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West and Soda
Titolo originale: West and Soda
Anno: 1965
Paese: Italia
Produzione: Cineriz
Distribuzione: –
Durata: 86 min.
Regia: Bruno Bozzetto
Sceneggiatura: Bruno Bozzetto, Attilio Giovannini
Fotografia: Luciano Marzetti, Roberto Scarpa
Montaggio: Bruno Bozzetto
Musiche: Giampiero Boneschi
Animatori: Guido Manuli, Grazia Lamura, Giuseppe Laganà, Amalia Rossi, Silvana Pegan, Sergio Chesani
Voci: Nando Gazzolo, Vittoria Febbi, Carlo Romano, Lydia Simoneschi, Ferruccio Amendola,
West and Soda è un film brillante, di genere e che strizza l’occhio omaggiando, anche attraverso un’ironia genuinamente originale e sapiente, molti classici del western, diventando esso stesso fonte di ispirazione (più o meno volutamente ricercata) per altri film come Mezzogiorno e mezzo di fuoco di Mel Brooks (anche se qui il riferimento è più vicino ad un altro grande classico) e il carino ma non troppo (parafrasando un’altra opera di Bruno Bozzetto) Mucche alla riscossa di casa Disney. Anche quel capolavoro di C’era una volta il West (datato 1968) ha in sé alcune similitudini con il lavoro di Bozzetto & Co. (con ovvie differenze di coloritura) abbastanza improbabile però, che il cineasta romano abbia voluto prenderne spunto.

Trama di West and Soda
In una delle tante, sperdute cittadine del Far West, spadroneggia il Cattivissimo, ricco proprietario terriero che ha ormai fra le mani praticamente tutte le proprietà della piccola città. Per mantenere il potere e acquisire le terre, l’antagonista della nostra storia si serve di un braccio armato, i due sgherri Ursus e Smilzo.
A Cattivissimo manca soltanto una piccola proprietà da acquisire per avere il pieno controllo della città: il terreno della bella Clementina che vuole sposare, per poter così appropriarsi del suo ranch in cui vivono delle galline, tre mucche canterine e Socrate un cane alcolista. A salvare la situazione sembra possa pensarci Johnny, un pistolero venuto da lontano ma gli inizi come salvatore di “donzelle in difficoltà” sono tutt’altro che promettenti visto il suo entrare disarmato nel saloon dove si trovano gli scagnozzi di Cattivissimo dai quali viene furiosamente malmenato. A peggiorare la situazione è anche una pepita che Johnny perde durante la rissa; Cattivissimo prima cattura e prova inutilmente a torturare Johnny con delle formiche per carpire la provenienza della pepita, poi forza la mano rapendo Clementina e ferendo quasi mortalmente Socrate. Per Johnny questo è troppo; deve risolvere la situazione.
Per scoprire come Johnny reagirà e altre divertenti intermezzi precedenti, non vi resta che guardarvi West and Soda disponibile su Prime Video.

Recensione di West and Soda
Prendete tutti i topoi delle classiche storie western, dateli in mano a Bruno Bozzetto ed ecco: West and Soda. Il primo lungometraggio del papà del Signor Rossi, è un calibrato mix di elementi dei film (spaghetti) western con una buona dose di frizzante follia. Il ritmo è sempre incalzante e il fatto che possa facilmente ricordare altre opere di genere è sicuramente un punto a suo favore, perché non solo in certi casi le anticipa ma negli altri ne prende quanto serve per rimaneggiarlo a proprio piacimento; ecco allora il cattivo Cattivissimo e la sua bramosia di terra e oro, il suo braccio armato composto da Ursus e Smilzo, la bella Clementina alle cui terre e mano mira Cattivissimo e per finire il pistolero Johnny improbabile eroe per buona parte della storia. A fare da corollario a questi personaggi principali, vi sono un nugolo di comprimari e di comparse, che fanno di West and Soda un film senza requie fatto di duelli, inseguimenti reiterati e in certi casi comicamente nonsense in cui perfino la morte e la violenza riescono a far sorridere, salvo un caso in cui regia e fotografia svolgono un lavoro fondamentale.

In conclusione
Come si è detto, il film di Bozzetto non da grandi tregue, un lungo giro di montagne russe e quando rallenta lo fa solo per prepararci ad una nuova accelerata e allo scontro finale in cui il regista milanese esaspera i toni del più classico dei duelli in salsa western rallentandone l’esito con degli espedienti quasi clowneschi davvero degni di nota. A chiudere il tutto, prima della parola FINE, ci pensa un bellissimo sole che si fionda sulla linea dell’orizzonte per regalare ai nostri eroi un bellissimo tramonto verso cui dirigersi.
Note positive
- Il ritmo della racconto
- I personaggi
- La regia
- Il montaggio e la fotografia
- La colonna sonora di Giampiero Boneschi
- L’aver rimaneggiato elementi dei classici western
- Il finale
- Le voci dei personaggi
Note negative
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