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L’arma dell’inganno – Operazione Mincemeat
Titolo originale: Operation Mincemeat
Anno: 2022
Nazione: Regno Unito
Genere: Storico, drammatico, guerra
Casa di produzione: See-Saw Films, Cohen Media Group
Distribuzione: Warner Bros.
Durata: 128 minuti
Regia: John Madden
Sceneggiatura: Michelle Ashford
Fotografia: Sebastian Blenkov
Montaggio: Victoria Boydell
Musiche: Thomas Newman
Attori: Colin Firth, Kelly Macdonald, Matthew Macfadyen, Johnny Flynn, Paul Ritter, Tom Wilkinson, Hattie Morahan, Penelope Wilton, Mark Gatiss, Simon Russell Beale, Jason Isaacs, Lorne MacFadyen, Alex Jennings, Rufus Wright
L’arma dell’inganno – Operazione Mincemeat: Trailer
Trama de L’arma dell’inganno
Siamo nel 1943. Gli alleati sono determinati a spezzare la morsa di Hitler sull’Europa occupata, il loro piano è un assalto totale in Sicilia ma si trovano ad affrontare un grande dilemma – come fare per proteggere una massiccia forza d’invasione da un potenziale massacro. Il compito ricade su due straordinari agenti dell’intelligence, Ewen Montagu e Charles Cholmondeley che danno vita alla più geniale e improbabile strategia di disinformazione della guerra – incentrata sul più improbabile degli agenti segreti: un uomo morto. L’arma dell’inganno – Operazione Mincemeat, è la straordinaria storia vera di un’idea che sperava di cambiare il corso della guerra – correndo rischi enormi, sfidando ogni logica e mettendo a dura prova il coraggio dei suoi ideatori.

Recensione de L’arma dell’inganno
Dopo The Imitation Game e L’ora più buia, John Madden (Miss Sloane) riporta il cinema inglese a parlare della Seconda Guerra Mondiale. Tratto dal bestseller dello scrittore Ben Macintyre, L’arma dell’inganno racconta la storia di una delle operazioni di controspionaggio più incredibili della storia.
Il film parte con una premessa, in ogni guerra c’è quello che si vede e quello che non si vede. Ed effettivamente il film, non mette in scena la guerra delle armi, dei corpi mutilati e delle esplosioni, ma tutto quello che si muove dietro le quinte. L’impegno di un gruppo di ufficiali inglesi nel pianificare un piano per far credere ai nazisti che gli alleati sarebbero sbarcati in Grecia invece che in Sicilia. A occuparsi del piano i due agenti dell’intelligence, Ewen Montagu, interpretato da Colin Firth (Mothering Sunday) e Charles Cholmondeley, interpretato da Matthew Macfadyen (Succession) che diedero a un cadavere una falsa identità, una storia e una valigetta contenente documenti falsi. L’obiettivo della messa in scena era far recuperare il corpo dalle spie tedesche per fare in modo di far arrivare le false notizie ad Hitler.

Il film è una riflessione sulla manipolazione della realtà, una riflessione che ora più che mai ci dovrebbe far capire quanto sia facile manipolare le persone attraverso l’utilizzo delle fake news. Ogni giorno siamo circondati da notizie e immagini che vengono ricondirvisi, senza accertarsi che ciò che stiamo divulgando giunga da una fonte certa. Un paragone sicuramente forzato visto che l’operazione Mincemeat ha contribuito a salvare delle vite umane, ma un paragone necessario per cercare di aprire gli occhi su molte finte realtà che ci vengono proposte quotidianamente.
Essendo un film basato sul dietro le quinte di una guerra il film è quasi privo di scene d’azione tutto è incentrato sull’organizzazione del piano Mincemeat. Per smorzare e rendere più dinamico il racconto, Madden inserisce una sottotrama romantica al film, un triangolo amoroso che però fa perdere la concentrazione sulla trama principale del film. Questo escamotage si dilunga un po’ troppo nell’arco narrativo sminuendo i due personaggi principali del film, che da brillanti agenti dell’intelligence diventano degli amanti gelosi, sembra quasi che si dimenticano della missione perché troppo impegnati sulle loro relazioni personali.

In conclusione
L’idea di mantenere Ian Fleming, creatore del personaggio di James Bond, come personaggio secondario permette di mantenere la concentrazione sui personaggi principali, una attenzione maggiore su di lui avrebbe sicuramente destabilizzato il pubblico e oscurato l’obiettivo principale del film. Indubbiamente la pellicola doveva concentrarsi meglio sull’operazione Mincemeat e mettere da parte la sotto trama romantica, ma nel complesso Madden, grazie anche alla sintonia tra Firth e Macfadyen, non delude le aspettative del pubblico amante degli spy-movie.
Note positive
- Ottima interpretazione di Colin Firth e Matthew Macfadyen
Note negative
- La sotto trama romantica