La vita dopo – The Fallout (2021): fra traumi e paure

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La vita dopo poster

La vita dopo – The Fallout

Titolo originale: The Fallout

Anno: 2021

Nazione: Stati Uniti d’America

Genere: drammatico

Casa di produzione: New Line Cinema, Clear Horizon, SSS Entertainment, The Burstein Company, 828 Media Capital, Clear Media Finance

Distribuzione: Warner Bros. Pictures

Durata: 92 minuti

Regia: Megan Park

Sceneggiatura: Megan Park

Fotografia: Kristen Correll

Montaggio: Jennifer Lee

Musiche: Finneas O’Connell

Attori: Jenna Ortega, Maddie Ziegler, Niles Fitch, Will Ropp, Lumi Pollack, John Ortiz, Julie Bowen, Shailene Woodley

Trailer del film La vita dopo – The Fallout

La vita dopo (in inglese The Fallout) è un film di genere drammatico del 2021 scritto e diretto da Megan Park, principalmente conosciuta per il suo ruolo di Grace Bowman nella serie televisiva La vita segreta di una teenager americana. L’opera, presentata in anteprima al South by Southwest il 17 marzo, comprende nel cast gli attori Jenna Ortega, Maddie Ziegler, Julie Bowen, John Ortiz e Shailene Woodley. La colonna sonora è stata composta dal musicista Finneas O’Connell, fratello di Billie Eilish. Dal 14 giugno è disponibile sulle principali piattaforme e a noleggio su Sky Primafila e Mediaset Infinity.

Trama di La vita dopo – The Fallout

Una sparatoria avvenuta all’interno di una scuola liceale cambierà per sempre le vite degli studenti, soprattutto quella della giovane Vada Cavell, portandola a chiudersi in sé stessa e ad avere il costante terrore di un possibile secondo episodio nel luogo che fino a quel momento reputava sicuro e affidabile.

Recensione di La vita dopo – The Fallout

Può un evento trasformare per sempre la nostra vita? La risposta a questa domanda è sì. Megan Park esordisce dietro alla macchina da presa con un lungometraggio capace di portarci all’interno delle vite di alcuni studenti liceali, spensierati e felici, il cui destino e futuro sarà per sempre segnato da un tragico avvenimento.

Vada Cavell (Jenna Ortega) è la classica teenager americana, fortemente legata alla sua famiglia e al suo migliore amico Nick (Will Ropp). Durante una lezione in classe, la ragazza esce urgentemente dopo aver ricevuto una chiamata da sua sorella minore. Preoccupata, risponde al telefono, salvo tranquillizzarsi nel momento in cui capisce che Amelia voleva semplicemente informarla del suo primo ciclo mestruale e avere qualche informazione in più sull’argomento. Dopo aver riattaccato, la protagonista si dirige verso il bagno delle ragazze, scoprendo al suo interno Mia Reed (Maddie Ziegler), una delle studentesse più popolari intenta a truccarsi per la classica foto annuale. Successivamente le due ragazze vengono colte alla sprovvista quando sentono da lontano dei terribili spari e le urla raccapriccianti di alcune persone. Spaventate, si nascondono dentro una stanza del bagno, venendo poi raggiunte da Quinton, un loro compagno di scuola che ha appena assistito alla morte di suo fratello. Nelle settimane successive gli studenti ritornano piano piano a scuola, provando a dimenticare e a superare l’incidente. Chi invece non riesce a elaborare il forte trauma psicologico subito è la protagonista, portandola ad allontanarsi dai suoi cari e a cadere in una spirale di depressione, con la paura costante di tornare a scuola e di rivivere di nuovo il fatto. L’unica persona con la quale sembra trovare un punto di contatto è Mia, anche lei sofferente al ritorno alla vita di sempre e rinchiusa nella sua enorme villa da sola, dal momento che i suoi genitori sono spesso via per lavoro. Le due adolescenti, giorno dopo giorno, svilupperanno una splendida amicizia, portandole a conoscersi e a svelare i loro intimi segreti.

La regista Megan Park porta alla luce una tematica fin troppo conosciuta e all’ordine del giorno negli Stati Uniti. Secondo un bilancio, negli ultimi 23 anni si sono verificate ben 11 sparatorie nelle scuole, di cui la più recente si è svolta il 24 maggio scorso a Uvalde, nel Texas, dove un diciottenne ha sparato all’interno di una classe elementare uccidendo 21 persone fra studenti e insegnanti, per poi successivamente essere freddato dalla polizia. Un massacro che non conosce spiegazioni se non la cattiveria insita nell’uomo, capace in pochi minuti di mettere per sempre a tacere le voci di quelle giovani anime.

Una scena del film
Una scena del film

La vita dopo va oltre la sparatoria, soffermandosi nel dettaglio sulle conseguenze di tal giusto riportate sui giovani personaggi di questa storia. Se da una parte troviamo Nick, fortunatamente illeso, spronato attraverso l’attivismo a dar voce e a far comprendere a tutti, governo americano in primis, di rivedere la legge sul controllo delle armi, portando a comprendere che non è possibile acquistare così facilmente dell’artiglieria per farne poi un uso fuori controllo, dall’altra parte troviamo Vada bloccata in un limbo infinito. Una carneficina capace di trasformarla in una nuova persona che agisce come un automa, dominata dall’ansia e con la costante voglia di far cessare quella confusione e paura presenti nella sua testa mediante l’assunzione di droghe leggere, col solo risultato di far spaventare il suo amico. Un’angoscia capace di riflettersi anche sui suoi genitori, preoccupati per la salute mentale della primogenita, tanto da spingerli a prendere appuntamento con una psicologa (Shailene Woodley) per cercare di aiutarla.

Chi molto probabilmente riesce a capirla meglio è Mia, brillante studentessa di danza, racchiusa dentro le mura domestica perché spaventata da ciò che la circonda. Una ragazza, come successivamente scopriremo, costantemente sola, molto insicura e preoccupata del giudizio delle persone a causa del suo orientamento sessuale. Chi fortunatamente la spingerà a uscire dal suo guscio sarà proprio Vada e la sua compagnia.

La vita dopo - The Fallout
La vita dopo – The Fallout

Ciò che rende questa pellicola talmente realistica è il suo finale, per niente banale, capace di aprire una lunga parentesi sul problema della salute mentale presente negli studenti di diverse fasce d’età. Perché se è vero e noto a tutti come in America sia facile reperire una qualsiasi arma, la questione forse meno presa in considerazione è che gli autori delle sparatorie nelle scuole sono soprattutto giovani ragazzi nemmeno maggiorenni, emotivamente disturbati e pieni di rabbia, solitamente emarginati e con una lunga storia di tentativi di suicidio alle spalle. Un problema grave, se consideriamo che quelli stessi ragazzi sono lasciati allo sbando perché gli Stati Uniti, la più grande ed enorme potenza, non possiede un’adeguata assistenza psichiatrica e psicologica. Uno Stato capace di nascondere la testa nella sabbia e a non fare niente per porre rimedio a una piaga destinata negli anni ad aumentare.

In conclusione

La vita dopo – The Fallout riflette una tematica tristemente nota a tutti, ossia le sparatorie all’interno delle scuole americane, concentrandosi nel dettaglio sui possibili disturbi mentali presenti in quelle giovani vittime, indirettamente o meno, del massacro. Jenna Ortega offre una spettacolare performance, immedesimandosi perfettamente nella protagonista incapace di superare l’evento, rimanendo intrappolata in una spirale autodistruttiva. Una pellicola piena di significati, capace di far comprendere allo spettatore gli enormi disagi presenti negli adolescenti.

Note Positive:

  • Tematiche
  • Colonna sonora
  • Recitazione
  • Regia

Note Negative:

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