Il mostro della cripta (2021): Horror e nostalgia anni ’80

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Trailer del film Il mostro della cripta (2021)

Il mostro della cripta, diretto da Daniele Misischia e scritto dai Manetti Bros., Alessandro Pondi e Paolo Logli esce nelle sale italiane a partire dal 12 agosto distribuito da Vision Distribution, dopo la presentazione fuori concorso al Locarno Film Festival. Prodotto da Mompracem e Vision Distribution, in collaborazione con Sky, il film tenta di coniugare generi assai diversi tra loro (horror, thriller e commedia) in maniera esplicita, inserendo una dimensione grottesca al suo interno.

Trama di Il mostro della cripta

Giò vive a Bobbio, cittadina emiliana con 3000 anime e poche cose da fare. È il 1988 e Giò, appassionato di cinema horror e di fumetti noir, insieme ad i suoi amici, per passare il tempo decidono di girare film amatoriali in giro per la città. La vita scorre in maniera semplice in quello che sembra un luogo fermo nel tempo in cui tutti si conoscono e nulla di eccezionale può accadere. Eppure, leggendo un fumetto intitolato Squadra 666 – Il Mostro Della Cripta, Giò si accorge che alcune scene sono ambientate proprio a Bobbio e che all’interno della loro chiesa si trova un sepolcro nascosto. Cercando si capire cosa c’è di vero in questa storia e vedendo strani episodi accadere attorno a lui, si reca da colui che scrive e disegna la serie di fumetti tanto amata dal protagonista: Diego Busirivici, idolo di Giò che – controvoglia – lo aiuterà a capire quello che sarà il più grande mistero della loro vita.

Il mostro della cripta (2021)
Il mostro della cripta (2021)

Recensione di Il mostro della cripta

IIl Mostro della Cripta è un’avventura horror, ma anche una commedia avvincente. Un film di puro intrattenimento che vuole riproporre quel tipo di cinema che veniva realizzato negli anni 80. Tanta azione, tanto divertimento, tanto sangue e tante risate.

Daniele Misischia

Nostalgia, revival, horror (all’italiana) e anni ’80: ecco le parole chiave di questa pellicola. La storia si sviluppa creando una fusione completa con quello che è un universo citazionistico al mezzo cinematografico e televisivo dell’epoca in cui la vicenda è narrata. Da subito l’amore del regista e degli sceneggiatori per quest’arte si rende evidente allo spettatore poiché le primissime cose di cui si parla sono tutti riferimenti a personaggi e opere del mondo cinematografico e legate ad una cittadina “anonima” come può essere Bobbio.

Il mistero creato regge per tutto il film, fatta eccezione per un finale abbastanza semplicistico ma facilmente perdonabile in funzione di quella che vorrebbe essere una narrazione sì enigmatica ma con un happy ending che tanto piace al pubblico.

Il mostro della cripta (2021)
Il mostro della cripta (2021)

Un cast giovane che funziona, sebbene qualche leggero scivolone nella recitazione connesso alla giovane età e – probabilmente – all’inesperienza. Ecco che entra in gioco la presenza di un personaggio interpretato da uno come Lillo: Diego è inizialmente scontroso, cinico e schivo – tutte caratteristiche che per chi conosce il comico non trovano ragione di essere – ed è proprio questa la sua forza, quella energia che catalizza l’attenzione e strappa qualche sorriso quando serve.

In sostanza Il mostro della cripta trova una sua originale collocazione nella programmazione estiva di sala, uscendo nel momento adatto per chi vuol passare un momento di spensieratezza con quel tocco di mistery e di malinconia che gioca a favore di un pubblico poco avvezzo a certi argomenti.  

Note positive

  • Momenti comici
  • Mistero
  • Universo citazionistico

Note negative

  • Scene inutilmente prolisse
  • Dialoghi a tratti scontati
  • Finale banale
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