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The Rocky Horror Picture Show
Titolo originale: The Rocky Horror Picture Show
Anno: 1975
Paese: Regno Unito, Stati Uniti d’America
Genere: Musicale
Casa di Produzione: 20th Century Fox
Durata: 101 min
Regia: Jim Sharman
Sceneggiatura: Richard O’Brien
Fotografia: Peter Suschitzky
Montaggio: Greame Clifford
Musiche: Richard Hartley, Richard O’Brien
Scenografia: Brian Thomson
Costumi: Sue Blain
Coreografie: David Toguri
Attori: Tim Curry, Susan Sarandon, Barry Bostwick, Richard O’Brien, Patricia Quinn, Nell Campbell, Jonathan Adams, Peter Hinwood Meatloaf, Charles Gray
I would like, if I may, to take you on a strange journey.
Cit. The Criminologist
Tatto dall’omonimo musical teatrale del 1973 ideato da Richard O’Brien, questo film musicale datato 1975 e diretto da Jim Sharman diventa un cult movie per la controversia dei temi che tratta; ma, nonostante l’enorme successo che sappiamo questa pellicola ha avuto, nel primo anno dalla sua uscita rischiava di essere un clamoroso flop, fu solo dopo e grazie a una rivalutazione del marketing post-uscita che questo film ebbe successo tale che lo fa essere uno dei film, ancora oggi, tra i più acclamati.
Sull’onda delle rivoluzioni sessuali degli anni ’70 questo film ne è un’allegoria: ci mostra le trasgressioni che la cultura moralista ed estremamente conservatrice dell’epoca bollava come immorali. Il grande successo che ebbe la pellicola ne fece produrre un seguito nel 1981 (intitolato Shock Treatment) ed un remake nel 2016.

Trama di The Rocky Horror Picture Show
Agosto 1974. In una notte di pioggia i neo-fidanzati Janet e Brad si stanno recando a casa dell’amico e loro ex professore Everett Scott, per dargli la lieta notizia. Durante il tragitto, però, una ruota della loro auto si buca e ciò li costringe a cercare riparo ed aiuto in un sinistro castello che si erge nel bosco, popolato dal più improbabile assortimento di persone che “fagociteranno” i due
giovani – tra canti, balli ed esperimenti scientifici – nei loro folli festeggiamenti.
A night out… it was a night out they were going to remember for a
Cit. The Criminologist
very long time.

Recensione di The Rocky Horror Picture Show
Provocante, eccessivo, trionfo del kitsch e del camp dando vita a un perfetto mix tra trasgressione, cattivo gusto e un umorismo tagliente; un film che ci spinge a riflettere e scoprire noi stessi.
Questo cult unico nel suo genere, come dichiara già dai titoli di testa, vuole ridar vita ai film horror e fantascientifici di serie B, con le sue ambientazioni cupe e i suoi personaggi grotteschi; è un film che cita il cinema, l’arte e la cultura di massa del ‘900.
Il musical che sconvolse conformisti e conservatori, dove tutto ruota intorno al piacere della carne: il sesso è esposto in tutte le sue forme, il lasciarsi andare ai propri desideri – anche i più scandalosi – ne è il messaggio principe, ed è proprio ciò che disgustò la società puritana e perbenista nordamericana (rappresentata in “live action” dall’American Gothic di GrantWood all’inizio del film) di quegli anni che tentava d’imporre il senso di giusto o sbagliato.

Regia e interpreti
Jim Sharman trasporta sul grande schermo, in modo estremamente fedele, uno dei musical più di successo nella storia del teatro, riuscendo a fondere il rock scatenato con atmosfere oniriche, creando un capolavoro senza tempo.
A coronare questo capolavoro ci sono anche, ovviamente, le interpretazioni degli attori, tra le quali spiccano Tim Curry nei panni di Frank N Further, l’anfitrione più seducente, glam e trasgressivo, il Frankenstein più sexy mai visto e Susan Sarandon che interpreta Janet Weiss la pudica – almeno all’apparenza – e virginale fidanzatina d’America; ovviamente va anche citato il fatto che lo stesso Richard O’Brien (autore del musical teatrale) recita nel film interpretando Riff Raff l’inquietante maggiordomo del castello venuto da un altro pianeta.
Note positive
- Le musiche e le canzoni
- Le citazioni all’arte, al cinema e alla cultura di massa
- I costumi
Note negative
Film Capolavoro!