Eternals (2021): l’autorialità incontra i cinecomics

Condividi su
Eternals poster (2021)

Eternals

Anno: 2021

Paese: USA

Genere: Azione, Avventura

Produzione: Marvel Studios

Distribuzione: Walt Disney Studios

Durata: 2h 37m

Regia: Chloé Zhao

Sceneggiatura: Chloé Zhao, Patrick Burleigh, Ryan Firpo, Kaz Firpo

Fotografia: Ben Davis

Montaggio: Craig Wood, Dylan Tichenor

Musiche: Ramin Djawadi

Attori: Gemma Chan, Richard Madden, Kumail Nanjiani, Lia McHugh, Brian Tyree Henry, Lauren Ridloff, Barry Keoghan, Don Lee, Kit Harington, Salma Hayek, Angelina Jolie

Eternals è stato proiettato come evento di chiusura della Festa del Cinema di Roma, giunta alla 16esima edizione in collaborazione con Alice nella città. Il film, ha attirato fin da subito tantissima curiosità grazie all’importanza degli Eterni nel mondo fumettistico Marvel. Ideati da Jack Kirby nel 1976, sono tra le figure più conosciute de La Casa delle Idee e la loro storia si avvale di diversi intrecci con leggende e miti del vasto mondo narrativo. Il lungometraggio inoltre, vede l’ingresso della regista Premio Oscar Chloé Zhao nell’MCU, presentando un importante nuovo tassello della Fase 4.

Trama di Eternals

La storia del film inizia nel 5000 a.C. e mostra come gli Eterni vengono inviati sulla Terra per proteggere il pianeta e gli umani, da malvagie creature chiamate Devianti. Nel corso del tempo, la squadra riesce a combatterli fino a portarli all’estinzione, anche se agli Eterni è proibito essere coinvolti in qualsiasi conflitto umano. Il film riprende ai giorni nostri con la squadra che si è divisa. Troviamo Sersi (Gemma Chan) che vive a Londra con Sprite (Lia McHugh) e frequenta l’umano Dane Whitman (Kit Harington). Il ritorno di un Deviante evoluto però, allarma la quotidianità del trio, portando all’arrivo d’Ikaris (Richard Madden) che riflettendo sulla situazione decide di riunire la squadra. I tre viaggiano per il mondo per trovarne gli ex membri: Ajak (Salma Hayek), Kingo (Kumail Nanjiani), Thena (Angelina Jolie), Gilgamesh (Don Lee), Druig (Barry Keoghan), Festo (Brian Tyree Henry) e Makkari (Lauren Ridloff). Insieme, devono capire perché i Devianti sono tornati ed escogitare un piano per proteggere la Terra.

Recensione di Eternals

Fin dall’inizio, Eternals è stata una grande scommessa per la Marvel. Dopo quattro Avengers e infiniti blockbusters, Kevin Feige e collaboratori hanno deciso di attingere nuovamente all’immaginario eclettico di Jack Kirby per introdurci a dieci personaggi mai visti prima. E per farlo, si sono affidati alla regista Chloé Zhao, premio Oscar per Nomadland, pellicola che contempla le realtà del nomadismo contemporaneo con una visione naturalistica e autoriale. Insomma, due mondi apparentemente agli antipodi e inconciliabili. Che tuttavia sullo schermo, si combinano per creare un film ambizioso, che invita a diverse riflessioni esistenziali e altrettante svariate chiavi di lettura. Nel momento in cui inizia Eternals infatti, sappiamo per certo di guardare qualcosa di diverso. Una pergamena in stile Star Wars svela una nuova mitologia cosmica, con il logo Marvel accompagnato non dalla solita epopea musicale, ma da Time dei Pink Floyd. Una scelta mirata e consapevole per la portata temporale del film, che segue per l’esattezza 7.000 anni di storia umana.

Il film racconta questo ampio lasso di tempo, intrecciandosi in continui flashback dei primi giorni del loro arrivo sulla Terra, costruendo e svelando le dinamiche degli Eterni in relazione alla loro missione. Da subito veniamo rapiti dagli scenari mozzafiato girati durante la golden hour, che ricordano immediatamente l’aura della maggior parte dei film di Zhao. Troviamo però un forte contrasto tra gli scenari citati e gli Eterni, che passeggiano con sguardo sognante nelle loro rigide super tute e trascorrono gran parte dell’inizio del film in fila per posare in formazione. Questo indebolisce certamente il pathos visivo ma racchiude simbolicamente molto sulla natura di questa collaborazione. La regista infatti sceglie di sperimentare con la formula stabilita, ma con uno scopo e un peso che è sorprendentemente simile al recente Dune di Denis Villeneuve. Questo non è solo il primo film Marvel con una scena di sesso reale ma anche il primo a fare riferimento sia all’attentato di Hiroshima che al massacro degli aztechi del 1520. C’è un continuo sottotesto che ricorda non solo le preoccupazioni ambientali contemporanee ma anche quelle legate all’estinzione della razza umana, arricchendo il film di un peso sicuramente nuovo rispetto a quello a cui il pubblico era abituato.

Personaggi

Nonostante il gran numero di personaggi inclusi in Eternals, la sceneggiatura fa un ottimo lavoro nell’intrecciare le loro storie e nel mostrare i vari modi in cui ogni eroe è influenzato dal suo tempo sulla Terra. C’è un forte richiamo alla mitologia greca e gran parte della trama ruota attorno a Sersi e Ikaris, con la relazione che funge spesso da nucleo emotivo del film. Sprite rappresenta la lotta per adattarsi a un mondo che la vede solo come una bambina. Thena, interpretata da Angelina Jolie, ha il compito di mettere in scena la patologia mentale di cui soffre il suo personaggio, quello che il comic descrive come una versione della demenza che può affliggere pesantemente gli Eterni, invasi dai molti ricordi che acquisiscono durante le loro vite immortali. Il Gilgamesh di Don Lee resta al suo fianco mentre affronta le sue battaglie interiori, regalando dei momenti di vera intensità narrativa. Il Kingo di Nanjiani funziona come vena comica del film, deciso a godersi la conquistata fama bollywoodiana con il suo maggiordomo (Harish Patel). Henry, Ridloff e Hayek hanno tutti una certa importanza anche se i loro personaggi sono leggermente più monotoni. C’è una sorprendente profondità nel Druig di Barry Keoghan, suggerita per lo più attraverso le azioni e le interazioni con gli altri Eterni. Nel complesso, vista la difficoltà nel presentare un così vasto cast, rimane ben visibile la volontà di dare  più importanza ai personaggi che allo spettacolo d’azione.

Aspetti tecnici e valutazioni

Con oltre due ore e mezza, l’unico intralcio narrativo si intravede quando sovviene l’obbligo delle formule Marvel di aggiungere azione o umorismo al film e questo tende a intaccare una visione più cerebrale e mitologica. Zhao però, che ha co-scritto la sceneggiatura con Kaz e Ryan Firpo, porta con eleganza una nuova vulnerabilità a questi supereroi, creando una storia che non ha paura di sfidare lo spettatore su questioni di natura profonda e morale. Gli effetti visivi sono ben realizzati anche se non sempre la CGI mantiene lo stesso livello visivo del film. Il direttore della fotografia Ben Davis, già collaboratore fisso del MCU, si è attrezzato bene per bilanciare le inquadrature ampie di Zhao con una presentazione familiare ai fan della Marvel. Il film ha tutti i vantaggi dei kolossal in termini di budget, casting, azione e immagini. In definitiva, Eternals ha dimostrato un ambizione sicuramente nuova, lasciando aperta la porta a una Fase 4 decisamente più sperimentale.

Note positive

  • La regia di Chloé Zhao
  • Sceneggiatura che riesce a valorizzare i suoi personaggi
  • L’alchimia del cast
  • Fotografia di Ben Davis

Note negative

  • CGI non sempre di alto livello
  • Formula Marvel che tende a forzare alcuni momenti di humor o d’azione
Condividi su

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.