Sweet Tooth 2 (2023): una favola moderna tra pandemia e famiglia

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Locandina di Sweet Tooth 2

Sweet Tooth 2

Titolo originale: Sweet Tooth 2

Anno: 2023

PaeseStati Uniti D’America

Genere: avventura, fantastico

Produzione: Dc EntertainmentNetflixTeam DowneyWarner Bros. Television

Distribuzione: Netflix

Ideatore: Jim Mickle

Stagione: 2

Puntate: 8

Regia: Toa Fraser, Robyn Grace, Carol Banker, Ciarán Foy

Sceneggiatura: Jim Mickle, Noah Griffith, Daniel Stewart, Carly Woodworth, Zaike LaPorte Airey, Oanh Ly

Fotografia: Rob Marsh

Montaggio: Michael Berenbaum, John Dietrick

Musica: Jeff Grace

AttoriNonso Anozie, Christian Convery, Adeel Akhtar, Stefania LaVie Owen, Dania Ramirez, Aliza Vellani, James Brolin, Naledi Murray, Neil Sandilands, Will Forte, Marlon Williams, Harvey Gui, Elin Minchin, Amie Donald, Eden Hart, Mark Sole

Trailer di Sweet Tooth 2

Informazioni sulla stagione e dove vederla in streaming

Dieci anni fa è avvenuto il “Grande Crollo”, un evento pandemico che ha gettato il mondo nel caos. Da un lato, è emersa sulla Terra una malattia altamente mortale e incurabile; dall’altro, sono iniziati a nascere dei bambini ibridi, metà umani e metà animali. L’umanità non sa però se esiste una correlazione tra la comparsa del virus e quella dei neonati ibridi. Di conseguenza, molte persone hanno iniziato a tenerli a distanza dalla società, a perseguitarli e a ucciderli. Queste attività sono principalmente svolte dal gruppo militare “Ultimi Uomini”, comandato dal malvagio Douglas Abbot. Sweet Tooth ci immerge in questo universo narrativo dal sapore pandemico – post apocalittico, basato sull’omonimo fumetto dell’autore canadese Jeff Lemire, pubblicato su DC Comics per l’etichetta Vertigo dal 2009 al 2012 e conclusosi al suo quarantesimo numero. Grazie al successo di pubblico ottenuto dalla prima stagione, Netflix ha deciso di confermare Sweet Tooth per una seconda stagione, trasmessa sulla piattaforma on demand il 27 aprile 2023, e per un’ultima terza stagione.

Trama di Sweet Tooth 2

All’incalzare di una nuova ondata dell’Afflizione, causata da una variante dell’H5g9, alquanto più contagiosa e mortale della precedente, lo zoo di Aimee Eden, il rifugio degli ibridi, è ormai caduto sotto le grinfie degli Ultimi Uomini di Douglas Abbot, che ha fatto suoi numerosi prigionieri, tra cui Gus, i bambini ibridi di Aimee Eden e il Dottor Aditya Singh e sua moglie Rani.

Il comandante Abbot ha un piano: intende consolidare la sua leadership mondiale, accentrando su di sé tutto il potere possibile. Per raggiungere il suo scopo, necessita di una scoperta cruciale: la cura per sconfiggere l’H5g9. Lungo il suo cammino trova un importante alleato nel Dottor Aditya Singh, che intende fare di tutto per salvare sua moglie Rani, da tempo infetta. Tra i due uomini nasce una sorta di alleanza, ma per scoprire la cura, Aditya dovrà perdere la sua umanità, ritrovandosi a usare gli ibridi di Aimee Eden come cavie da laboratorio. La situazione cambia quando Gus accetta di collaborare con il dottore, iniziando, involontariamente, un’esplorazione sulle sue origini e sul ruolo di sua madre Birdie negli eventi che hanno causato il Grande Crollo. Fuori dalla Riserva, Jepperd e Aimee Eden si uniscono per liberare gli ibridi, ma la loro alleanza sarà messa alla prova quando emergono gli oscuri segreti di “Omone”. Quando le rivelazioni del passato minacciano la possibilità di redenzione nel presente, Gus e la sua famiglia d’adozione si ritrovano in rotta di collisione con Abbot e con le forze malvagie che vogliono annientarli una volta per tutte

Yonas Kibreab, Harvey Gui, Amie Donald, Aeon Scott, Cyan Scott, Ruby Hall, Elin Minchin, Ravi Narayan, Naledi Murray, Christopher Cooper Jnr, Christian Convery in Sweet Tooth 2
Yonas Kibreab, Harvey Gui, Amie Donald, Aeon Scott, Cyan Scott, Ruby Hall, Elin Minchin, Ravi Narayan, Naledi Murray, Christopher Cooper Jnr, Christian Convery in Sweet Tooth 2

Recensione di Sweet Tooth 2

L’originalità della serie sta nel trattare tematiche complesse, cruente e profonde attraverso un tono altamente fiabesco, costruendo così un’interessante favola moderna adatta a tutta la famiglia. Sweet Tooth 2 ci racconta della fine della razza umana e della società moderna, come la conosciamo, costruendo una propria mitologia magica che conferisce al racconto un intenso sapore favolistico affascinante, come una fiaba d’avventura e di formazione in stile on the road, in cui tutti i personaggi sono in viaggio, alla ricerca della propria casa e stabilità, sia emotiva che familiare.

Ogni episodio si apre con una voce extradiegetica, di un misterioso narratore onnisciente, che ci introduce, di puntata in puntata, nella narrazione, aprendo quadri narrativi incentrati sul passato e il presente di alcuni personaggi, mostrandoci i loro dubbi morali e le loro virtù interiori e mostruosità, proprio come avviene in una favola tradizionale. Il senso di fiaba è evidente anche nel mood visivo: la fotografia è luminosa, persino nelle scene più cupe e tragiche, e la scenografia, soprattutto negli esterni, ricrea un’atmosfera naturalistica magica, portandoci in pianure incantevoli o in splendidi boschi dal sapore fatato. La natura è un elemento fondamentale del racconto in Sweet Tooth, come dimostrato nell’ultimo episodio di questa stagione, andando a mostrare un’importante connessione tra gli animali e gli ibridi.

Nonostante, sotto alcuni aspetti di vista, la serie sia una favola pensata per bambini, la serie si rivela un ottimo prodotto audiovisivo anche per gli adulti, trattando tematiche oscure che vengono narrate con estrema dolcezza ed eleganza, rendendo il prodotto maggiormente attrattivo per un pubblico di bambini, considerando che i personaggi principali sono essenzialmente ragazzini tra i 7 e i 10 anni.

Produttrice esecutiva Susan Downey

Si può essere minacciosi senza essere troppo cupi. È questo “sottile equilibrio” che ispira Sweeth Tooth e che spinge i genitori ad abbracciare la serie insieme ai loro figli. Sia la Downey che la collega produttrice esecutiva Amanda Burrell guardano Sweeth Tooth con i loro figli in età scolare. In effetti, “l’intera scuola” del figlio della Burrell ama la serie. Anche se ci stiamo dilettando con temi oscuri, non mettiamo mai nulla di troppo visivamente oscuro sullo schermo. In questo modo è possibile una visione per tutta la famiglia. Ci sono troppi temi importanti, relazioni e divertimento da affrontare per allontanare un’età particolare. 

Uno sguardo sulla famiglia

Nella seconda stagione, Sweet Tooth approfondisce il tema della famiglia e ci trasporta in un viaggio emozionante alla scoperta dell’importanza di stringere legami con le persone care e di costruire relazioni autentiche. Lungo il percorso di questi otto episodi, la serie esplora diverse dinamiche familiari tra i vari personaggi, gettando luce sulle diverse sfaccettature del significato di famiglia. Un fulcro cruciale è rappresentato dal sentimento di famiglia che Aimee Eden ha instillato nei suoi ibridi. Questo legame unico, fondato sull’estrema bontà, onestà e affetto reciproco, ha un impatto profondo su Gus, il protagonista della storia, che troverà, proprio in quegli ibridi, una sorta di amicizia e fratellanza.

Anche Jepperd è coinvolto in questa riflessione sul tema della famiglia. La seconda stagione esplora in modo più approfondito il suo passato come militare e cacciatore di ibridi. La storia passata di questo uomo è guidata da un conflitto interiore egoistico: il suo bisogno primario di rintracciare la propria famiglia. Per ottenere informazioni e speranza, riguardo all’ubicazione di sua moglie e del suo figlio ibrido, Jepperd si rende colpevole di atrocità, perdendo la sua vera essenza. Questo è il secondo significato della famiglia, intesa come motivazione per compiere azioni brutali. Nell’ambito di questo significato, rientra anche la narrazione incentrata sul dottor Singh e sua moglie Rani.

Se da una parte i due riflettono la forza dell’amore e della dedizione reciproca, dall’altra è evidente come questo amore familiare porti il dottor Singh verso la pazzia (o forse verso il suo vero destino). Aditya agisce come Jepperd, commettendo omicidi e brutalità in nome dell’umanità e per la salvezza di sua moglie, ormai infetta. L’uomo, che nella prima stagione era conosciuto per i suoi buoni principi, ben presto si perde, trasformandosi in un individuo disposto a fare qualsiasi cosa pur di scoprire la cura, sia per salvare Rani sia per dare un senso a ciò che ha commesso: l’uccisione e lo squartamento di alcuni ibridi. Tuttavia, il racconto non esita a presentare anche una terza visione della famiglia. Il generale Abbot e suo fratello Johnny rappresentano un contrasto sorprendente tra la malvagità e la gentilezza, due personaggi affascinanti e ricchi di sfumature, che incarnano l’uno l’opposto dell’altro. Johnny, incapace di sopportare il brutale comportamento del fratello, ci fa riflettere sul fatto che il legame di sangue, pur avendo una sua importanza, non costituisce sempre una garanzia di unione familiare sana e positiva. Non sempre la scelta di rimanere ancorati alla propria famiglia di sangue rappresenta la soluzione più giusta.

Sweet Tooth, dunque, nel corso della narrazione, pone una profonda riflessione sulla vera essenza della famiglia. Attraverso la voce extradiegetica di un misterioso narratore onnisciente, ci conduce in un viaggio emotivo, facendoci capire che la famiglia non si limita a legami di parentela o matrimoniali. La serie ci insegna che la famiglia può essere trovata ovunque, in quei luoghi e con quelle persone con cui si può instaurare un rapporto basato sul rispetto e sull’amore reciproco, consentendo a ciascun individuo di esprimere se stesso liberamente e di riscoprire il proprio Io più profondo.

Christian Convery e Adeel Akhtar in Sweet Tooth 2
Christian Convery e Adeel Akhtar in Sweet Tooth 2

Non tutto però funziona

La seconda stagione risulta interessante, ma non è di buona fattura come la precedente. Anzi, presenta alcune situazioni alquanto poco credibili e dei personaggi sviluppati in maniera errata. Sweet Tooth 2 si apre con la presentazione di Birdie, situata in Alaska, dove sta conducendo degli studi scientifici per salvare il mondo. Il racconto la pone al centro dell’attenzione, mostrandocela principalmente nel passato attraverso vecchi nastri che Gus e il Dottore riescono a trovare. Tuttavia, questo ritrovamento appare alquanto inverosimile o, almeno, poco spiegato e approfondito. È difficile credere che Gus, attraverso l’uso di sostanze “droganti” per lui, possa ricordare il suo passato da neonato in modo così preciso, conducendo gli Ultimi Uomini al luogo in cui è nato, un laboratorio scientifico da cui otterrà informazioni cruciali sulla malattia e su se stesso.

Passando ai personaggi, possiamo notare come alcuni di essi siano sfruttati in modo superficiale. Ad esempio, il capo dell’Animal Army o Johnny, avevano potenzialità ancora inespresse e vengono eliminati dalla scena proprio nel momento in cui stavano diventando interessanti. Questo è particolarmente evidente per Johnny, che durante il suo percorso di formazione e trasformazione, viene rimosso dalla storia in maniera fin troppo prevedibile e scontata. Una sensazione di banalità che intacca un po’ tutta la seconda stagione.

In conclusione

Sebbene la seconda stagione sia intrigante e offre nuove prospettive, la mancanza di spiegazioni adeguate e lo sviluppo superficiale di alcuni personaggi ne limitano l’impatto complessivo, rendendo la narrazione meno coinvolgente rispetto alla prima stagione.

Questa favola moderna, narrata con dolcezza ed eleganza, si rivolge sia a un pubblico giovane che adulto, toccando tematiche oscure senza perdere mai la speranza nella possibilità di riscatto e redenzione. Sweet Tooth diventa così un poderoso messaggio sull’importanza di avere vicino le persone che ci sostengono e amano, formando una famiglia unica e speciale, pronta a sostenersi e a superare insieme qualsiasi ostacolo che il destino possa mettere sulla loro strada.

Note positive

  • Attori
  • Tematica sulla famiglia
  • Dielemmi morali presentati
  • Approfondimento di Birdie connesso alle scoperte scientifiche e alla nascita degli ibridi.

Note negative

  • Scrittura superficiale dei persoanggi secondari, come i mercenari
  • Situazioni poco credibili che portano avanti la storia
  • Alcuni personaggi vengono malamente sprecati
  • A tratti la storia è un pizzico banale
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