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Di là dal fiume e tra gli alberi
Titolo originale: Across the River and Into the Trees
Anno: 2022
Nazione: Gran Bretagna
Genere: Drammatico, Sentimentale
Casa di produzione: Tribune Pictures
Distribuzione italiana: PFA Distribuzione
Durata: 106 minuti
Regia: Paula Ortiz
Sceneggiatura: Peter Flannery
Fotografia: Javier Aguirresarobe
Montaggio: Kate Baird, Stuart Baird
Musiche: Ed Shearmur
Attori: Liev Schreiber (Col. Richard Cantwell), Matilda De Angelis (Renata Contarini), Josh Hutcherson (Jackson), Laura Morante (Contessa Isabella Contarini), Claudia Della Seta (Giuliana), Massimo Popolizio (Vanni Rizzon), Enzo Cilenti (Gran Maestro), Maurizio Lombardi (Guido), Sabrina Impacciatore (Agostina), Giulio Berruti (Antonio Ferrigo)
Trailer di “Di là dal fiume e tra gli alberi”
Informazioni sul film e dove vederlo in streaming
“Di là dal fiume e tra gli alberi” è un film diretto dalla regista spagnola Paula Ortiz, basato dall’ultimo romanzo omonimo di Ernest Hemingway del 1950, sceneggiato da Peter Flannery. Prodotto da Tribune Pictures, il lungometraggio esce nelle sale cinematografiche italiane il 3 luglio 2025 grazie a PFA Distribuzione. Il cast è formato da Liev Schreiber (The Manchurian candidate, X-Men Le origini, Spotlight), Matilda De Angelis (Veloce come il vento, The Undoing, Fuori), Josh Hutcherson (Polar Express, I ragazzi stanno bene, Escobar: Paradiso perduto), Laura Morante (Nonostante, La stanza del figlio, Ricordati di me, L’amore è eterno finché dura, Ciliegine), Danny Huston (The Congress, Big Eyes, American Horror Story), Massimo Popolizio (Eravamo Bambini, Sono tornato, I predatori), Maurizio Lombardi (Romeo è Giuletta, Amusia, The Nest– Il Nido, M – Il figlio del secolo) e Sabrina Impacciatore (L’ultimo bacio, Amiche da morire, 7 donne e un mistero).
Trama di “Di là dal fiume e tra gli alberi”
Ambientato in Italia durante la Seconda guerra mondiale, “Di là dal fiume e tra gli alberi” racconta la storia del colonnello dell’esercito americano Richard Cantwell, un autentico eroe di guerra che affronta la notizia della sua malattia terminale con stoico disprezzo. Determinato a trascorrere il fine settimana in tranquilla solitudine, dedicandosi a un’ultima battuta di caccia alle anatre e a visitare i suoi vecchi luoghi di ritrovo a Venezia, i piani di Cantwell iniziano a svanire dopo l’incontro casuale con una giovane contessa che accende in lui la speranza di un rinnovamento.
Recensione di “Di là dal fiume e tra gli alberi”
Con “Di là dal fiume e tra gli alberi”, la regista spagnola Paula Ortiz firma una delle sue opere più raffinate e intense, dando nuova vita all’ultimo romanzo completo di Ernest Hemingway. In questa trasposizione cinematografica, l’anima del testo hemingwayano non solo viene rispettata, ma amplificata da una regia poetica, una fotografia mozzafiato e da un cast di altissimo livello che dona profondità e umanità a ogni personaggio.
La storia ruota attorno al colonnello Richard Cantwell, interpretato magnificamente da Liev Schreiber, che con il suo volto segnato e il suo sguardo carico di dolore riesce a incarnare tutta la stanchezza, l’orgoglio e la vulnerabilità del protagonista. Schreiber offre una performance misurata e profondissima, costruita su silenzi eloquenti, gesti trattenuti e una malinconia che si percepisce in ogni inquadratura. È un’interpretazione che non ha bisogno di eccessi per commuovere, e che riesce a rendere Richard Cantwell una figura tragica e allo stesso tempo straordinariamente umana.
Accanto a lui, Matilda De Angelis nei panni di Renata brilla con una grazia magnetica. De Angelis restituisce con grande naturalezza tutta la complessità della giovane nobildonna: la sua inquietudine, la sua forza silenziosa, la sua capacità di ascoltare e comprendere un uomo così diverso da lei. La chimica tra i due attori è palpabile, ma mai ostentata: si sviluppa in un gioco di sguardi, nei dialoghi intimi e nella delicatezza del contatto umano, regalando alcune delle scene più toccanti e poetiche del film.
Mondo credibile, intenso, profondamente umano
Josh Hutcherson sorprende in un ruolo secondario, ma ben definito, portando sullo schermo un personaggio giovane, irrequieto e con sfumature che completano il quadro psicologico della storia. Hutcherson offre una performance sincera e controllata, dimostrando una maturità attoriale che va oltre le sue precedenti esperienze.
A impreziosire ulteriormente il cast, due grandi interpreti italiani: Laura Morante e Massimo Popolizio, entrambi in ruoli chiave che arricchiscono la dimensione veneziana del racconto. Morante, con la sua eleganza innata e la sua intensità espressiva, dona al suo personaggio un’aura di mistero e saggezza che ben si integra con l’atmosfera sospesa del film. Popolizio, con la sua voce profonda e il carisma teatrale, incarna con autorevolezza una figura che fa da contrappunto alla solitudine e al percorso interiore di Cantwell, rappresentando quasi un’eco della coscienza o della memoria.
L’ ambientazione veneziana, la struttura narrativa, i temi esistenziali, la colonna sonora e la regia ispirata di Ortiz mantengono intatta la forza e bellezza del film, ma è proprio l’insieme delle interpretazioni a rendere quest’opera un’esperienza corale e indimenticabile. Ogni attore, anche nei ruoli più brevi, contribuisce a costruire un mondo credibile, intenso, profondamente umano.
In Conclusione
“Di là dal fiume e tra gli alberi” è un film che si fa strada lentamente nel cuore dello spettatore, ma che una volta arrivato, vi rimane a lungo. È una meditazione sul tempo, sulla memoria, sulla possibilità di rinascita, resa ancora più potente dalla bravura di un cast che sa trasformare ogni battuta, ogni silenzio, in verità. Un’opera di rara bellezza e intensità.
Note Positive
- Scrittura
- Regia
- Recitazione
- Ambientazione
Note Negative
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Regia |
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Fotografia |
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Sceneggiatura |
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Colonna sonora e sonoro |
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Interpretazione |
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Emozione |
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SUMMARY
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4.2
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