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Women Talking – Il diritto di scegliere
Titolo originale: Women Talking
Anno: 2022
Nazione: Stati Uniti d’America
Genere: Drammatico
Casa di produzione: Plan B Entertainment, Orion Pictures
Distribuzione italiana: Eagle Pictures
Durata: 104 minuti
Regia: Sarah Polley
Sceneggiatura: Sarah Polley
Fotografia: Luc Montpellier
Montaggio: Christopher Donaldson, Roslyn Kalloo
Musiche: Hildur Guðnadótti
Attori:
Rooney Mara, Claire Foy, Jessie Buckley, Judith Ivey, Sheila McCarthy, Michelle McLeod, Kate Hallett, Liv McNeil, August Winter, Ben Whishaw, Frances McDormand
Women talking – il diritto di scegliere, diretto da Sarah Polley e osannato dalla critica americana, viene distribuito da Eagle Pictures nei cinema italiani l’8 marzo 2023, per la festa della donna. Il lungometraggio è stato candidato agli Oscar 2023 nelle categorie Miglior film e Miglior sceneggiatura non originale, inoltre è stato candidato ai Golden Globe per miglior colonna sonora e miglior sceneggiatura e ai Sag Awards per miglior cast.
Ho immaginato questo film nel regno di una favola… volevo sentire in ogni fotogramma il potenziale infinito e le possibilità contenute in una conversazione su come rifare un mondo distrutto
Sarah Polley.
La trama di Women talking – Il diritto di scegliere
Seguiamo la storia di un gruppo di donne appartenenti a una comunità religiosa a Manitoba in Bolivia. La comunità è alquanto isolata e ha uno stile di vita molto rigido, soprattutto nei riguardi delle donne che subiscono ogni tipo di violenza da parte degli uomini. Dopo l’ultimo sopruso da parte di questi, il gruppo di donne dovrà prendere una decisione. Dovrà scegliere se non fare niente, restare e combattere o andare via dalla comunità. Dovranno però scontrarsi con un grande ostacolo, la loro profonda fede.

La recensione di Women talking – Il diritto di scegliere
Quando ho letto il libro di Miriam Toews sono stata assalita da domande e pensieri sul mondo in cui vivo, ho pensato a cose che non avevo mai considerato. Domande sul perdono, la fede, i sistemi di potere, e ancora traumi, guarigioni, colpevolezze, il ruolo della comunità e l’autodeterminazione. Ma la lettura ha lasciato in me anche una speranza sconcertante. Anche se la storia parla di una piccola comunità religiosa, ho sentito la necessità di tessere una grande tela, che avesse una portata epica e attraverso la quale riflettere l’enormità e l’universalità delle domande sollevate nel film. Volevo sentire in ogni fotogramma le infinite potenzialità e possibilità contenute in una conversazione sul come migliorare un mondo in frantumi
Sarah Polley
Dopo il film molto personale “Stories we tell” la regista Sara Polley scrive e dirige l’adattamento del romanzo “Donne che parlano” di Miriam Toews liberamente tratto da fatti realmente accaduti. La pellicola porta sulla schermo una storia cruda ed essenziale, con la tematica della violenza sessuale al centro. Lo sviluppo narrativo del film funziona nel complesso, attraverso una voce narrante che riprende la storia nei punti chiave, delineando un ritratto doloroso di una società apparentemente lontana nel tempo, nonostante il tutto si svolga nel 2010.
Women talking si dimostra una pellicola che riesce a parlare di violenza senza mai farla vedere direttamente, su donne nate e vissute ai margini di una società che le ha cresciute analfabete, volutamente dedite esclusivamente alla famiglia e al focolare. La regia asciutta e pulita si focalizza sulla caratterizzazione dei personaggi che avranno la possibilità di scegliere, ma la scelta per ognuna porterà dei conflitti interiori, insicurezze sopite, e la paura dell’ignoto. Anche l’approccio che viene utilizzato per parlare dell’elemento fede e della religione risulta interessante, un’analisi correlata sull’essere donna in un determinato contesto legato alla fede e alle credenze piuttosto che al credo cieco e assoluto. Funziona anche la fotografia che viene utilizzata con determinati contrasti per delineare situazioni e ambienti.
Punto di forza della pellicola è il cast che riesce a essere sempre molto convincente con Rooney Mara, Clare Foy e Jessie Buckley a fare da trainante. Molto interessante anche il personaggio di August intepretato da Ben Wishaw, l’unica presenza maschile, con un passato da reietto alle spalle, che redigerà il verbale della riunione.

In conclusione
Women Talking – Il diritto di scegliere porta sulla schermo una storia potente, di e per le donne. In un contesto concettualmente lontano, ma con una tematica molto attuale della violenza sessuale e del potere dell’abuso sulla vittima attraverso l’ignoranza e la fede. Un film da mettere in lista e da vedere per la festa della donna.
Note positive
- Tematiche
- Regia
- Cast
Note negative
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