La Divina Cometa (2022): un film che parla di tutto e di niente

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Locandina de La Divina Cometa (2022)

La Divina Cometa

Titolo originale: La Divina Cometa

Anno: 2022

Nazione: Italia

Genere: Drammatico

Casa di produzione: Ministero della Cultura, Nuovo Teatro, Rai Cinema, Run Film Productions

Distribuzione italiana: Officine UBU

Durata: 96’

Regia: Mimmo Paladino

Sceneggiatura: Dante Alighieri, Maurizio Braucci, Mimmo Paladino

Fotografia: Cesare Accetta

Montaggio: Artemide Alfieri

Attori: Toni Servillo, Francesco De Gregori, Alessandro Haber, Giovanni Esposito, Nino D’Angelo, Tomas Arana, Rocco Papaleo, Sergio Rubini

Trailer de La Divina Cometa

Informazioni sul film e dove vederlo in streaming

Officine UBU, distribuisce, nei cinema italiani, dal 11 maggio 2023, il film dell’artista Mimmo Paladino, La divina cometa, dopo il passaggio alla Festa del Cinema di Roma nella sezione Freestyl. La divina cometa accompagnerà lo spettatore in un immersivo viaggio nell’arte in tutte le sue forme, dal teatro alla pittura, dalla letteratura alla fotografia, rivisitandole attraverso lo sguardo di Mimmo Paladino, uno dei più importanti esponenti della Transavanguardia italiana.

Ho sempre pensato che un film non si sostituisca alla pittura, non vi si sovrapponga, è semplicemente un’altra cosa. Nello stesso tempo però se guardi nell’obiettivo, nel rettangolo della macchina da presa puoi immaginare che quello sia lo spazio della tela. Ma non solo questo. Quello che conta non è solo il momento delle riprese o della regia. Non è l’unico momento creativo. Molto avviene durante il montaggio, o la composizione delle musiche… È una forma che prende vita lentamente. Per molti versi il cinema è paragonabile alla scultura. Quando modelli una forma in creta o in gesso, hai appena cominciato. Dopo c’è la fusione, la limatura, la patina… Non solo. I tempi di attesa, i tempi tecnici tra un film e una scultura sono simili. E nel momento in cui ti fermi accade che poi rivedi il lavoro con occhi nuovi. E magari ricominci. Creare un film è qualcosa di analogo alla scultura, ma è come plasmare la luce. Questo è quello che mi ha affascinato. Lavorare con la luce che si materializza, che diventa immagine, movimento, parola, suono.

Mimmo Paladino

Tantissimi sono i volti noti che accompagnano lo spettatore in questo incredibile viaggio, tra loro Toni Servillo nei panni del Conte Ugolino, Francesco De Gregori, Nino D’Angelo e Alessandro Haber rispettivamente nei ruoli dei magi della musica, della poesia e del teatro, Sergio Rubini, Giovanni Veronesi, Peppe Servillo, Cristina Donadio e molti altri.

Trama de La Divina Cometa

Un treno porta a destinazione un attore e una famiglia di senzatetto. Il loro viaggio non è solo la ricerca di una casa ma una messa in scena: l’attore prende le vesti di un Dante che nessuno accompagnerà nella sua discesa all’inferno, la famigliola vaga alla ricerca della casa promessagli. Di volta in volta, un numerologo prova a trovare un senso a tutta questa commedia, a raccontare il viaggio tra i gironi infernali e le grotte del presepe, tra l’arte popolare e quella di ricerca. Il conte Ugolino e Paolo e Francesca raccontano le loro pene, tra aneddoti della storia della fotografia e della pittura, tra simboli e parole, tra Pontormo e Glenn Gould. Dante, ammutolito, passa tra guerre, bestemmie e miserie, in un viaggio dentro il tempo e lo spazio della creatività e delle idee più eretiche. La povera famiglia cerca solo un riparo e un tozzo di pane, ma la sua più che una ricerca sembra sempre più un indovinello. Intanto tutte le arti giungono sul tavolo della messa in scena, portate da un gruppo di Magi smarriti e arrivati tardi all’appuntamento, bisogna donare qualcosa e tra loro c’è chi porta il teatro, chi la musica e chi il nulla. Chi cercano? Si arriverà a riveder le stelle? Il viaggio di ciascuno dei personaggi è un unico andare, guidati da una divina cometa, in un’ascesa dal fondo dell’inferno fino al paradiso.

La Divina Cometa (2022)
La Divina Cometa (2022)

Recensione de La Divina Cometa

La Divina Cometa è il secondo film realizzato da Mimmo Paladino, dopo Quijote, uscito nel 2006, in cui celebrava l’opera di Cervantes. Questa pellicola è invece un tributo alla Divina Commedia di Dante Alighieri e la Natività. «Nel presepe ci può stare chiunque» risponde il padre alla domanda del bambino. Mimmo Paladino seguendo il viaggio di una personale cometa realizza il proprio omaggio al sommo poeta e al suo Inferno, tentando la fusione tra arte popolare e avanguardia.

Sullo schermo si intrecciano personaggi come Dante, una bambina che rappresenta la Cometa, Paolo e Francesca, il conte Ugolino, i Re Magi che in questa storia diventano storia diventano cinque e portano come dono un’arte: Musica, Pittura, Teatro, Poesia e il Nulla, dono più importante perché in esso può essere inserito tutto. Poi sono presenti altri illustri personaggi come Giordano Bruno, Pitagora, Glen Gould, una (forse sacra) famiglia che cerca ospitalità. Oltre a loro sono presenti persone che possiamo incontrare nella vita di tutti i giorni, ovvero un vetraio, un oste, un venditore di scarpe, un capo stazione che aspetta un treno che non arriverà mai e che, in un certo senso, può ricordare i protagonisti di Waiting for Godot di Samuel Beckett.

Il presepe diventa rappresentazione della società dell’arte. Non c’è una vera e propria narrazione lineare, i personaggi entrano ed escono di continuo e forse questa mancanza di continuità tra una linea narrativa e l’altra crea un po’ di confusione agli occhi dello spettatore. L’unico elemento che unisce le varie storie è la voce fuori campo di Carmelo Bene che recita un brano dell’Inferno. Ovviamente non si può parlare di Natale e di presepi senza citare uno dei maggiori drammaturghi italiani, ovvero Eduardo De Filippo e l’opera Natale in casa Cupiello. Sono presenti anche riferimenti Pasolini e Felini, dunque non è un film facile da guardare. Forse bisogna avere occhi esperti per saperlo cogliere nella sua interezza, ma, i meno esperti di cinema, possono comunque godere dell’ottima fotografia di Cesare Accetta e la scenografia di Luigi Ferrigno.

Fotogramma de La Divina Cometa
Fotogramma de La Divina Cometa

In conclusione

La Divina Cometa è un film sicuramente gradevole da guardare, però forse ci sono state opportunità che potevano essere sviluppate meglio, specialmente dal punto di vista della sceneggiatura.

Note positive:

  • Scenografia
  • Fotografia

Note negative

  • Un scritta poco lineare che non dona forza alla vicenda.
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