Reptile (2023). Essere ingannati 

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Locandina di Reptile netflix

Reptile

Titolo originale: Reptile

Anno: 2023

Nazione: Stati Uniti d’America

Genere: Poliziesco, Giallo

Casa di produzione: Black Label Media

Distribuzione italiana: Netflix

Durata: 174 minuti

Regia: Grant Singer

Sceneggiatura: Grant Singer, Ben Brewer, Benicio Del Toro

Fotografia: Michael Gioulakis

Montaggio: Kevin Hickman

Musiche: Yair Elazar Glotman

Attori: Benicio Del Toro, Justin Timberlake, Eric Bogosian, Alicia Silverstone, Domenick Lombardozzi, Frances Fisher, Ato Essandoh, Michael Carmen Pitt, Karl Glusman, Matilda Lutz

Trailer di Reptile

Informazioni sul film e dove vederlo in streaming

Presentato in anteprima mondiale al Toronto International Film Festival il 7 settembre 2023, il crime thriller “Reptile” è stato inizialmente proiettato in alcune sale selezionate negli Stati Uniti prima di fare il suo debutto ufficiale su Netflix il 29 settembre 2023, ottenendo fin da subito il plauso del pubblico. Alla regia troviamo Grant Singer, alla sua prima esperienza con un lungometraggio dopo aver diretto numerosi videoclip di successo, tra cui “Can’t Feel My Face” e “Tell Your Friends” del cantante The Weeknd. Il regista ha anche contribuito alla stesura della sceneggiatura insieme a Benjamin Brewer e all’attore Benicio del Toro, che nel film interpreta il ruolo del detective Tom Nichols, chiamato a risolvere un’indagine estremamente sporca e complessa. Le riprese del film si sono svolte a partire dal 15 agosto 2021 ad Atlanta, Georgia.

Trama di Reptile

Will Grady (interpretato da Justin Timberlake) è un magnate del settore immobiliare di Scarborough che da un anno e mezzo frequenta l’agente immobiliare Summer (Matilda Lutz). I due lavorano insieme occupandosi dell’acquisizione di case di lusso pignorate nella zona, sotto l’occhio attento di Camile (Frances Fisher), la madre di Will, che gestisce l’intera attività. La relazione tra Will e Summer, tuttavia, è giunta a un punto critico, soprattutto da parte di Summer. Un giorno, la ragazza manda un messaggio a Will, chiedendogli di raggiungerla in una delle case in vendita. Quando Will arriva, scopre una terribile verità: Summer è stata brutalmente assassinata e giace sul pavimento con un coltello conficcato nel ventre. Sul luogo del crimine intervengono il detective Tom Nichols (Del Toro) e il suo collega Dan Cleary (Ato Essandoh), che avviano un’indagine per scoprire il movente del crimine e, soprattutto, l’identità dell’assassino.

Reptile. Benicio del Toro as Tom Nichols in Reptile. Cr. Kyle KaplanNetflix © 2023
Reptile. Benicio del Toro as Tom Nichols in Reptile. Cr. Kyle KaplanNetflix © 2023

Note di regia

Grant Singer

Sette giorni prima del mio sesto compleanno mio zio fu assassinato. Fu allora che mi resi conto che tutto può accadere in qualsiasi momento. Credo che il mio fascino per le storie in cui la verità è sfuggente e i fatti rimangono senza risposta derivi da quella tragedia familiare. Come si fa a fare un film in cui la sensazione che si cerca di evocare è quella di “non sapere”? Il pubblico vuole sentirsi soddisfatto, ed è giusto così. Ma probabilmente i misteri che hanno maggiore risonanza e durata sono quelli più nascosti. Questo film è iniziato con il desiderio di catturare la sensazione di essere ingannati. Volevo infondere questo inganno sia nella costruzione della storia, dove i personaggi vengono presentati come una cosa e si rivelano essere un’altra. C’è un senso di inquietudine, in cui la suspense deriva dal non sapere dove la storia ti sta portando. In America siamo affascinati dai crimini violenti. Spesso preferiamo narrazioni pulite, ma in realtà c’è più ambiguità di quanta siamo disposti ad ammettere. Le persone incaricate di risolvere questi crimini sono persone normali con gli stessi difetti, desideri e debolezze di tutti gli altri. Reptile mette in discussione la nostra intrinseca fiducia nell’autorità ed esamina la capacità umana di compiere il male. Dopo tutto, le persone buone possono fare cose cattive. Volevo fare un film che evocasse la sensazione di essere ingannati. Cercavo di catturare una sensazione molto particolare. Il mio modo di affrontare il cinema, e anche la regia, è attraverso il sentimento e l’emozione. C’erano alcune cose che volevo che il film facesse. In primo luogo, sapevo che strutturalmente volevo creare un prologo in cui si vive la storia con un personaggio e poi essenzialmente passare il testimone e cambiare protagonista poco dopo. Volevo anche creare un senso di inganno sfaccettato, nel modo in cui la storia viene raccontata e nelle esperienze dei personaggi. E volevo giocare con l’idea del cacciatore e della caccia. È qualcosa che si vede in modo così bello in La conversazione (1974) di Francis Ford Coppola.

Guardo sempre gli stessi film. A un certo punto, durante la pre-produzione, Benicio ha iniziato a chiamarmi “Vertigo” perché continuavo a parlare di Vertigo di Hitchcock. È sicuramente un film che mi ha influenzato. La notte del cacciatore è un altro. Zodiac è uno dei miei film preferiti, uno di quelli che stimo di più. Spesso ci si ispira a certi aspetti di un film o ci sono cose straordinarie che si venerano. Cache per il suo senso cerebrale della paura e la sua rappresentazione della violenza. Spoorloos per la sua incredibile struttura trasgressiva. In the Bedroom per tutto. Guardo sempre i film di Sidney Lumet e rimango sbalordito dal suo mestiere e dalle interpretazioni che ottiene, da quanto siano selvagge e piene di vita e oneste.

Recensione di Reptile

Netflix, tra le numerose opere di medio livello, tra pellicole e serie televisive principalmente orientate all’intrattenimento del pubblico, ogni tanto ci regala dei gioielli di nicchia, più adatti a una platea cinematografica che al mezzo televisivo. In questi casi, il pubblico non è semplicemente intrattenuto dalla storia, ma è avvolto da essa, immerso in un labirinto interiore e intricato tutto da scoprire. “Reptile” è un crime thriller estremamente sorprendente per la piattaforma di Los Gatos, California. Si distingue per la sua potenza visiva, la maestria nella regia e le performance degli attori. Benicio del Toro offre un’intensa prova interpretativa nel ruolo di Tom Nichols, un detective solitario e tormentato che naviga in un mare di ambiguità tra il giusto e il sbagliato, tra il senso del dovere e la necessità di fermarsi di fronte a barriere insormontabili. La pellicola inizia con un incipit accattivante e inquietante, introducendoci nella dinamica di coppia tra Will Grady e Summer. Ma ben presto, il regista sposta il fulcro dell’attenzione interamente su Tom. La macchina da presa è costantemente rivolta verso di lui, permettendo al regista di esplorare con maestria le sue fragilità interiori, dubbi e paure. Questo è reso possibile anche grazie all’incredibile recitazione di del Toro, che offre una delle sue migliori performance dai tempi di “Sicario” (2015) ed “Escobar” (2014). All’interno del lungometraggio, Tom è costretto a intraprendere un viaggio sia esteriore che interiore, un viaggio che risveglia vecchi fantasmi e lo costringe a prendere una decisione fondamentale per il suo senso dell’onore.

Benicio Del Toro (parlando del suo personaggio)

È un uomo del destino. È un uomo che ha una seconda possibilità, ma poi succede qualcosa e si fa la resa dei conti. In tutto questo, rimane fedele a se stesso.

La pellicola funziona molto bene nella costruzione del mondo e dei personaggi presentati, grazie a un eccezionale apparato visivo e musicale. Questo permette allo spettatore di immergersi completamente nell’atmosfera del film, a tratti oscura e inquietante. Il ritmo, anche se lento nella sua progressione, risulta funzionale allo sviluppo del mistero poliziesco. Orientato verso un genere più giallo che thriller, nella prima metà della trama il film riesce a creare una trama intricata, rendendo difficile per lo spettatore comprendere chi potrebbe essere l’assassino di Summer. Sin dai primi momenti della vicenda, dopo la morte della ragazza, si ha la sensazione che ogni personaggio possa essere il colpevole. Il principale sospettato è il marito di Summer, Will, interpretato magistralmente da Justin Timberlake. Questo personaggio è ambivalente: sembra essere un bravo ragazzo, ma al contempo emana un’aura fredda e inquietante, come dimostrato dal suo rapido coinvolgimento con un’altra donna poco dopo la morte di Summer. Il film fa sì che lo spettatore creda che Will possa essere l’assassino, ma allo stesso tempo ci si domanda il motivo. Dopotutto, non è stato lui a trovare il corpo? La pellicola presenta diversi personaggi problematici e oscuri oltre a Will, come l’ex marito di Summer, Sam, un tossicodipendente e spacciatore interpretato da Karl Glusman, e l’oscuro Eli Phillips, interpretato da Michael Pitt, che nutre un profondo odio nei confronti della famiglia Grady. Tuttavia, anche il protagonista, il detective Tom, solleva dubbi. Fin dalla prima scena, mostra una profonda ferita alla mano su cui la sceneggiatura si concentra senza spiegarne l’origine, rendendola un mistero persistente durante tutto il film.

Nella prima metà della trama, la storia si sviluppa attraverso un intricato gioco di sospetti, mentre nella seconda metà la prospettiva cambia drasticamente, concentrandosi sull’inganno e sulla impossibiità di fidarcsi degli altri, persino in un caro amico di famiglia. Tuttavia, nella seconda metà del film emergono alcune problematiche, soprattutto riguardo alla caratterizzazione tridimensionale dei personaggi. Senza svelare troppo, si può affermare che ci sono troppi personaggi presentati, e la sceneggiatura non riesce a svilupparli tutti in modo dettagliato nelle due ore e dieci minuti di durata del film. Invece, la pellicola si concentra eccessivamente sul protagonista, senza approfondirlo adeguatamente, ad esempio, il suo rapporto con il suo vecchio partner, rimane un elemento importante per comprendere il protagonista ma viene trattato in modo molto superficiale.

Reptile. Justin Timberlake as Will Grady in Reptile. Cr. Daniel McFaddenNetflix ©2023
Reptile. Justin Timberlake as Will Grady in Reptile. Cr. Daniel McFaddenNetflix ©2023

In conclusione

“Reptile” offre uno sguardo profondo e inquietante nel mondo oscuro di un detective tormentato interpretato magistralmente da Benicio del Toro. La pellicola riesce a creare un’atmosfera avvolgente e misteriosa grazie a una regia attenta e a una colonna sonora suggestiva. La storia, incentrata su un omicidio e sulle indagini per scoprire il colpevole, tiene gli spettatori sul bordo del loro posto per gran parte del film. La prima metà del film è particolarmente efficace nel creare sospetti e incertezze, mettendo in scena diversi personaggi oscuri e problematici, tra cui il marito della vittima interpretato da Justin Timberlake. L’ambiguità e la tensione crescente contribuiscono alla costruzione di un giallo coinvolgente.

Note Positive:

  • Performance di Benicio del Toro: L’interpretazione intensa e complessa di del Toro nel ruolo del detective Tom Nichols è uno dei punti di forza del film. Riesce a catturare l’essenza del personaggio e a trasmettere le sue fragilità e ambiguità in modo convincente.
  • Atmosfera Inquietante: La regia e la colonna sonora contribuiscono a creare un’atmosfera misteriosa e inquietante che avvolge lo spettatore, contribuendo all’immersione nella storia.
  • Intrighi e Sospetti: La prima metà del film riesce a mantenere lo spettatore sul filo del rasoio, generando sospetti su diversi personaggi e mantenendo l’incertezza sul colpevole.

Note Negative:

  • Sviluppo dei Personaggi: Nella seconda metà del film, il numero eccessivo di personaggi e le loro storie intricate possono confondere lo spettatore, impedendo un completo sviluppo tridimensionale di ciascun personaggio.
  • Superficialità nel Rapporto del Protagonista: Il rapporto tra il protagonista e il suo vecchio partner non viene esplorato a fondo, rimanendo un elemento importante nella vita del protagonista ma non approfondito in modo soddisfacente.
  • Rivelazioni Troppo Rapide: Alcune rivelazioni chiave nel corso del film potrebbero apparire affrettate, riducendo l’impatto emotivo delle scoperte sulla trama.
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