Identificazione di una donna (1982). L’amore inespresso

Recensione, trama e cast di Identificazione di una donna (1982), tra gli ultimi lavori di Michelangelo Antonioni

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Identificazione di una donna - Drammatico - Grafica de L'occhio del cineasta
Identificazione di una donna – Drammatico – Grafica de L’occhio del cineasta

Identificazione di una donna

Titolo originale: Identificazione di una donna

Anno: 1982

Nazione: Italia, Francia

Genere: drammatico, romantico

Casa di produzione: Rai, Gaumont, Iter film

Distribuzione italiana: SACIS

Durata: 128 minuti

Regia: Michelangelo Antonioni

Sceneggiatura: Michelangelo Antonioni, Gérard Brach, Tonino Guerra

Fotografia: Carlo Di Palma

Montaggio: Michelangelo Antonioni

Musiche: John Foxx

Attori: Tomas Milian, Daniela Silverio, Christine Boisson, Lara Wendel, Veronica Lazar

Trailer di “Identificazione di una donna”

Informazioni sul film e dove vederlo in streaming

Identificazione di una donna è tra gli ultimi film da regista di Michelangelo Antonioni. Ormai all’epilogo della sua carriera artistica, Antonioni indaga ancora una volta l’aspetto delle relazioni interpersonali creando dei personaggi sfuggenti e al tempo stesso complessi. Il film è stato presentato in concorso al trentacinquesimo Festival di Cannes e nella stessa edizione Antonioni ha ricevuto un premio speciale per il film da lui diretto. Dopo l’anteprima a Cannes, Identificazione di una donna è stato presentato al New York Film Festival nel settembre del 1982, per poi approdare nelle sale italiane nell’ottobre successivo.

Il cast vede protagonista un inedito Tomas Milian, il quale recita con la sua voce a differenza di altre occasioni. Milian interpreta il regista Niccolò, un personaggio caparbio nell’andare incontro alla verità dei fatti. Il resto del cast è composto da Daniela Silverio (Amleto di Carmelo Bene), Christine Boisson (Liberté, la nuit) e Lara Wendel (Tenebre). Un cast principalmente femminile, una scelta non casuale vista l’intenzione di Niccolò di realizzare un film sulle donne.

Michelangelo Antonioni si occupa della regia, della sceneggiatura e anche del montaggio. La sceneggiatura, oltre che dallo stesso regista, è curata da Tonino Guerra e Gérard Brach. La colonna sonora è curata da John Foxx con brani di stile avanguardistico. Troviamo anche due canzoni di una giovane Gianna Nannini. Due anni dopo Antonioni dirigerà il videoclip di Fotoromanza.

Trama di “Identificazione di una donna”

Il regista cinematografico Niccolò conosce una attraente giovane donna di nome Maria Vittoria detta Mavi. Il loro rapporto è instabile e complicato, soprattutto perché i conoscenti di Mavi osteggiano questa relazione, considerando Niccolò non all’altezza. Il culmine arriva quando Niccolò viene contattato da un uomo misterioso che gli ordina di dimenticarsi di Mavi e porre fine alla relazione. Niccolò, non concorde con questa soluzione, decide di indagare e scoprire l’identità della persona. Nel frattempo, Mavi sparisce e Niccolò non ha nessuna sua notizia. Si mette alla sua ricerca e nel mentre conosce Ida, una attrice teatrale dal carattere opposto a quello di Mavi. Anche con ida inizia un rapporto amoroso, ma Niccolò non riesce a dimenticare Mavi e continua la sua ricerca.

Recensione di “Identificazione di una donna”

Nei suoi film, Michelangelo Antonioni si occupa di indagare l’animo umano, sfuggente per sua natura. In Identificazione di una donna le dinamiche non sono così differenti da altre storie simili. Il protagonista, Niccolò, è innamorato di Mavi, una donna di alto ceto sociale che, nonostante la differenza caratteriale, intraprendono un rapporto amoroso. Una relazione osteggiata sin dall’inizio da un misterioso individuo che non accetta l’infatuazione di Mavi per Niccolò. La regia è magistrale nel riprendere le strade di Roma dove Niccolò vaga per raggiungere Mavi, oppure successivamente per scoprire dove la donna si nasconde. Si tratta di mostrare i luoghi, di immergere lo spettatore nell’ambiente per farlo sentire parte della storia. Le riprese però non sono mai banali e prive di significato, facendo sì che anche nei momenti morti lo spettatore abbia sempre qualcosa su cui ponderare. Così come gli interni dove è girato il film: Niccolò si ritrova a girovagare in casa, nei palazzi, insistendo sui luoghi che danno senso alla storia. Non sono semplici luoghi di condivisione, ma comunicano allo spettatore delle situazioni, dei sentimenti.

La trama di Identificazione di una donna non risulta tuttavia complessa, ponendoci delle domande sul reale interesse di Niccolò per Mavi. Quando la donna scompare si mette alla sua ricerca, ma ciò non gli impedisce di trovare in Ida, giovane attrice teatrale, una nuova figura femminile con cui relazionarsi. Lo spettatore si domanda se Niccolò voglia in realtà sorpassare il pensiero d’amore per Mavi oppure è una persona superficiale che non tiene ai rapporti umani. È pure vero che lo stesso Niccolò, in una conversazione con Mavi, sostiene di non aver mai detto a nessuna donna di amarla, avendo avuto solo relazioni anaffettive. Subentra ancora una volta l’elemento dell’alienazione che ha dato significato a molti lavori di Antonioni (L’avventura, La notte, L’eclisse), mostrando lo smarrimento del protagonista nonostante la voglia di arrivare alla verità.

Il sesso è un elemento cardine di Identificazione di una donna, visto che molte scene portano a quello. Anzi, ci fanno capire come la comunicazione di Niccolò con le donne si basi molto sul rapporto sessuale. In diverse scene, il regista innamorato non riesce ad avere una brillante conversazione con Mavi, ma quando sono a letto insieme si crea una sintonia speciale che li riappacifica. Una relazione basata sul contatto fisico piuttosto che su quello mentale. Infatti, i due amanti non si comprendono mai pienamente. Emblematica è la scena della festa dove Mavi viene accompagnata da Niccolò: una festa elegante, con gente di classe, un mondo in cui Niccolò si sente escluso e distante dalla sua amata Mavi. Parlano ma non comunicano: una differenza sostanziale.

Identificazione di una donna, come detto, ripercorre temi già trattati dal regista Antonioni, ma questa volta con meno cose da raccontare. I suoi film non sono soliti a esporre palesemente gli argomenti della trama, ma lo spettatore arriva a deduzioni tramite i momenti lenti, gli sguardi dei protagonisti. In questo caso, il protagonista non si esprime al meglio e non ci dà indicazioni chiare sul suo stato d’animo. Sarà un po’ per la scelta del protagonista, Tomas Milian, solito a recitare in altri generi cinematografici, ma è anche per la sceneggiatura che non aiuta al massimo lo sviluppo del personaggio.

Identificazione di una donna è uno degli ultimi lavori di Antonioni prima di chiudere la sua carriera con lavori corali (Al di là delle nuvole, Eros). Antonioni mantiene una sua coerenza narrativa e stilistica che piace agli appassionati della sua arte, ma che non convince pienamente.

In conclusione

Identificazione di una donna è un altro lavoro di Antonioni sull’alienazione e sulle relazioni complesse. In questo caso una coppia fa fatica a comunicare ed è ostacolata da fattori esterni. Un film che non rientra tra i più acclamati di Michelangelo Antonioni ma il regista prosegue nel suo intento di indagare l’animo umano.

Note positive

  • Ambientazione
  • Regia
  • Montaggio

Note negative

  • Dialoghi a volte inconcludenti
  • Parte del cast

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Review Overview
Regia
Fotografia
Sceneggiatura
Colonna sonora e sonoro
Interpretazioni
Emozione
SUMMARY
3.3
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Tommaso Lesti
Tommaso Lesti

Laureato in Cinema, Televisione e Produzione Multimediale. Appassionato della settima arte e di serie TV, non disdegno qualsiasi genere esistente. Quindi, se avete raccomandazioni, fatevi pure avanti.