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Hard Hit
Titolo originale: 발신제한 (bal-sin-je-han)
Anno: 2021
Nazione: Corea del Sud
Casa di produzione: TPS Company,
CJ Entertainment
Durata: 94 minuti
Regia: Kim Chang-ju
Sceneggiatura: Kim Chang-ju
Fotografia: Kim Tae-soo
Montaggio: Kim Chang-ju
Musiche: Kim Tae-seong
Attori: Jo Woo-jin, Lee Jae-in, Ji Chang-wook, Jin Kyung, Ryu Seung-soo, Kim Ji-ho
Hard Hit è un film di genere thriller del 2021, campione d’incassi in Corea del Sud, diretto da Kim Chang-ju, qui alla sua prima prova da regista. Egli è stato precedentemente montatore; ha lavorato per circa 70 pellicole, tra cui il popolare Snowpiercer, diretto dal Premio Oscar Bong Joon-ho. Il film è stato presentato al Florence Korea Film Fest 2022, che ripropone i maggiori successi dell’ultima stagione in Corea del Sud.
Trama di Hard Hit
Il direttore di una banca, Sung-gyu, in una giornata ordinaria, mentre sta accompagnando i suoi figli a scuola, riceve una strana chiamata; il misterioso uomo al telefono lo avverte che sotto il suo sedile c’è una bomba pronta a esplodere nel momento in cui si alzerà. L’uomo vuole dei soldi in cambio della salvezza del protagonista e dei suoi bambini, che egli cercherà in ogni modo di ottenere, ma gli ostacoli che si presentano renderanno l’operazione quasi impossibile.

Recensione di Hard Hit
E’ una sequenza iniziale ricca di tensione quella di Hard Hit; una ripresa che passa da una fotografia di famiglia al protagonista dormiente sul letto, momento in cui nell’inquadratura entra in scena una pistola che punta alla sua testa, ma tutto questo è un inganno. L’artefice di questo primo momento di tensione è il figlio, che sta giocando con un’arma di plastica: la rappresentazione di una famiglia borghese, perfetta nella sua apparenza patinata, è immediatamente chiara allo spettatore, come è già probabilmente cristallino che quello che si sta per raccontare è frutto di un inganno.
La critica sociale ad un sistema che si basa su una piramide in cui i privilegiati vivono ai danni delle classi meno agiate è tipica di un cinema coreano che, specie negli ultimi anni e nelle opere che sono divenute popolari anche in Occidente (esempio lampante è il recente film di successo e pluripremiato Parasite) ha dimostrato che questo è proprio un tema a lui caro: e Hard Hit non è da meno. Il protagonista è un uomo di successo, che ricopre una posizione sociale di potere, che lo rende proprietario di una ricchezza ottenuta sulle spalle di qualcun altro; una ricchezza che diviene logorante non solo nei confronti di coloro a cui ha fatto del male, ma anche di sé stesso.

E’ un film che parla di una vendetta spietata e sofferta, di un’operazione punitiva, di un purgatorio che il protagonista deve percorrere, diretto in un inferno che il criminale ha preparato per lui. Un tunnel senza via d’uscita apparente, percorso all’interno di una macchina, in cui la maggior parte della pellicola si ambienta.
Sono tanti gli elementi che rendono sempre palpabile ed incombente il pericolo, grazie ad una regia intelligente, una sceneggiatura che riesce a gestire con maestria quasi accademica i colpi di scena, una recitazione magistrale e perfettamente dosata, e una colonna sonora che contribuisce a creare il giusto clima di tensione. E risulta ancora più interessante la riuscita di questi elementi, considerando che tutto accade quasi esclusivamente in un solo piccolo luogo. Forse a tratti prevedibile per lo spettatore, ma ciò è probabilmente un calcolo sapiente del regista, che nel corso della pellicola dissemina degli indizi abbastanza chiari.

In conclusione
Hard Hit è un viaggio nell’espiazione delle colpe del suo protagonista, interessante nel suo testo e sottotesto, capace di intrattenere con grande efficacia lo spettatore, immergendolo totalmente nell’atmosfera, creando una sensazione di pericolo costante, proprio come ogni thriller dovrebbe fare.
Note positive
- Regia dinamica
- Sceneggiatura
- Recitazione
Note negative
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