Suzume (2022). Makoto Shinkai trova il suo equilibrio

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Locandina di Suzume

Suzume

Titolo originale: すずめの戸締まり
Suzume no tojimari

Anno: 2022

Nazione: Giappone

Genere: Animazione, Fantastico, Avventura, Sentimentale

Casa di produzione: CoMix Wave Films

Distribuzione italiana: Sony Pictures Entertainment Italia

Durata: 122 min

Regia: Makoto Shinkai

Sceneggiatura: Makoto Shinkai

Montaggio: Makoto Shinkai

Musiche: Radwimps, Kazuma Jinnouchi

Doppiatori originali: Nanoka Hara, Hokuto Matsumura, Eri Fukatsu, Shota Sometani, Sairi Ito, Kotone Hanase, Kana Hanazawa, Matsumoto Hakuō II

Doppiatori italiani: Chiara Fabiano, Charlotte Influssi, Manuel Meli, Francesca Manicone, Emanuele Ruzza, Alberto Vannini, Arianna Vignoli, Eleonora Reti, Edoardo Stoppacciaro, Eva Padoan, Dario Oppido

Trailer e spot in italiano del film “Suzume”

Suzume è un film d’animazione giapponese di genere Fantasy/Avventura, rilasciato in patria il 7 Novembre 2022, disponibile nei cinema italiani a partire dal 27 Aprile 2023. Ha partecipato alla 73° edizione della Berlinale, dove è stato il primo film d’animazione giapponese a prendere parte alla competizione a distanza di 20 anni dalla “Città Incantata” di Hayao Miyazaki. È la settima opera diretta da Makoto Shinkai, noto al grande pubblico per “Your Name” (2016). Dopo il poco ispirato “Viaggio verso Agartha” del 2011, il regista si confronta nuovamente con il maestro Hayao Miyazaki, riuscendo questa volta a trovare il giusto equilibrio tra omaggio e rivisitazione personale.

Trama di Suzume

Mentre il cielo si tinge di rosso e la terra trema, il Giappone è sull’orlo della catastrofe. Suzume, un’adolescente determinata, partirà in missione per salvare il suo paese. In grado di vedere le forze soprannaturali che gli altri non possono vedere, sarà lei l’unica capace di chiudere le misteriose porte che stanno diffondendo il caos ovunque. Suzume affronterà un viaggio pericoloso per salvare il destino di tutto il Giappone.

Sinossi ufficiale del film

Suzume è una ragazza adolescente come tante che vive in un paesino della prefettura di Miyazaki, nel sud del Giappone. La sua vita cambierà totalmente una mattinata, quando casualmente incontrerà il bello e misterioso Sōta. Da questo momento sarà protagonista di un viaggio lungo tutta la nazione nel tentativo di spezzare un maleficio e scongiurare un cataclisma sovrannaturale. Nel frattempo riuscirà anche a riconciliarsi con il suo triste passato e trovare l’amore. Un viaggio in cui l’elemento sovrannaturale e avventuroso convive con l’introspezione: infatti la protagonista rappresenta l’elaborazione della tragedia di Tōhoku da parte del popolo giapponese, avvenuta nel 2011, nella quale un terremoto e un maremoto causarono oltre 30000 vittime e portarono al disastro nucleare di Fukushima Dai-ichi´.

Daijin co-porotagonista felino del film Suzume
Daijin co-porotagonista felino del film Suzume

Recensione di Suzume

Fin dalla prefettura in cui vive la protagonista (Miyazaki, appunto) nel film abbondano omaggi e similitudini all’opera di Hayao, ma anche dell’intero Studio Ghibli: vedremo un felino prendere i treni in autonomia come “I sospiri del mio cuore”, ascolteremo uno dei brani più celebri di “Kiki consegne a domicilio” e assisteremo a diverse scene decisamente rassomiglianti al “Castello errante di Howl”, senza che però tutto ciò risulti solo un mero copia – incolla come era accaduto in “Viaggio verso Agartha“, che tra l’altro è l’unico film precedente di Shinkai a essere direttamente citato nel film, quindi non aspettatevi camei di altri personaggi come era accaduto in “Your Name” e “Weathering with you”. Però questa non è una favola senza tempo come le opere dello Studio Ghibli, ma è un fantasy urbano, ambientato qui e adesso: durante il viaggio di formazione di Suzume vedremo marchi e simboli dei nostri tempi e sotto l’elemento fantastico potremo scorgere come il popolo giapponese conviva con la costante paura di un altro cataclisma naturale. Il tutto messo in scena con lo stile e le tematiche che hanno reso famoso il regista senza però scadere nel manierismo grazie al riuscito mix di azione, divertimento e momenti di pura commozione.

Dal punto di vista tecnico, essendo lo stesso staff dei film precedenti non c’è molto da aggiungere: l’animazione resta di alto livello anche quando si confronta con la CGI. La colonna sonora invece osa qualcosa in più, se già in “Weathering with you” i Radwimps avevano progressivamente abbandonato lo stile J-Rock, qui ormai siamo nel territorio dell’orchestrale, più in contatto con il folklore giapponese della vicenda. Visto il forte gradimento riscontrato dalla title track “Suzume” l’operazione risulta ampliamente riuscita.

La protagonista Suzume in una situazione alla "Studio Ghibli"
La protagonista Suzume in una situazione alla “Studio Ghibli”

In conclusione

Shinkai ripropone il suo canovaccio ben collaudato, questa volta confrontandosi anche con il maestro Hayao Miyazaki. Il risultato è il film più equilibrato della sua cinematografia in quanto gli elementi che lo caratterizzano convivono in maniera armonica, senza particolari buchi di trama o una tendenza eccessiva al melodramma come nel passato. Speriamo che questa “quadratura del cerchio” lo porti in futuro a sperimentare nuove tematiche e strutture narrative.

Note positive

  • Ottimo equilibrio tra omaggio e rielaborazione dell’opera di Miyazaki e lo Studio Ghibli
  • Componente fantasy e romantica ben bilanciate.
  • Interessante spaccato del Giappone post-Fukushima

Note negative

  • Il canovaccio è sempre lo stesso delle opere precedenti del regista
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