Ma è davvero Tutta un’altra vita?

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Tutta un’altra vita

Titolo originale: Tutto un’altra vita

Anno: 2019

Paese: Italia

Lingua: Italiano

Genere: commedia

Casa di Produzione: Rodeo DriveRai Cinema

Distribuzione: 01 Distribution

Durata: 1h e 43minuti

Regia Alessandro Pondi

Sceneggiatura  Alessandro Pondi, Paolo Logli, Riccardo Irrera, Mauro Graiani

Montaggio Marco Spoletini

Dop Ramiro Civita

Attori: Enrico Brignano, Ilaria Spada, Paola Minaccioni, Maurizio Lombardi, Gabriele Lustri, Giorgio Colangeli, Monica Vallerini, Daniela Terreri, Giordano Di Cola, Rossella Brescia, Paolo Sassanelli

Trailer di Tutta un’altra vita

Trama di Tutta un’altra vita

Gianni (Enrico Brignano) tassista romano di mezza età, residente alla Garbatella con due figli e una moglie (Paola Minaccioni) semplice e devota alla famiglia, ballerino amatoriale di salsa con una sua amica (Daniela Terreri), sente che gli manca qualcosa, ma che cosa? I soldi. Come molti sogna e desidera una vincita milionaria al SuperEnalotto o con un gratta e vinci.

Un giorno gli capita di portare con il suo taxi, una Fiat multipla molto vecchia, dei ricchi all’aeroporto, i quali devono partire per una settimana alle Maldive durante la quale dovranno cercare di risolvere problemi di corna. Nella fretta di scendere e prendere il loro volo, dimenticano le chiavi nel tassì, Gianni le trova ma fallisce il suo tentativo di restituirgliele.

Il giorno seguente, fatalità, si ritrova ad accompagnare un cliente nei pressi della villa di questa coppia di ricchi e, avendo le chiavi, decide, all’inizio un po’ titubante, di entrare.

Ciò che si ritrova davanti è un villone ricco di tecnologie super moderne, con una piscina lussuosissima: tutto ciò che Gianni, insomma, non ha mai visto nella vita e che con ogni probabilità neanche sospettava dell’esistenza.

Il primo giorno utilizza solo la piscina e soltanto nel secondo giorno trova il coraggio di entrare nella casa e di fare un giro in cui ha la possibilità di assaggiare uno champagne costosissimo e poi trova una cabina armadio piena di abiti eleganti e di ottima fattura nel quale trova un invito per un party. Gianni non è mai stato a un party nella sua vita, così decide di andare, dicendo alla moglie che deve coprire un collega ammalato nel turno di notte.

Al party ci va con una Lamborghini, nuovissima, bianca trovata nel garage (insieme ad altre macchine lussuosissime) e li per delle circostanze incontra Lola (Ilaria Spada) giovane e affascinate ragazza. I due passano tutta la serata insieme e poi decidono di andare a casa di lui, ovvero nella villa dei ricchi.

Da qui inizia una doppia vita, quella modesta di persona onesta che ogni giorno deve lavorare con il suo taxi per la famiglia e quella ornata da un lusso sfrenato creata per Lola. Quanto durerà?

Recensione di Tutta un’altra vita

Tutta un’altra vita, secondo film da regista di Alessandro Pondi (il primo è Chi m’ha visto) è uscito il 12 settembre in ben 350 cinema italiani, cosa non eccezionale per un film di tale portata, pensato e realizzato per il grande pubblico e che può contare su un successo garantito in quanto rientra pienamente nei gusti di un vastissimo e poco esigente pubblico di massa.

Come ha sottolineato il regista di Tutta un’altra vita nell’incontro stampa tenutosi l’11 settembre al cinema Eden di Roma, il soggetto: 

Nasce da due esigenze: il desiderio di esplorare uno dei temi a me più cari e stimolanti e cioè “l’identità” (che in parte avevo iniziato ad affrontare con “Chi m’ha visto”) e la voglia di continuarlo a farlo con la commedia all’italiana.

Alessandro Pondi

Commedia all’italiana che però fa eccezione in questo caso in quanto presenta un finale amarissimo, privo di ogni morale e d’insegnamento, infatti Gianni non riuscirà a crescere nel film, ma resterà lo stesso e continuerà a essere disgustato dalla sua vita familiare onesta e semplice ma vera. L’uomo è affascinato da una vita falsa, ornata di un lusso che lui non potrà mai permettersi, accanto a una donna anch’essa affascinata da questo stile di vita.

Bisogna ammettere che il film presenta un’ottima regia, ed è interpretato bene dagli attori i quali rispettano tutti i tempi comici, il problema sta nella sceneggiatura e nel soggetto: ci sono diversi buchi, diverse esagerazioni che lo rendono fortemente inverosimile e banale, e troppi cliché, battute che hanno l’intento di omaggiare quelle di un cinema passato ma che non funzionano più per un cinema moderno. Tra l’altro questi omaggi neanche arrivano al pubblico per cui è pensato.

Il tema di Tutta un’altra vita è sicuramente molto attuale: tantissime sono le persone insoddisfatte che vorrebbero una vita migliore, che vorrebbero sempre qualcosa in più, in questo film però il tema è presentato nei peggiori dei modi, in quanto il più che vogliono questi personaggi è puramente materiale.

Il dualismo (presentato già dalla copertina del film) è tra vita onesta, povera all’inverosimile e priva della possibilità di sognare e una vita, falsa, ricca e che consente di soddisfare ogni desiderio, il primo rappresenta il polo negativo in tutti i suoi aspetti e il secondo il polo positivo, facendo passere l’idea che solo se hai una villa con piscina e puoi permetterti determinate cose puoi vivere un’esistenza felice e “vera” mentre nel primo caso sei solo un miserabile che non saprà mai cosa vuol dire godersi la vita, come se tutto fosse determinato dai soldi, e che quindi non potendo permetterci ciò va bene anche prendere le briciole dei ricchi e usufruire dei loro beni per qualche giorno, come è riuscito a fare e come farà Gianni. Messaggio più brutto non poteva esserci soprattutto per un film per famiglie.

Note positive

  • Una buona regia

Note negative

  • Film che veicola falsi valori
  • Buchi di sceneggiatura
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