Le streghe di Salem (2012): un’ascesa negli inferi firmata da Rob Zombie

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locandina del film "Le Streghe di Salem" (2012)

Le Streghe di Salem

Titolo originale: The Lords of Salem

Anno: 2012

Nazione: Stati Uniti d’America

Genere: horror

Casa di produzione: Alliance Films, Automatik Entertainment, Blumhouse Productions

Casa di distribuzione: Notorious Pictures

Durata: 1h 41m

Regia: Rob Zombie

Sceneggiatura: Rob Zombie

Fotografia: Brandon Trost

Montaggio: Glenn Garland

Musiche: John 5, Griffin Boice

Attori: Sheri Moon Zombie, Bruce Davison, Jeffrey Daniel Phillips, Ken Foree, Patrice Quinn, Dee Wallace-Stone, Maria Conchita Alonso, Barbara Crampton, Judy Geeson, Torsten Voges, Meg Foster, Ernest Thomas

Trailer del film “Le Streghe di Salem”

“The Lords of Salem” o in italiano “Le Streghe di Salem” è un film horror del 2013 scritto e diretto dal maestro del genere Rob Zombie che, dopo aver diretto due capitoli della saga dedicata a Michael Myers (Halloween), si rigetta nel genere horror/satanico dopo quasi 5 anni di inattività con questa pellicola estrema e delirante. Le riprese del lungometraggio sono iniziate ufficialmente nel 17 ottobre del 2011, per poi concludersi poco dopo, nel 10 dicembre dello stesso anno. Il budget utilizzato è di 1,5 milioni di dollari, mentre gli incassi totali lo hanno superato di pochi migliaia di dollari.

Presentato al Toronto International Film Festival il 10 settembre 2012 e al Sitges – Festival internazionale del cinema fantastico della Catalogna l’8 ottobre 2022, il film arriva in Italia il 24 aprile 2013 venendo vietato inizialmente ai minori di diciotto anni, per poi, su protesta della Notorius Pictures la censura decidette di vietarlo solo ai minori di 14 anni.

Trama di Le Streghe di Salem

Heidi Hawthorne (Sheri Moon Zombie) è una DJ radiofonica che vive a Salem, meglio conosciuta come la città delle streghe. Un giorno, Heidi riceve alla stazione radio un misterioso disco in vinile che, trasmettendo onde ipnotiche le farà progressivamente perdere il contatto con la realtà. Il rituale è ormai compiuto e le streghe non tarderanno ad arrivare…

Recensione di Le Streghe di Salem

La protagonista della pellicola è una giovane DJ radiofonica che vive e lavora nella cittadina di Salem, città realmente esistente e capoluogo, assieme a Lawrence, della contea di Essex nello Stato del Massachusetts, divenuta famosa nel mondo a causa del processo alle streghe di Salme avvenuto nel 1962 e che ha dato il là a un nutrito filone cinematografico e narrativo connesso al genere horror. Questa ragazza (conosciuta pubblicamente con il nome Heidi), in un giorno come gli altri, riceverà una scatola di legno misteriosa indirizzata a lei, contenente un disco oscuro firmato da dei certi “Signori di Salem”. Heidi, pensando sia della normalissima musica, deciderà di riprodurla in diretta radio. Sin dalle prime note però, lei e tutte le altre donne di Salem in ascolto in quel momento, verranno “ipnotizzate” dalla composizione del brano, per poi scoprire che era stato scritto nell’antichità da una congrega di streghe con l’intento di riaprire le porte dell’inferno. Successivamente, il regista accompagnerà lo spettatore all’interno di sequenze sataniche e disturbanti, in cui di storia ne sarà rimasta ben poca, sfiorando in alcuni punti anche il non – sense.

La struttura del film si rifà molto alle opere iniziali del regista, impostando la storia con un inizio chiaro e introduttivo, per poi passare a un lento processo di scesa nella pazzia, nel quale Zombie farà emergere tutti gli aspetti più caratteristici del suo stile, ovvero una fotografia cubica (quasi simmetrica) studiata in ogni suo minimo dettaglio e impostata in modo perfetto, insieme alle scenografie ben costruite e una colonna sonora corale incredibilmente profonda, che contribuirà alla creazione di un’atmosfera surreale e oscura.

Sheri Moon Zombie in "Le Streghe di Salem"
Sheri Moon Zombie in “Le Streghe di Salem”

Il cineasta riprende dalle sue opere iniziali anche parte del cast (come la bravissima Sheri Moon Zombie, nonché moglie del regista, che aveva già recitato nei film “La Casa dei 1000 Corpi” e “La Casa del Diavolo”) e del soggetto, che però questa volta, a differenza delle altre pellicole citate (che presentavano elementi a volte esagerati, ma comunque realistici), ci presenta elementi sovrannaturali. Di questi ultimi il regista riesce a farne il punto di forza del film, rappresentandoli in sequenze ipnotiche e suggestive, disturbanti e sanguinolente, che rendono la pellicola lenta ma, allo stesso tempo, visivamente magnifica nella sua grandezza. Difatti l’opera non si spinge molto oltre per quanto riguarda la sua storia, che rimane semplice e poco strutturata, ma lavora molto di più sui suoi aspetti sperimentali e provocatori (per questi molto criticata) che, malgrado la loro violenza, rimangano eleganti e ben curati. Inoltre con questa pellicola il regista vuole anche omaggiare alcuni dei capolavori del cinema passato, come lo splendido “Rosemary’s Baby” di Polanski, che da sempre ha ispirato e ispira tutt’oggi altri registi del genere horror e non.

Fotogramma del film Le streghe di Salem
Fotogramma del film Le streghe di Salem

In conclusione

Questo “Le Streghe di Salem” è un horror/satanico ben fatto per quanto riguarda il lato tecnico (grazie alla regia ormai più che matura di Rob Zombie), ma al quale mancano alcune caratteristiche che avrebbero potuto renderlo un film migliore e, se volgiamo, completo, come ad esempio una storia e dei personaggi più significanti.

Note positive

  • Fotografia
  • Colonna sonora
  • Regia
  • Interpretazioni

Note negative

  • Storia e personaggi troppo insignificanti.

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