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Snowball
Titolo originale: 최선의 삶
Anno: 2021
Paese: Corea del Sud
Genere: Dramma adolescenziale
Produzione: Milestone Company
Distribuzione: Finecut Co., Ltd
Durata: 109 min.
Regia: Lee Woo-jung
Sceneggiatura: Lee Woo-jung
Fotografia: Lee Jae-woo
Musiche: Lee Min-whee
Attori: Bang Min-ha, Shim Dal-gi, Han Sung-min, Yoon Hye-ri
Presentato al Florence Korea Film Fest nella sezione Indipendent Korea, Snowball è, solo apparentemente, un film di formazione giovanile. Dietro alle azioni delle tre protagoniste, la regista Lee Woo-jung cela infatti un dilemma molto più profondo di quello che appare all’occhio dello spettatore: qual è la vita migliore che vogliamo? Se questa, tanto bramata, fosse quella che già viviamo? La ricerca di una vita più appagante è il moto conduttore di tutto il film, il quale può vantare numerose statuette di categoria nei più importanti festival del cinema orientali. Snowball è disponibile in streaming su MyMovies.
Trama di Snowball
Le diciottenni Kang-yi, So-young e Ah-ram frequentano la stessa scuola superiore. In preda a una voglia di ribellione adolescenziale e alla ricerca di una vita migliore, le tre ragazze decidono di scappare di casa, destinazione Seoul. Tuttavia, il soggiorno lontane da casa metterà le amiche di fronte a un lato di loro stesse che non conoscevano e, scoprendosi come non si erano mai viste, arriveranno addirittura a mettere in discussione la loro amicizia. Una volta tornate a casa le loro strade si divideranno, ma Kang-yi non è disposta a lasciare perdere quel legame e farà di tutto pur di recuperare le sue due amiche.


I personaggi di Snowball
Snowball può, a tratti, risultare un po’ lento. D’altronde, questo è un rischio a cui le cosiddette character-driven stories possono andare incontro: le storie basate sui personaggi (questa la traduzione letterale dell’espressione inglese) vedono al centro del racconto l’evoluzione interiore del personaggio stesso, una sua trasformazione che alla fine della storia lo fa apparire diverso dall’inizio. Il metodo migliore per non incappare in tale rischio è avere dei personaggi ben scritti e, se possibile, anche ben recitati, che possano reggere l’intera storia sulle loro spalle.
Sulla recitazione non c’è niente da appuntare (almeno secondo il parere di chi scrive): le tre attrici protagoniste sono brave e si calano molto bene nel ruolo, dando ognuna una caratteristica ben definita al proprio personaggio e, al tempo stesso, mille sfaccettature. La bella (e dannata) So-young interpretata da Han Sung-min somiglia molto al personaggio di Lisa Rowe, quello che in Ragazze Interrotte fu di Angelina Jolie: in poche parole, So-young in Snowball fa “la parte della cattiva” (ma solo perché lo vogliono gli altri). Kang-yi, a differenza della viziata So-young, soffre la mancanza di attenzione da parte dei genitori: le sue innumerevoli fughe sono solo un modo per farsi notare e per spingerli ad andarsela a riprendere, al posto di pregare affinché torni. Al contrario di Kang-yi, Ah-ram sa benissimo che i genitori non se ne staranno con le mani in mano: le botte familiari rappresentano per lei un noto biglietto da visita e il più comune saluto di bentornato.
Recensione di Snowball
Il legame tra le tre amiche è solido quanto il cubetto di ghiaccio che basta a farle dividere (anche se la traduzione non combacia, questo potrebbe forse essere lo “snowball” del titolo). Dopo quella notte infernale (galeotto fu il cubetto), la fuga giunge al termine e tutto torna come prima. Almeno in apparenza: il viaggio ha cambiato profondamente le tre amiche ed esattamente come accade all’eroe di ogni storia, alla fine di Snowball queste sono intimamente trasformate.
“Per migliorare, noi siamo peggiorate volentieri. Quello era il nostro meglio.”
Lee Kang-yi
Così commenterà Kang-yi alla fine del film, ed effettivamente il senso di Snowball è proprio questo. Se in seguito a quella avventura notturna So-young tornerà a essere la bulla che le amiche sono abituate a conoscere (e ad apprezzare, purché le vittime siano gli altri), Kang-yi mostrerà un lato di sé oscuro anche a se stessa e i tentativi diplomatici di Ah-ram serviranno solo a peggiorare le cose. La fuga non solo non le ha aiutate a trovare la vita migliore che desideravano, ma ha anche fatto perdere loro quella vita tranquilla che, tutto sommato, tanto male non era.

La voce narrante di Kang-yi è, per gran parte di Snowball, l’unico suono extradiegetico del film. La colonna sonora infatti è interamente diegetica (suoni, voci e rumori sono interne alla storia) e la prima musica la si sente verso la fine del film, quando ormai il punto di non ritorno è già stato superato. La mancanza di una melodia di accompagnamento, purtroppo, favorisce il senso di lentezza del film, che in questo modo in alcuni punti somiglia più a un documentario. Somiglianza favorita anche dalle inquadrature che all’inizio di Snowball sembrano “traballare”, come se la cinepresa fosse portata a spalla dall’operatore: una strategia probabilmente adottata per rendere la sensazione di instabilità e precarietà emotiva delle giovani protagoniste.
In conclusione
La sceneggiatura regge e forse, insieme all’interpretazione delle tre attrici, è uno dei punti di forza di Snowball. Il colpo di scena dei minuti finali ricorda qualcosa: chi sente la mancanza di Parasite può, in questo finale, riassaporare in parte quell’adrenalina. Certo, il capolavoro di Joon-ho Bong è nettamente superiore e lo “schiaffo” che arriva in Snowball non è sufficientemente preparato: il gesto appare quasi eccessivo e la sorpresa risiede proprio nella sua esagerazione. Nonostante ciò, il tentativo di emulazione è sicuramente da apprezzare.
NOTE POSITIVE
- I personaggi sono ben scritti e, soprattutto, ben recitati;
- La sceneggiatura.
NOTE NEGATIVE
- Musica extra-diegetica poco presente che favorisce in alcuni punti la lentezza del film;
- Il finale: bene ma non benissimo.