema originale di Obi-Wan.

Trama di Obi-Wan Kenobi

Dieci anni dopo la caduta della Repubblica e la rovina degli Jedi e la nascita dell’Impero Galattico e di Darth Vader, Obi-Wan Kenobi si è stabilito a Tatooine, il pianeta desertico, dove ha iniziato a farsi chiamare dagli abitanti del luogo con il nome di Ben. L’ex Jedi vive in solitudine e alla giornata, svolgendo dei lavori alquanto umili al fine di nascondersi dagli occhi dei Sith, che intendono scovare tutti gli ultimi Jedi rimasti in vita, incaricati a questo compito sono il Grande Inquisitore, Reva Sevander (Terza Sorella) e il Quinto Fratello. Ma come mai, Kenobi, si nasconde ha Tatooine? Perché è qui che vive Luke, figlio Anakin Skywalker colui che è diventato il malvagio e corrotto Signore Oscuro dei Sith Darth Vader, e dunque necessità, al fine dell’incolumità di Luke, che qualcuno si occupi di lui, incaricato di ciò è proprio Ben.

Nel frattempo ad Alderaan, la Principessa Leila, dal carattere ribelle, viene rapita da dei cacciatori di taglie. Per ritrovarla il padre adottivo, il Viceré/Principe Consorte Bail Organa di Alderaan, prende contatto con l’ex Jedi Ben incaricandolo di ritrovare la figlia di Anakin e sorella di Luke. L’uomo inizialmente dubbioso sul da farsi accetta l’incarico e da questo momento niente per Obi-Wan Kenobi sarà più come prima.

Obi-Wan Kenobi e Leila - 1x03
Obi-Wan Kenobi e Leila – 1×03

Recensione di Obi-Wan Kenobi

Una breve storia dal sapore fumettistico che non si basa su grandi eventi drammaturgici intenti a ridisegnare l’universo di Star Wars, ma si concentra su alcuni piccoli dettagli che rendono la miniserie perfetta per i fan dello show. Il pregio della miniserie non è tanto la storia narrata, che è ben scritta ma non così particolarmente interessante, ma l’essere profondamente connessa con la trilogia originale, senza ricadere in errori di continuità e incongruenze narrative, che spesso e volentieri Filoni ha portato nello show, basti pensare all’errore riguardo Kanan Jarrus connesso all’ordine 666, poiché la versione di The Bad Batch non coincide minimamente a quella che abbiamo letto in precedenza sul fumetto Kanan – The Last Padawan. Deborah Chow, la showrunner della miniserie, non è caduta fortunatamente in questo errore. In questo prodotto audiovisivo di Disney Plus vediamo Ben incontrare e conoscere Luke Skywalker che, infatti, in Guerre Stellari quando incontra i due droidi, C-3PO e R2-D2, dichiarerà:

Obi-Wan kenobi… Non si riferirà al vecchio Ben Kenobi? […] Non conosco nessuno che si chiami Obi-Wan, il vecchio Ben vive laggiù dietro al mare delle dune, è una specie di vecchio e strano eremita.

Luke

Una frase che grazie a questi sei episodi acquista maggior senso per gli spettatori che sanno apprezzare queste piccole cose, poiché questa serie tv è riuscita a creare, in maniera corretta senza stravolgere la storia, le relazioni tra i personaggi. Quindi che Luke conosca come un eremita Ben è assolutamente comprensibile ora. Stesso discorso vale la Principessa Leila, la seconda protagonista della serie tv. In Una nuova speranza, Leila, interpretata da Carrie Fisher, nel momento in cui sente che il nome di Obi-Wan Kenobi, ha un moto di felicità, segno (se rivediamo la scena dopo la visione di questi sei episodi) che i due si siano effettivamente conosciuti, tessendo tra loro un forte legame umano. Arco narrativo non ci concentra solo un Ben Kenobi ma anche su la Principessa Leila, ancora bambina ma con quel suo modo di fare che la contraddistingue, attraverso questi episodi vediamo e comprendiamo maggiormente come mai lei abbia abbracciato la causa dei “ribelli” (infatti la vediamo coinvolta in un’avventura contro l’Impero Galattico) e come sia nato il suo iconico look, specialmente la fondina, che porta sempre con sé. Come detto sopra, piccoli dettagli che impreziosiscono però una saga.  

Trattando di coerenza con il canone però nell’ultimo episodio troviam una scena un po discuttibile in cui il piccolo Luke si trova a scappare da una Sith, insomma il Luke adulto si sarebbe dovuto ricordare di questo momento nel film del 1977, invece non ne ha memoria dato che quando vede la spada laser di suo padre, sembra che lui veda quell’arma per la prima volta, lì, nella dimora di Ben Kenobi. Questo è l’unico errore di coerenza, nato da una scena facilmente evitabile (anzi forse era meglio non realizzarla).

Darth Vader contro Ben - 1x03 Obi-Wan Kenobi
Darth Vader contro Ben – 1×03 Obi-Wan Kenobi

Obi-Wan Kenobi e Anakin

Il secondo epicentro della storia (il primo è Leila) è Darth Vader e il suo rancore e sete di vendetta contro il suo ex maestro Jedi. La loro unione spirituale è al centro della vicenda, perfetta in questo senso risulta la sequenza in cui li troviamo, nel solito momento ma in luoghi distanti, dentro una capsula di Bacta. Qui l’inquadratura è ravvicinata al fine di mostrare i loro corpi, attraverso un montaggio alternato. Sfruttando questo espediente stilistico le bruciature di Kenobi si mescolano con il corpo dilaniato e bruciato di Anakin, in una sequenza che mostra il terrore e l’ansia di Ben, che comprende per la prima volta ciò che il suo ex allievo è diventato.  All’interno dello scontro tra i due, dove assistiamo a due pregevoli scene di combattimento, la prima tra le fiamme e la seconda in un luogo roccioso, il personaggio che risulta più approfondito è Darth Vader. Lo spettatore riesce a comprendere, per la prima volta, la sua follia e devastazione psicologica. In questo senso risultano di enorme potenza le parole finali che l’uomo macchina pronuncia al suo vecchio amico e maestro, parole che faranno comprendere la dura verità a Kenobi: “Anakin è ormai morto”, non a caso in Guerre Stellari del 1977, Ben dirà a Luke che suo padre è deceduto, ucciso da Darth Vader, ripetendo in parte proprio le parole che “Fener” ha proferito a lui in quest’incontro. Nella scena finale, quando Vader parla con il suo mentore Palpatine, comprendiamo invece come il Sith viva ancora nel passato, turbato dalla decisione che ha preso e allo stesso tempo assetato di vendetta e di odio verso Kenobi, colui che l’ha mutilato e reso ciò che è.

La Repubblica è caduta per mano dell’Impero e Obi-Wan è costretto a nascondersi. Vader sta dando la caccia a tutti Jedi rimasti perché rappresentano un’opposizione. È un ordine emanato direttamente dall’Imperatore, ma per lui è molto più di questo: è una questione personale. Dentro di sé, Vader lotta costantemente con la sua identità personale: cerca di sterminare i Jedi per cercare di uccidere quella parte di se stesso

Hayden Christensen

Obi-Wan Kenobi, colui che è diventato Ben, in questa miniserie compie un’avventura in cui deve affrontare se stesso per recuperare quel senso di speranza per il futuro che ha smarrito nelle lande desertiche di Tatooine, nel momento in cui ha nascosto nel nulla la sua spada laser. In Tatooine trascorre la sua vita nella paura, nel timore di essere scoperto, inoltre è annientato da un enorme senso di colpa, quello di aver fallito come Maestro Jedi, di non essere stato in grado di aiutare e salvare il suo Padawan e amico Anakin, che, nelle prime puntate, crede di aver ucciso su Mustafar, ignaro che il suo apprendista sia sempre vivo e sia diventato Darth Vader.

Altro storia di rilievo in questa miniserie è quella che riguarda Reva Sevander (Terza Sorella), indubbiamente l’arco narrativo meno riuscito e che sembra presagire l’inizio di una serie televisiva per questo personaggio che alla fine della serie si trova dinanzi a un bivio: chi diventare. Il suo personaggio risulta anche quello più debole riguardo alle interpretazioni, dove Moses Ingram fatica a dare più di un’espressione facciale alla terza sorella, individuo che è contraddistinto da una forte sete di vendetta e di potere. Reva Sevander è proprio il tassello debole dell’intero prodotto, proprio perchè la sua storia non serve a niente all’interno del racconto.

Gli inquisitori - ObI-Wan Kenobi 1x01
Gli inquisitori – ObI-Wan Kenobi 1×01

In conclusione

Questa miniserie si erge un gradino sopra a The Mandalorin, dimostrandosi meno interessante e originale come vicenda narrata (forse non era neppure necessario realizzarne una serie tv) ma risulta più coerente e in linea con il canone storico dello show, vediamo personaggi noti che vengono trattati con rispetto dallo showrunner. Questa storia va presa come un’avventura in sei atti, dove scopriamo un pezzettino in più la storia di Leila, Obi-Wan e Darh Vader.

Note positive

  • Gli scontri tra Darth Vader e Ben
  • Gli effetti visivi
  • La riproposizione dei vecchi personaggi
  • Il rispetto del canone

Note negative

  • Obi-Wan Kenobi poteva essere più approfondito, soprattutto nelle prime puntate.
  • La storia di Reva Sevander poco approfondita.
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