Small Fry (2023). Una tranquilla giornata di pesca

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Locandina di Small Fry - Film

Small Fry

Titolo originale: “잔챙이” (Jan-chaeg-Yi)

Anno di uscita: 2023

Nazionalità: Corea del Sud

Genere: Commedia

Casa di produzione: Bombecine, H-Film

Distribuzione italiana: Non specificata

Durata: 94 minuti

Regia: Park Joong-ha

Sceneggiatura: Park Joong-ha, Kim Ho-won

Fotografia: Non specificata

Montaggio: Non specificato

Musiche: Non specificate

Attori principali: Kim Ho-won, Leem Chae-young, Seunghwan

Trailer di Small Fry

Informazioni sul film e dove vederlo in streaming

Presentato in anteprima mondiale al Jeonju International Film Festival in Corea del Sud il 28 aprile 2023, Small Fry è il secondo lungometraggio del regista e sceneggiatore coreano Joong Ha Park. Il regista è noto per aver vinto nel 2015 il Gran Premio per il Miglior Cortometraggio al Puchon International Fantastic Film Festival con il suo cortometraggio Go-gu-ma ga-jog. Nel cast del film figurano Kim Ho-won, conosciuto per i suoi ruoli in Hi, How are you? (2019) e Chalet (2016), insieme alla rapper Lee Chaeyoung e all’attore-cantante noto come Seunghwan. In Italia, la pellicola è stata presentata al pubblico durante la 22esima edizione del Florence Korea Film Fest 2024. La proiezione si è tenuta al Cinema La Compagnia il 22 marzo alle 17:30, seguita dalla disponibilità in streaming su MyMovies dal 23 al 26 marzo.

Trama di Small Fry

Ho-joon è un giovane Youtuber specializzato in video di pesca, con un ampio seguito di appassionati sul suo canale. Una mattina, decide di recarsi al lago di Hwado nella città di Namyangju per registrare i suoi nuovi video di pesca in solitaria. Tuttavia, le cose prendono una piega inaspettata quando si imbatte in un individuo sospetto sul luogo, con il quale ha dei piccoli scontri riguardanti la postazione di pesca e il rumore che genera durante le registrazioni dei video, dove l’altro gli chiede più e più volte di abbassare il tono della voce. Prima dell’ora di pranzo, arriva al lago anche l’attrice Hee-jin, che ha un appuntamento con il regista Nam, lo stesso individuo sospetto incontrato da Ho-joon. Hee-jin e Nam devono discutere alcune dinamiche riguardanti il personaggio che l’attrice dovrebbe interpretare nel prossimo film intitolato “Canary”.

Con l’arrivo di Hee-jin, prende avvio un rapporto interpersonale tra i tre individui, che iniziano a chiacchierare e discutere insieme. Ben presto, emergono diverse affinità tra di loro, mostrando che hanno più in comune di quanto inizialmente pensassero. Durante questa sessione di pesca, i tre condividono i loro problemi e aspirazioni, sperando in un futuro migliore.

Ho-joon - Small Fry (2023)
Ho-joon – Small Fry (2023)

Recensione di Small Fry

In pellicole in cui l’azione o grandi eventi drammatici sono assenti, l’epicentro narrativo è totalmente incentrato sui suoi personaggi, sui dialoghi e sulla costruzione dei rapporti interpersonali. Small Fry è un lungometraggio che si propone di raccontare una piccola storia interiore ambientata principalmente presso il lago di Hwado, in un arco temporale di circa 24 ore. Durante questo periodo, assistiamo alle variazioni dei rapporti interpersonali dei personaggi, in particolare dei due uomini, inizialmente diffidenti l’uno dell’altro, poi gelosi e infine “amici”, in un rapporto mutevole e soggetto a continui cambiamenti di prospettiva.

Questi lungometraggi di natura intima, che ci immergono in ambientazioni spoglie e si concentrano esclusivamente su pochi personaggi e sulla costruzione del loro rapporto interpersonale, che ricordano un po’ Carnage di Roman Polański, non sono mai film di semplice fattura, ma richiedono una scrittura più complessa rispetto ai grandi blockbuster, poiché in queste storie intime ogni piccola imperfezione, ogni sfumatura sbagliata nell’espressione attoriale, ogni costruzione non perfetta del personaggio viene immediatamente notata dal pubblico. Quest’ultimo è interessato esclusivamente alla storia dei personaggi e non all’ambientazione circostante, che diventa un’estensione dell’interiorità dei personaggi stessi. Nel caso di Small Fry, il lago d’acqua calma diventa il luogo in cui i personaggi devono rintracciare e scoprire la loro serenità interiore assente, all’interno di un luogo alquanto tranquillo e isolato dal mondo.

La pellicola di Joong Ha Park, che si concentra su tre personaggi, presenta senza dubbio attori di grande talento che sono riusciti con forza e garbo a incarnare i loro ruoli, portandoci dentro il loro mondo interiore e facendoci comprendere le innumerevoli emozioni e conflitti interiori che li attanagliano. Nessuno dei tre personaggi vive un periodo di estrema serenità, ma tutti si trovano immersi in situazioni interiori complesse, raccontate senza eccessivo didascalismo. Questo è particolarmente evidente nel personaggio femminile interpretato con grande maestria da Lee Chaeyoung e nel personaggio del regista Nam, complesso e ruvido, che nasconde una profonda malinconia e desiderio d’amore.

Tutti e tre i personaggi hanno una motivazione, un desiderio e si dirigono verso uno scontro – incontro durante il corso della pellicola, attraverso liti interiori ed esterne, sia verso gli altri che verso se stessi. Tuttavia, il film inizia con un grande problema narrativo che, onestamente, suscita alcune perplessità. All’inizio della pellicola, non sembra affatto che i due personaggi maschili, Ho-joon e Nam, si conoscano davvero. Infatti, dalle loro interazioni e dai loro litigi nel primo atto, sembra che non si siano mai incontrati prima. Ho-joon, in particolare, fa osservazioni su Nam che suggeriscono che non lo riconosca, anche se ha fatto un provino per il suo film il giorno prima. Questo aspetto appare strano, soprattutto per uno spettatore occidentale.

La dinamica delle interazioni tra i due uomini e la giovane attrice Hee-jin costituisce uno degli elementi più intriganti del film, con quest’ultima che emerge come il personaggio più ricco e coinvolgente della pellicola. Mentre gli altri personaggi non mancano di profondità nelle loro motivazioni e nelle loro struggenti interiorità, è il personaggio di Hee-jin che risulta particolarmente ben sviluppato e avvincente fin dalla sua prima apparizione sullo schermo. Ciò che rende Hee-jin così interessante è la sua caratterizzazione profonda e complessa, che si evolve attraverso una serie di sfumature e contraddizioni che la rendono una figura umana e autentica. Il suo percorso emotivo e le sue relazioni con gli altri personaggi sono al centro della narrazione, offrendo uno sguardo penetrante sulle dinamiche interpersonali e sulla complessità dell’essere umano.

Leem Chae-young in Small Fry
Leem Chae-young in Small Fry

Oltre alla scrittura accattivante del personaggio di Hee-jin, il regista utilizza sapientemente il citazionismo nel film. Da un lato, ci sono riferimenti al suo film d’esordio, Nomansland, che aggiungono un livello di profondità e coerenza tematica alla storia. Dall’altro lato, attraverso il personaggio di Hee-jin, interpretato da una rapper, il film esplora il dibattito sull’uso di attori provenienti dal mondo della musica nell’industria cinematografica coreana, aggiungendo una riflessione sulla natura mutevole della cultura pop e sull’interconnessione tra diversi medium artistici.

Inoltre è evidente un parallelismo tra questo film e il precedente del regista. Entrambi esplorano le difficoltà e le tensioni nell’ambiente cinematografico, offrendo così uno sguardo approfondito sulle sfide creative e logistiche che i registi devono affrontare. Mentre il primo film narrava la tormentata storia d’amore di un regista, questo si concentra sulle lotte di un regista nel fare le proprie scelte creative, costantemente ostacolato dalla casa di produzione. La lotta di Nam per scegliere Hee-jin per il ruolo principale femminile è una riflessione sul conflitto tra l’artista e le forze commerciali all’interno dell’industria cinematografica, aggiungendo un ulteriore strato di complessità e significato al film.

In conclusione

Small Fry si distingue quindi per la sua capacità di immergere gli spettatori in un mondo interiore complesso e ricco di sfumature, concentrandosi sui personaggi e sulle loro relazioni in un contesto di sobria bellezza naturale. Sebbene alcuni aspetti narrativi possano risultare problematici, come l’introduzione dei personaggi maschili, la pellicola brilla per la sua scrittura accattivante, i personaggi ben sviluppati e le riflessioni sull’industria cinematografica e sulla natura umana. Con una combinazione di citazionismo, caratterizzazione profonda e ambientazione suggestiva, Small Fry offre uno sguardo coinvolgente e intimo sulla vita e sulle passioni di coloro che lavorano nell’arte del cinema.

Note positive:

  • Profondità dei personaggi: Il film offre personaggi ben sviluppati e complessi, con motivazioni e conflitti interiori che risultano avvincenti per lo spettatore.
  • Interpretazioni talentuose: Il cast offre performance convincenti e coinvolgenti, contribuendo a rendere credibili e interessanti le dinamiche interpersonali della storia.
  • Esplorazione di tematiche pertinenti: La pellicola affronta tematiche significative come le relazioni umane, le aspirazioni personali e le sfide dell’industria cinematografica, offrendo spunti di riflessione profondi e stimolanti.

Note negative:

  • Incoerenza narrativa: Alcuni aspetti della trama, come la mancanza di conoscenza reciproca tra i personaggi maschili all’inizio del film, possono risultare poco plausibili o incoerenti, compromettendo la credibilità della narrazione.
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