Le stagioni di Louise (2016). Finisce l’Estate cominciano i ricordi

Condividi su

Trailer de Le stagioni di Louise

Informazioni sul film e dove vederlo in streaming

Con Le stagioni di Louise il nono film del regista francese Jean-François Laguionie racconta di un’arzilla anziana alle prese con un anno in solitaria nello spopolato paese di Biligen. A farle compagnia durante la bassa stagione: un vecchio cane e un lungo e frammentario fluire di ricordi di infanzia.

Il film ha avuto la sua anteprima mondiale il 16 giugno 2016 al Festival internazionale del film d’animazione di Annecy, in Francia, e è stato distribuito nei cinema a partire dal 23 novembre dello stesso anno. In Italia, è stato presentato per la prima volta nella selezione ufficiale all’11ª edizione del Festival del Cinema di Roma, in collaborazione con Alice nella città. Successivamente è stato distribuito da I Wonder Pictures nelle sale cinematografiche a partire dal 22 dicembre. I dialoghi sono stati adattati da Andrea Romeo, successivamente revisionati da Elisa Palagi e Piera Degli Esposti, mentre la direzione del doppiaggio, eseguita presso lo Studio Arkì, è stata affidata a Teo Bellia.

Trama de Le stagioni di Louise

Nellla località balneare di Biligen l’estate è ormai finita e Louise, una anziana signora che da molti anni passa l’estate in quella piccola città è pronta, anche se a malincuore, a far ritorno nell’entroterra.

Una forte tempesta però, le impedisce di prendere l’ultimo treno della stagione e la signora è costretta a ritardare la sua partenza all’anno successivo: per Louise che non sembra aver alcuna intenzione di perdersi d’animo, comincia una vita sulla spiaggia dotata di tutti i possibili confort che la donna saprà inventarsi e procurarsi. A farle compagnia saranno Pepe (un vecchio cane della zona) e i suoi ricordi di infanzia.

Fotogramma de Le stagioni di Louise
Fotogramma de Le stagioni di Louise

Recensione di Le Stagioni di Louise

Le stagioni di Louise è un film che coniuga al meglio una storia che scorre lenta, placida alla brevità del racconto (appena settantasette minuti).

In settantasette minuti di storia seguiamo Louise passare praticamente un anno in solitudine ingegnandosi non a sopravvivere ma a condurre una vita più che dignitosa in una località che, dalla fine dell’estate fino all’inizio della successiva non ha niente da offrire perché completamente disabitata. Non accade nulla di sensazionale ma, per il modo in cui tutto è rappresentato, non si può far altro che seguire questa donna ingegnosa adattarsi al meglio con ciò che ha a disposizione.

Louise a pesca Fotogramma di Le stagioni di Louise
Louise a pesca Fotogramma di Le stagioni di Louise

Fa sorridere Louise: fa sorridere la sua tenacia, il suo spirito d’avventura – rimasto pressoché immutato fin dalla giovane età – , il modo in cui vede le cose. Davvero un bellissimo personaggio che Laguionie cala in un paesaggio naturale urbanizzato ma, allo stesso tempo selvatico.

Per quel che riguarda il lato prettamente tecnico-artistico Le stagioni di Louise è un saggio di bravura sul saper raccontare una storia senza bisogno di troppo materiale, sulla pittura e il disegno. Nel penultimo film dell’animatore e regista di Besançon possiamo vedere come la pacatezza della storia si rifletta per la maggior parte su colori tenui, morbidi e anche quando ci troviamo davanti a colori accesi sono sempre un po’ opachi.

Concludendo

Le stagioni di Louise intrattiene senza alcun momento roboante, ma soltanto grazie a dei veri e propri quadri in movimento (tipici di Laguionie), a una trama ridotta all’osso e ad una globale pacatezza che incanta.

Note positive

  • Il ritmo della storia
  • La protagonista Louise
  • Le animazioni
  • Le scene
  • La colonna sonora

Note negative

  • /
Condividi su

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.