Dark 3: Universi uniti in cicli infiniti

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Dark 3 locandina

Dark 3 – I Segreti di Winden

Anno: 2020

Paese: Germania

Lingua: Tedesco

Genere: fantascienzamistero

Casa di ProduzioneNetflix

Ideata: Baran bo Odar, Jantje Friese

Regia: Baran bo Odar

Sceneggiatura: Baran bo Odar, Jantje Friese, Martin Behnke, Ronny   Schalk, Marc O. Seng

Stagione: 3 

Episodi: 8

Attori: Sebastian Rudolph, Maja Schöne, Louis Hofmann, Oliver Masucci, Jördis Triebel, Moritz Jahn, Lisa Vicari,Mark Waschke, Karoline Eichhorn, Stephan Kampwirt, Gina Stiebitz, Carlotta von Falkenhayn, Deborah Kaufmann, Peter Benedict, Paul Lux, Julika Jenkin, Christian Pätzold, Sebastian Hülk, Dietrich Hollinderbaum

Trailer italiano di Dark 3

Baran bo Odar e Jantje Friese nell’ideare concettualmente Dark hanno dimostrato tutto il loro talento visionario e creativo oltre il loro amore stesso per il cinema accettando e comprendendo quando una storia è giunta meritatamente al suo ultimo ciclo rinnegando ogni logica di allungamento delle vicende narrate solo per fini commerciali. Così, contrariamente a molti prodotti seriali che hanno portato troppo avanti la loro storia, ecco che Dark arriva già al suo termine dopo appena tre stagione per un totale di ventiquattro puntate piene di misteri e di enigmi a cui gli autori dello show hanno cercato di dare con Dark 3 una risposta prettamente logica – scientifica tentando, contrariamente al finale di Lost, di dare una risposta a ogni elemento inserito all’interno delle vicende sulle cittadina di Winden.

Dark 3 è stato rilasciato sulla piattaforma di Netflix a partire dal 27 giugno 2020, catturando nuovamente l’interesse della critica e del pubblico curioso di scoprire la fine del viaggio di Jonas, mostrando ancor di più come una serie ben fatta, seppur per un pubblico di nicchia, può catturare l’attenzione e la stima della massa.

Scoprite la recensione della seconda stagione di Dark 2

Trama di Dark 3

Le pedine del gioco del tempo e dello spazio iniziano a entrare nel vivo nella scacchiera finale per condurre Jonas nel suo destino prestabilito dal sé più anziano Adam, ma tutto quello che il protagonista crede di comprendere e conoscere viene messo in discussione dall’arrivo di Martha Nielsen, nel finale della seconda stagione, che afferma:

La domanda non è da che tempo, ma da che mondo?

Martha – Dark terza stagione

La strada si fa più ardua, il destino di Jonas si unisce in maniera indissolubile con il fato di un altro mondo, in cui lui non esiste ma lì vive il suo amore Martha, simile più che mai al lui del suo mondo. In un viaggio tra tempo e spazio il viaggio di Jonas, di Adam e della new entry Eva arriva al termine con un finale sorprendente e terrificante.

Recensione di Dark 3 – La terza stagione

Se sapessimo come andranno a finire le cose e dove ci condurrà il nostro viaggio faremmo sempre le stesse scelte? O prenderemo strada completamente diverse? Potremmo così sfuggire al nostro destino? Oppure ciò che è dentro di noi, nel profondo, ci condurebbe alla stessa destinazione, come fosse una mano invisibile? Importa davvero quale strada prendiamo se, alla fine, ci ritroviamo sempre dinanzi noi stessi?

Claudia Tiedemann – Incipit di Dark 3

Lo stile visionario di Dark 3 segue narrativamente e visivamente ciò che abbiamo conosciuto nei primi sedici episodi, in questo senso anche in questa ultima stagione rintracciamo frasi filosofiche riguardanti i misteri stessi della vita dell’umanità come il libero arbitrio, rifacendosi alle logiche razionali dei viaggio del tempo, tanto da aver conosciuto la cittadina della centrale nucleare, Winden, in varie epoche storiche, così lo spettatore come i personaggi viene catapultato dal 2020 all’apocalittico 2053 oppure dal 1954 al 1888 andando a mostrare come ogni azione dell’uomo sia fautore di una causa effetto, in cui tutto è collegato. La stessa fotografia in Dark 3 risulta fredda e oscura andando a mostrare una tinta opaca e priva di gioia immettendo maggiormente lo spettatore dentro un clima spettrale e di confusione interna alla serie e accentuato delle interpretazione dei personaggi stessi.

Dark 3 deve rispondere a molte domande, unendo i fili di tutte le sue sottrame, e rispondere sopratutto a una questione di grande interesse: come può Jonas evitare che il ciclo si ripeta divenendo il terrificante Adam? In questo presupposto rintracciamo tutte le complicanze di una serie che mal si presta all’ambito cinematografico nel suo sviluppo mostrando tutto il rischio di divenire un gatto che si morde la corda in cui tutto è immutabile, sopratutto per la modalità ciclica in cui la serie è stata costruita, essendo segnata dalla logica di causa – effetto, in cui pare non esistere un vero e proprio libero arbitrio. Jonas per divenire ciò che è, ovvero un viaggiatore del tempo che intende fermare l’apocalisse, deve svolgere un percorso intenso che si attualizza solo se alcuni istanti della sua vita rimangono immutabili, così il sé più adulto deve obbligatoriamente metterlo sulla strada da lui prestabilita per dare inizio al suo viaggio fatto di dolore e di tristezza, in un gioco infinito e pieno di drammaticità dove sembra impossibile porre fine a tutto.

Baran bo Odar e Jantje Friese per evitare il tutto vanno a inserire dei nuovi personaggi e nuovi concetti interni alla narrazione, complicando ulteriormente gli intrecci, attraverso lo svelamento di un mondo specchio in cui non c’è Jonas, ma al suo posto rintracciamo Martha, più robusta e con indosso l’impermeabile giallo del nostra protagonista. Nel secondo mondo è lei che dovrà porre fine all’apocalisse viaggiando nel tempo e nei due mondi connessi in maniera indissolubile dai due personaggi, in cui pare non esistere l’uno senza l’altro. Martha, interpretata ottimamente da Lisa Kreuzer che mostra tutto il suo potenziale d’attrice divenendo la vera protagonista di questa stagione, rimostra tutto il dramma ciclico di cui lo stesso Jonas, interpretato da Louis Hofmann con un interpretazione meno riuscita difronte alla prime due stagioni mostrando sempre un unica emozione per tutto Dark 3, In questa stagione Martha è la vittima di Eva, la sé più anziana che decide e muove il suo passato per divenire ciò che è lei e così facendo non esiste possibilità reale di scelta, come accade anche a Jonas con Adam, perché, se abbiamo imparato qualcosa in Dark è che tutto è collegato ma che lo stesso Jonas non agisce mai liberamente ma sempre su condizionamento del lui più anziano, di Noah o del diavolo bianco.

Il duo di sceneggiatori creano una stagione finale appassionante seppur mossa da un ritmo lento che però riesce a coinvolgere lo spettatore grazie ai suoi misteri e lo stille visivo, ma scelgono una via facile per concludere la storia andando, infine, a mostrare con un mezzo – spiegone all’inizio dell’ultima puntata tutto ciò che non avevamo compreso impedendo che siano i protagonisti stessi a comprendere la verità, ma questa arriva a loro come un deux machina che poco si fa a una struttura compresa che avevamo conosciuto in Dark. Lo stesso finale, nella sua drammaticità in cui rientra in gioco il tema dell’esistenza e della morte, seppur risultando interessante e mostruoso nel suo senso più intimo in cui viene ancor più dimostrato come tutto è soggettivo, perfino la vita stessa, appare interessante ma poteva essere seminato meglio all’interno dello show con maggiori indizi su come la serie poteva finire, perché va detto questo finale, pur standoci, appare come un gran colpo di scena in cui lo spettatore difficilmente poteva giungere autonomamente

Dark 3, in conclusione, si dimostra un ottima serie che riesce, seppur con qualche imperfezione, a unire le varie storyline in maniera credibile e interessante, del resto va rispettato e applaudito il lavoro degli sceneggiatori che hanno spiegato tutti i dubbi che potevamo avere e nulla, o quasi, rimane realmente nel mistero del dubbio. A esclusione dell’ultima scena della stagione che nel suo fascino rimane alquanto misteriosa.

Note positive

  • Il tentativo di spiegare tutti gli enigmi
  • Interpretazione di Lisa Kreuzer
  • Montaggio
  • Regia
  • Fotografia
  • Sceneggiatura

Note negative

  • Alcuni personaggi che potevano essere meglio sviluppati sopratutto il misterioso “figlio” inserito in questa terza stagione
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