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Pandemonium
Titolo originale: Pandemonium
Anno: 2023
Nazione: Francia
Genere: Horror
Casa di Produzione: Transgressive Production
Distribuzione italiana: –
Durata: 95 minuti
Regia: Quarxx
Sceneggiatura: Quarxx
Fotografia: Didier Daubeach, Hugo Poisson, Colin Wandersman
Montaggio: Rémi Orth
Musiche: Benjamin Leray
Attori: Arben Bajraktaraj, Hugo Dillon, Ophélia Kolb, Carl Laforêt, Manon Maindivide, Jérôme Paquatte, Sidwell Weber
Trailer di Pandemonium
Informazioni sul film e dove vederlo in streaming
Il 29 ottobre 2023, presso il Politeama Rossetti di Trieste, è stata presentata in anteprima italiana ‘Pandemonium’, la nuova pellicola del regista e pittore Quarxx, noto per aver diretto lungometraggi dal tono estremo come ‘Tous les dieux du ciel’ (2018) e ‘Marginal Tango’ (2010). Il film ha partecipato in Concorso nella selezione ufficiale del Trieste Science+Fiction 2023, dopo aver debuttato al Fantasia International Film Festival il 6 agosto 2023, e successivamente al Screamfest Horror Film Festival il 14 ottobre 2023, per poi essere proiettato al NIFFF – Neuchâtel International Fantastic Film Festival.
Trama di Pandemonium
In una tranquilla stradina di montagna, apparentemente deserta, si è verificato uno scontro mortale tra una macchina e un motorino. Nathan (Hugo Dillon), il conducente della macchina, si risveglia miracolosamente sull’asfalto, illeso dopo l’incidente. Ancora confuso e smarrito, Nathan si rende conto della presenza di Daniel (Arben Bajraktaraj), l’altro conducente coinvolto nella tragedia. Daniel, che si è svegliato prima di Nathan, condivide una notizia agghiacciante: entrambi non hanno sopravvissuto all’incidente e sono morti. Nonostante la sua iniziale protesta e rifiuto della realtà, Nathan è costretto ad accettare la verità quando vede il proprio cadavere all’interno della macchina. Con l’inaspettata comparsa di una bambina e alcune discussioni, si aprono dinanzi a loro le porte dell’aldilà. Mentre la bambina è accolta dal canto paradisiaco, per Nathan e Daniel ci sono solo le urla infernali. La porta per l’inferno si apre davanti a loro, e, nonostante l’iniziale paura e rifiuto di Nathan, si troveranno costretti ad attraversarla, immergendosi nei gironi infernali.
Recensione di Pandemonium
Con Pandemonium, Quarxx realizza un’opera cinematografica particolare che difficilmente verrà dimenticata dal pubblico. Pandemonium si distingue da ogni altra pellicola realizzata fino al 2023, attingendo sia alla concezione dell’Inferno di Lucio Fulci in ‘…e tu vivrai nel terrore! – L’aldilà’, sia a un viaggio unico nei gironi infernali. Se l’idea dei ‘Gironi’ può derivare dalla ‘Divina Commedia’ di Dante Alighieri, l’inferno descritto in Pandemonium si allontana completamente da quello delineato dal Guelfo Bianco di Firenze, sia a livello visivo che narrativo.
La concezione dell’inferno non si basa sul modello biblico o sulla Divina Commedia, dove il dolore è una prerogativa corporea e personale. Quarxx trasforma l’elemento infernale, rendendo l’inferno non solo un luogo di sofferenza fisica, ma soprattutto emotiva. Nel primo girone, narrato con profondità drammaturgica, non c’è una pena fisica effettiva, né la tortura delle fiamme iconica nella concezione cristiana. Qui, il protagonista Nathan si trova in un luogo oscuro e cenere, circondato da corpi morti. Toccando un corpo, rivive il dramma di quell’individuo, permettendogli di percepire il terribile dolore degli altri. Questo tormento è psicologico ed emotivo, rivelando storie drammatiche che affrontano il senso del dolore.
La storia di Nathan funge da cornice narrativa per mostrare spaccati di altre vite, raccontando la tematica del dolore a livello emotivo, più che fisico. Grazie a questo approccio antologico, scopriamo due storie diverse: una improntata al mondo fantastico e l’altra con uno sguardo fortemente realistico, affrontando tematiche attuali.
Il primo racconto si concentra su una bambina di nome Jane, dal comportamento principesco, e sul suo mostruoso valletto. Questa storia assume un tono oscuro e sanguinolento, narrandoci gli eventi successivi a un omicidio commesso da una bambina profondamente disturbata, che uccide crudelmente i propri genitori. La creatura mostruosa è nient’altro che un prodotto della sua immaginazione, un’entità inesistente a cui attribuire la colpa di ciò che è accaduto. Il valletto mostruoso prende vita nella mente di Jane, che, dopo il suo atto, crea il colpevole perfetto. Questo racconto ci mostra come il male si annidi nei luoghi meno attesi, come nell’anima di una bambina, comunemente considerata pura. Questa sezione del film, di notevole durata, è narrata con estrema cura e attenzione, utilizzando uno stile quasi gore e scenografie oscure e marcatamente sanguinolente. Ciò contribuisce a generare un senso d’inquietudine, potenziato anche da una potente colonna sonora che ci trascina sempre più in un’atmosfera infernale.
Il secondo racconto, invece, offre un assaggio di realtà e quotidianità attraverso la narrazione di una storia di bullismo, un’esperienza che potrebbe colpire chiunque. Se il primo racconto ha un tono più fantastico, questo rappresenta un viaggio emotivo nella disperazione, con protagonista una madre costretta a fare i conti con il suicidio della figlia, avvenuto nella vasca da bagno a causa del bullismo subito tra i banchi di scuola. Questo racconto, caratterizzato da una fotografia marcatamente realistica, pone al centro della scena la disperazione di una madre incapace di lasciar andare la figlia. Anche la madre, come Jane, sperimenta un profondo senso di colpa per ciò che è accaduto. Se la prima soffre per aver ucciso i propri genitori e la sorellina, la seconda soffre per non essersi accorta della sofferenza interiore della figlia. Questo segmento narrativo è estremamente toccante e incredibilmente crudo nel modo in cui viene raccontato.
Queste due storie, mentre affrontano il tema del dolore interiore, introducono anche nel racconto la questione della responsabilità e della giustificazione delle azioni umane. Una componente evidente anche nel personaggio di Nathan, che rifiuta di accettare la responsabilità dei suoi peccati, nonostante abbia commesso crimini atroci. Il primo girone infernale potrebbe quindi rappresentare coloro che non riescono ad accettare le conseguenze delle proprie azioni nella vita; infatti, tutti i personaggi qui descritti sono individui che, in un modo o nell’altro, cercano di giustificare le loro azioni senza assumersi la responsabilità dei propri peccati. La convinzione distorta di Nathan di essere un “angelo di misericordia” anziché un assassino potrebbe essere interpretata come un modo per sfuggire alla colpa e alla punizione. Il regista sembra voler sottolineare che la negazione della propria colpa e la ricerca di giustificazioni possono condurre a un ciclo senza fine di sofferenza, come simboleggiato dal girone infernale, dove il dolore deriva dal sentirsi costantemente travolti dalla sofferenza altrui.
Purtroppo, la problematica del film risiede nella narrazione successiva al primo girone infernale. Infatti, la maggior parte del film, almeno i due terzi, si svolge interamente all’interno di questo primo girone. Quando Nathan passa al secondo girone, dove lo attende una sofferenza ancora maggiore e più crudele, la storia prende una piega improvvisa, concentrandosi maggiormente su alcuni demoni infernali. Il regista ha dichiarato di avere in mente la creazione di un film molto, molto lungo, avendo ideato tutti i gironi infernali. Speriamo che prosegua con questa pellicola, creando un seguito, poiché la storia raccontata sembra avere un finale piuttosto insoddisfacente e poco conclusivo, dando la sensazione che la pellicola sia piuttosto tronca. Questo rappresenta l’unico difetto del film, che per il resto è di altissima qualità a livello attoriale, registico, fotografico, scenografico e musicale.
In conclusione
“Pandemonium” di Quarxx si distingue come un’opera cinematografica straordinaria e indimenticabile. Lontano dagli schemi convenzionali del 2023, il film esplora gli inferi in modo unico, allontanandosi dalle rappresentazioni tradizionali di dolore fisico. Il primo girone infernale, narrato con profondità drammaturgica, rivela una tortura emotiva, proiettando il protagonista Nathan in un viaggio attraverso i momenti drammatici altrui. Le storie di Jane e della madre affrontano il tema del dolore interiore e della responsabilità umana, imprimendo un impatto emotivo e crudo. Tuttavia, l’eccessiva focalizzazione sul primo girone e la brusca transizione al secondo potrebbero lasciare gli spettatori con una sensazione di insoddisfazione e una mancanza di conclusione. Nonostante ciò, il film brilla per la sua qualità attoriale, registica, fotografica, scenografica e musicale, lasciando il desiderio di un seguito che possa esplorare appieno gli altri gironi infernali concepiti dal regista.
Note Positive:
- Originalità narrativa: Il film si distingue per l’originalità della sua narrazione, che si discosta dalle convenzioni cinematografiche fino al 2023.
- Concezione dell’Inferno: Pandemonium offre una reinterpretazione dell’inferno, allontanandosi dai modelli tradizionali della Divina Commedia e della Bibbia. Il dolore è qui concepito principalmente a livello emotivo anziché fisico.
- Esplorazione dell’emotivo
- Racconto antologico: La struttura antologica del film, con due storie distinte, permette di esplorare spaccati di vita diversi, uno incentrato sul mondo fantastico e l’altro sulla realtà e il bullismo.
- Tono Oscuro e Sanguinolento: Il racconto di Jane e del suo mostruoso valletto è caratterizzato da uno stile oscuro e sanguinolento, creando un senso d’inquietudine attraverso scenografie marcatamente sanguinolente e una potente colonna sonora.
Note Negative:
- Narrazione Post primo girone: La recensione segnala una problematica nella narrazione dopo il primo girone infernale, con una transizione improvvisa verso il secondo girone e una sensazione di mancata conclusione. Il film sembra tronco, lasciando un finale insoddisfacente.