Star Wars: Visions (2021): L’omaggio del Giappone all’universo di Star Wars

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Trailer italiano della serie tv Star Wars: Visions

Star Wars e il Giappone finalmente si incontrano e quello che ne esce da questa collaborazione è veramente qualcosa di unico. George Lucas ha sempre ribadito che tra le fonti di ispirazione per il suo “Guerre Stellari” spiccava la figura di Akira Kurosawa e la sua La Fortezza Nascosta e con questo Star Wars: Visions ora i giapponesi hanno avuto l’occasione di “chiudere il cerchio” omaggiando l’universo che il regista americano ha creato nel lontano 1977. Nove corti animati che reinterpretano e omaggiano l’universo di Star Wars!

Il Duello - Star Wars Visions
Il Duello – Star Wars: Visions (2021)

Trama Star Wars: Visions

Star Wars: Visions è una raccolta di corti animati che celebra la magia di Star Wars attraverso gli occhi dei più grandi studi di animazione del mondo. Tra storie completamente inedite e posti già visti, la serie ci mostra l’universo di Star Wars come non si era mai visto.

Il Vecchio - Star Wars Visions
Il Vecchio – Star Wars: Visions (2021)

Recensione di Star Wars: Visions

Disney e 7 dei più grandi studi di animazione giapponese si sono riuniti per dare vita ad una antologia di 9 racconti che “reinterpretano” aspetti e ideologie dell’universo di Star Wars da un punto di vista prettamente nipponico. Questa contaminazione è così forte e suggestiva da colpire nel segno, ma bisogna specificare che queste storie sono interpretazioni personali da parte degli studi di animazione sull’universo di Star Wars quindi, si sono presi molte libertà dalle “regole” che siamo stati abituati a vedere e che di conseguenza, tutta questa liberà, potrebbe dare fastidio ai fan più puri della saga. Ma vediamo meglio nel dettaglio gli episodi:

IL DUELLO (Kamikaze Douga)

La storia di questo episodio racconta di uno misterioso viaggiatore che si fa avanti per difendere gli abitanti di un villaggio dai predoni. Questo è forse l’esempio perfetto, e migliore, di questa collaborazione Disney-Giappone dove Kamikaze Douga (Stardust Crusaders di JoJo e Batman Ninja) mette in piedi una storia che è un perfetto equilibrio tra interpretazione e pura fedeltà, riuscendo ad essere sia Star Wars che Giappone. Con uno stile di animazione stilizzato, squarci di bianco e nero e il solo inserimento del colore delle spade laser, si è riusciti a mescolarli perfettamente alle suggestive inquadrature e all’entusiasmante combattimento finale.

RAPSODIA SU TATOOINE (Studio Colorido)

Con questo episodio si cambia decisamente tono e lo Studio Colorido (Penguin Highway)  decide di lasciare i toni cupi per qualcosa di più leggero raccontando di una band musicale differenziata che deve salvare un proprio compagno dalle grinfie di qualche vecchia conoscenza Jabba the Hutt. Con toni più giocosi e leggeri la stessa band è il cuore pulsante della storia e grazie al suo ritmo travolgente regala momenti divertenti mostrandoci la forza del gruppo.

I GEMELLI (Studio Trigger)

Questo è forse l’episodio più ambizioso della serie che mostra una storia davvero interessante dove due gemelli creati dal lato oscuro si scontreranno su un gigantesco Star Destroyer. Lo studio cita in qualsiasi modo la saga originale e mette in scena un combattimento entusiasmante ed esagerato che sicuramente ai puristi della saga farà storcere il naso.

LA SPOSA DEL VILLAGGIO (Kinema Citrus)

Con questo quarto episodio lo studio Kinema Citrus (Tokyo Magnitude 8.0) punta su un aspetto molto sottovalutato della saga: i sentimenti e l’armonia con la natura stessa. Ancora una volta troviamo un misterioso combattente che dovrà difendere il villaggio dai predoni, ma questa volta il corto punta di più sull’armonia del legame tra la forza e la natura come riferimento con la cultura giapponese. Da menzionare assolutamente l’utilizzo della prima katana laser con uno scontro fulmineo e stravolgente.

IL NONO JEDI (Production I.G)

In questo episodio lo studio Production I.G (Ghost in the Shell (1995), The Girl from the Other Side) parla di una figlia di un fabbricante di spade laser che deve consegnare un carico prezioso di spade laser appena realizzate per un gruppo di guerrieri che si dichiarano dei Jedi. C’è molto di Star Wars in questo episodio come l’atmosfera e i combattimenti con le spade laser, peccato solo per il poco minutaggio di una storia che avrebbe meritato più spazio per essere esplorata meglio.

T0-B1 (Science Saru)

Il sesto episodio è ad opera dello studio Science Saru (Devilman Crybaby) e si dedica in modo specifico ad una categoria della lore di Star Wars esplorandola e risaltandone in modo divertente e genuino tutti i pregi. La storia parla di un piccolo droide di nome T0-B1 che sogna di diventare un Jedi e che scoprirà un segreto riguardo al suo creatore che minaccia la vita pacifica del pianeta. Impossibile non notare le grandissime affinità del piccolo droide con l’Astro Boy di Tezuka sia nell’aspetto che nel carattere, ma in questo episodio è da notare la grande abilità dello studio di utilizzare diversi stili visivi molto interessanti, soprattutto durante il combattimento.

IL VECCHIO (Studio Trigger)

Torna lo Studio Trigger a dirigere un altro episodio dove un Jedi saggio e il suo arrogante Padawan sono sulle tracce di una presenza oscura in un piccolo villaggio dell’Orlo Esterno. Un viaggio difficile che porterà il maestro e l’apprendista ad una terribile verità ed affrontare un vecchio che è molto potente nell’uso della forza. Molto interessanti i look dei protagonisti e l’ambientazione del paesaggio che si ispira chiaramente alla cultura nipponica. Nota davvero interessante alla gestione della tensione che è sempre curata nel dettaglio facendo risultare un’atmosfera perfetta per l’episodio.

LOP & OCHO (Geno Studio)

Questo è forse l’episodio dove si nota maggiormente la volontà di unire gli standard delle animazioni nipponiche a Star Wars. In questa storia, qualche volta, si ha davvero l’impressione che possa funzionare anche al di fuori di questo progetto mostrando un anime fantascientifico a cui sono stati infilati degli elementi dell’universo di Star Wars. La storia racconta del contrasto tra un padre e la figlia nell’allearsi con l’Impero o meno per il bene del pianeta, uno scontro nel quale la figlia adottiva (appartenente ad una razza di Leporidi umanoidi) dovrà scegliere da che parte stare. Purtroppo, in questo corto si nota davvero poco le atmosfere di Star Wars a discapito delle ambientazioni di un classico anime fantascientifico.

AKAKIRI (Science Saru)

In questo ultimo episodio torna lo studio Science SARU che conferma le proprie abilità nell’ambito delle animazioni mostrando ancora una volta uno stile unico e interessane. Questo episodio mostra molta personalità da parte dello studio e le animazioni sono il punto cardine del corto dove un misterioso Jedi tormentato dagli incubi di un futuro che potrebbe avverarsi, dovrà salvare il villaggio del suo vecchio amore dalla morsa di una perfida Sith. L’episodio grazie alle animazioni e al grande utilizzo della lore di Star Wars chiude la raccolta in modo sublime mostrando una visione unica del mondo creato da George Lucas.

Conclusioni Star Wars: Visions

La portata di questo progetto è davvero enorme, un progetto che non vuole essere imbrigliato nelle catene del canone dell’universo, ma ha lo scopo di mostrare sotto vari punti di vista l’universo di Star Wars prendendo in “prestito” ambientazioni, personaggi e strumenti senza paura di mostrare qualcosa di rivisitato o di davvero inedito.

Star Wars: Visions ha mostrato come Star Wars e le animazioni giapponesi sono una combinazione suggestiva e intrigante. Anche se qualche episodio non convince a pieni voti, tutti e sette gli studi di animazione hanno mostrato una propria interpretazione dell’universo di Star Wars trattandolo come un mito da reinterpretare.

Note Positive

  • L’episodio iniziale ci immerge completamente nel mondo di Visions mostrandoci le vere intenzioni di questa serie.
  • La grande varietà di toni e stili grafici, mostrandoci le immense possibilità all’interno di questo universo
  • La maggior parte degli episodi mostra uno stile grafico interessante e appassionando lo spettatore

Note negative

  • I fan più puri potrebbero non apprezzare molte libertà narrative che gli studi si prendono nel reinterpretare Star Wars
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