Dichiarazioni sul film Walt Disney Pictures La Casa dei Fantasmi (2023)

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Ispirato alla classica attrazione del parco a tema, il film Walt Disney Pictures La Casa dei Fantasmi racconta di una donna e di suo figlio che si rivolgono a un variegato gruppo di cosiddetti esperti spirituali per aiutarli a liberare la loro casa da intrusi soprannaturali. Il cast, il regista e i produttori hanno dichiarato al riguardo del film:

Jonathan Eirich – Produzione

Haunted Mansion è la mia attrazione preferita fin da quando ero bambino. La cosa più geniale dell’attrazione è il suo tono – spaventoso, divertente, elegante, bizzarro e nostalgico – e volevamo che il tono del film fosse esattamente lo stesso. Katie Dippold (la sceneggiatrice) è una grandissima fan dell’attrazione, la comprende profondamente ed è riuscita a catturare il suo umorismo e i suoi momenti spaventosi nella sceneggiatura.

Quando abbiamo parlato per la prima volta con Justin (regista), era come se le stelle si fossero allineate. Aveva già realizzato un film horror con Bad Haire una satira e una commedia con Dear White People. Anche lui è cresciuto amando l’attrazione Haunted Mansion e aveva realmente lavorato a Disneyland mentre frequentava la scuola di cinema, trascorrendo tutte le sue pause sull’attrazione. Gran parte della sua famiglia proviene dalla Louisiana e dall’area di New Orleans, quindi conosceva molto bene anche la ricca storia di questa zona. Era come se conoscesse alla perfezione tutti i singoli elementi che rendevano questa attrazione così speciale. Sapeva fin da subito come catturare nel modo migliore il tono della sceneggiatura e come creare un paesaggio visivo che fosse in grado di rendere giustizia all’attrazione

Justin Simien – Regista

Sono un vero fan. Volevo restare estremamente fedele all’attrazione, che è piena di storie e ispirazioni brillanti: adattare per il grande schermo un caposaldo amato e iconico come Haunted Mansion è anche un’opportunità per espandere la sua eredità. Quando sperimenti l’attrazione da ogni angolazione, ti rendi presto conto che i momenti che rimangono impressi nella tua memoria sono soltanto piccoli dettagli circondati da un grande spazio nero. Sapevo fin da subito di voler preservare quei dettagli che i fan più accaniti ricordavano, espandendo al tempo stesso l’universo: in questo modo, quando sbirci dietro l’angolo, quello che vedi ha senso e lascia un’impressione. Ma prima di tutto, stiamo rendendo omaggio al materiale di partenza, mantenendoci fedeli a esso e raccontando una storia incredibile.

La bellissima sceneggiatura di Katie Dippold ci porta al di fuori della storia della stessa Haunted Mansion. Ha creato personaggi con una storia personale che si incastra perfettamente con le tematiche centrali dell’attrazione. Questi personaggi sono proprio come noi quando visitiamo l’attrazione per la prima volta. La loro esperienza nel nostro film La Casa dei Fantasmi rispecchia quella di tutti coloro che si siedono in una Doom Buggy nell’attrazione. Dopo essere stato ingaggiato per dirigere il film, avevo numerosi imperativi creativi, ma prima di tutto volevo un protagonista nero. L’ambientazione è New Orleans, una città popolata all’80% da persone nere. Non sarei mai riuscito a realizzare un film su uno scienziato bianco che deve imparare ad andare d’accordo con gli altri, soprattutto presumendo che “gli altri” sarebbero stati delle persone nere. Per me, questa storia parla dell’ideadi aprirsi agli altri anche se ci sono delle ottime ragioni per stare in guardia. Il fatto che Ben debba affrontare il mondo come uno scienziato nero mi aiutava a identificarmi nella sua misantropia e nel suo sarcasmo. Non sono soltanto caratteristiche divertenti che definiscono il personaggio: per lui, si tratta di meccanismi di difesa indispensabili. Oltre al protagonista, anche il mondo di New Orleans doveva essere autentico dal punto di vista culturale. Storicamente, New Orleans fu uno dei primi luoghi degli Stati Uniti in cui i neri e gli indigeni potevano vivere in libertà e accumulare ricchezze. Anche se nel XIX secolo tutto questo sarebbe finito, ciò riuscì a creare un ambiente di scambi culturali che diede vita al jazz e a molti altri fenomeni americani. Esplorando le scenografie dell’attrazione originale, si notasubito una strana assenza di manufatti della cultura nera, che suggerisce che le origini di Haunted Mansionnon corrispondessero alla volontà originale di Walt Disney. Non sembrava assolutamente accurata o moderna. Ci sono monarchi britannici, comandanti romani e persino mummie che vagano per la casa, quindi per quale motivo non ci sono persone nere? Nella nostra versione, il proprietario originale della casa, William Gracey, è basato su uno dei molti creoli neri liberi e abbienti che vivevano a New Orleans nel XIX secolo. L’organista, Victor Geist, è diventato un riferimento a Fats Waller. Oltre ai valzer, ci sono balli come il lindy hop, il cancan e altre danze tipiche delle parate del Mardi Gras da secoli. Oltre ad arricchire l’ambientazione culturale ,era fondamentale anche preservare la natura del fascino dell’attrazione originale, che proviene principalmente da effetti vecchio stile come l’effetto del Pepper’s Ghost, che utilizza fumo e specchi. Come gli horror fantasy con cui sono cresciuto (Beetlejuice –Spiritello porcello, La piccola bottega degli orrori, Ghostbusters – Acchiappafantasmi, ecc.) Sapevo che avremmo potuto condurre gli spettatori in luoghi fantastici ma credibili: ci saremmo riusciti rispecchiando la fisicità e le atmosfere specifiche degli effetti pratici dell’attrazione, che avrebbero rappresentato la nostra stella polare. Ovviamente, avremmo anche utilizzato effetti digitali allo stato dell’arte, ma per me era importante far sì che il film non sembrasse ambientato in un vuoto digitale. Doveva sempre esserci un senso di meraviglia che avrebbe spinto gli spettatori a chiedersi “ma come hanno fatto?”. Proprio per questo, abbiamo costruito dei set reali, tra cui i giganteschi interni della casa, sia in versione normale che con i colori del “reame fantasma”, che ci hanno permesso di esplorare questi ambienti diversi in tempo reale con il cast invece che fare affidamento sugli effetti visivi. Sotto al set, c’erano binari che muovevano le sedie “trascinate dai fantasmi”, oltre a persone che reggevano cavi e manovravano i molteplici oggetti che fluttuano misteriosamente in tutta la casa. La maggior parte dei fantasmi è stata interpretata da persone reali che indossavano costumi e protesi ed erano spesso appese ai cavi, che abbiamo poi arricchito digitalmente per assicurarci che tutti i membri del cast potessero interagire tra loro, sia quelli che interpretavano i vivi che quelli che interpretavano i morti.

Riguardo alla scelta dell’attore LaKeith Stanfield, sono un suo fan da tantissimo tempo. Quando l’ho contattato, gli ho detto ‘Hai un superpotere: riesci a far sì che gli spettatori si identifichino in qualsiasi personaggio’. C’è qualcosa nei suoi occhi, nella sua capacità di essere vulnerabile in quasi tutti i momenti ma anche forte. Riesce a trascinarti. Ben è un personaggio complesso, perché è il protagonista che porta avanti la storia, ma allo stesso tempo non è il classico protagonista Disney. All’inizio della storia è in lutto: dobbiamo riuscire a creare un legame emotivo, che deve durare per tutto il film. Ci vogliono delle abilità molto specifiche per riuscirci, e lui non ci ha deluso! È stato davvero grandioso lavorare con lui. Invece la cosa meravigliosa di Tiffany Haddish è il fatto che tutto ciò che fa sia perfetto. Anche se sbaglia una battuta, improvvisa qualcosa che non è scritto sulla sceneggiatura o fa qualcosa che non ti aspetti ed è sempre perfetta. È sempre autentica, sempre reale. E ovviamente è anche estremamente divertente. Sembrava di giocare con lei. È come una sorella per me. Lavorare con lei è davvero straordinario. Invece Owen è un professionista navigato, quando si trova davanti alla macchina da presa è completamente rilassato e presente. Segue il flusso. Riesce a fornire calore e senso dell’umorismo a tutto ciò che dice e fa. È come se il suo personaggio ti facesse l’occhiolino, senza farlo letteralmente. Grazie a Owen, il personaggio di Padre Kent è diventato molto diverso da quello che era nella sceneggiatura. Il lavoro che siamo riusciti a fare con questo personaggio supera ogni mia aspettativa da tutti punti di vista. Molte delle sue battute sono state improvvisate da lui sul momento, oppure le abbiamo ideate insieme tra un ciak e l’altro. Era sempre alla ricerca di elementi che potessero rendere il film più vivo, divertente e interessante. DeVito è semplicemente straordinario, un attore brillante, un vero maestro. È riuscito a migliorare ogni scena in cui appariva e il suo carisma è davvero unico e specifico: gli permette di infondere la sua energia in tutto ciò che fa. È impossibile distogliere gli occhi da lui. Al di là di questo, anche lui è un regista: una volta terminate le sue scene, restava sul set, guardava ciò che facevo e mi chiedeva come mai avevo compiuto determinate scelte al posto di altre. È stato come un meraviglioso apprendistato. Sono davvero onorato di essere diventato suo amico anche al di là del suo ruolo. È incredibile, e ho soltanto cose belle da dire su Danny

LaKeith Stanfield – Ben

Ci sono momenti super divertenti, poi c’è la giusta quantità di elementi inquietanti e anche un po’ di introspezione, che ci permette di scoprire l’umanità dei personaggi. Non capita spesso di vedere un film che abbia tutte queste caratteristiche, ma questo film le ha e quindi è speciale. I personaggi stanno affrontando alcune questioni profonde. All’inizio della storia, il mio personaggio, Ben, se la passa male, beve troppo e sta soffrendo per la perdita di sua moglie, scomparsa recentemente. Sta cercando di trovare delle risposte a queste domande impossibili ed è arrivato a un punto della sua vita in cui si è praticamente arreso.
Fotogramma de La casa dei fantasmi (2023)
Fotogramma de La casa dei fantasmi (2023)

Tiffany Haddish – Harriet

Mi sto divertendo come una pazza a interpretare Harriet. Prima di tutto, non è soltanto una sensitiva, ma anche una medium, quindi riesce a parlare con gli spiriti. Ho fatto molte ricerche e conosco Harriet come le mie tasche. Quindi, se il mio personaggio dice che ci sono degli spiriti, significa che ci sono davvero. Cerco di interpretarla in un modo un po’ eccessivo e di alzare l’asticella per quanto riguarda la rappresentazione di questo personaggio e dell’essenza di New Orleans. Harriet è molto eclettica, il suo look è esotico ma anche raffinato. Ha delle unghie lunghe, un turbante attorno alla testa e tanti strati di vestiti. Harriet ama molto gli strati. Bisogna sbucciarla come unacipolla. La cosa che amo dell’attrazione di Haunted Mansionè il fatto che sia un po’ inquietante ma non troppo. È inquietante al punto giusto, quanto basta per spaventarti. Per me, l’attrazione rappresenta il tipo di film di paura che vorrei vedere. È spaventosa, ma non è violenta. È divertente e ti permette di utilizzare la tua immaginazione. Penso che, proprio come l’attrazione, il film sia spaventoso ma anche pieno di gioia, e questo è molto importante per me

Owen Wilson – Padre Kent

Interpreto un prete fuori dai canoni. Non si vedono molti preti che corrono in giro con un’accetta. Ha un approccio molto informale nei confronti della fede ed è specializzato in esorcismi. È una specie di innovatore in questo campo e le sue abilità sono davvero uniche. Non credo ci sia un altro prete come lui in tutta la Louisiana. Quando io e Justin abbiamo parlato di questo personaggio per la prima volta, sono rimasto colpito dalla sua apertura nei confronti dei miei suggerimenti. È sempre molto collaborativo e incoraggiante, e sostiene tutti in ogni momento. Il suo istinto gli permette di individuare subito gli elementi più interessanti e divertenti, quindi è stato grandioso ascoltare le sue idee ed essere diretto da lui.

Danny DeVito – Professor Bruce Davis

Bruce è alla ricerca di questa leggendaria Casa dei Fantasmi da moltissimi anni. Un giorno, gli si presenta finalmente quest’opportunità quando vede una fotografia che gli è stata portata da due persone che non conosce. Sanno dove si trova la Casa dei Fantasmi, e questo è davvero misterioso, dato che Bruce la sta cercando da sempre ma non è mai riuscito a trovarla. Bruce è alla ricerca di questa leggendaria Casa dei Fantasmi da moltissimi anni. Un giorno, gli si presenta finalmente quest’opportunità quando vede una fotografia che gli è stata portata da due persone che non conosce. Sanno dove si trova la Casa dei Fantasmi, e questo è davvero misterioso, dato che Bruce la sta cercando da sempre ma non è mai riuscito a trovarla. Non volevo farmi scappare l’opportunità di interpretare Bruce e il motivo era Justin Simien. Ho visto tutti i suoi film, amo il suo stile –divertente ma reale –e non vedevo l’ora di scoprire come avrebbe affrontato il materiale. Credo che abbia svolto un lavoro grandioso. Si percepisce un grande rispetto nei confronti dell’attrazione, e questo è davvero ottimo, perché è riuscito a catturare l’atmosfera dell’attrazione rivisitandola a modo suo: è riuscito a realizzare un film pieno di umanità, umorismo e personaggi in cui identificarsi

Rosario Dawson – Gabbie

Rosario Dawson – GabbieAmo Gabbie perché si tratta di una persona molto capace e istruita, che hal’immaginazione e i mezzi necessari per comprare questa villa. È una madre single che è sempre presente per suo figlio con passione e integrità, e cerca di prosperare. In fin dei conti, anche quando la situazione diventa difficile, Gabbie ha una tenacia che amo moltissimo, in ogni circostanza. La sua intraprendenza diventa un grido di battaglia per tutta la squadra, che finirà per trasformarli in una sorta di nucleo familiare. “È grandioso vedere tutti questi personaggi diversi che si uniscono, formano un legame e danno vita a una famiglia acquisita. Ci sono momenti commoventi ed emozionanti che diventano improvvisamente esilaranti e terrificanti. Credo sia questo a comunicare la stessa esperienza dell’attrazione: si passa continuamente da momenti dolci e graziosi a momenti inquietanti, da scene affascinanti e magiche a sequenze spettrali e stravaganti. È un po’ come trovarsi sulle montagne russe
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