Mad God (2021): Un viaggio nell’angoscia infernale

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mad god locandina del film d'animazione

Mad God

Titolo originale: Mad God

Anno: 2021

Paese: Stati Uniti d’America

Genere: Animazione, Horror

Produzione: Tippett Studio

Durata: 1h 23min

Regia: Phil Tippett

Sceneggiatura: Phil Tippett

Fotografia: Chris Morley, Phil Tippett

Montaggio: Michael Cavanaugh, Ken Rogerson

Musiche: Dan Wool

Attori: Alex Cox, Niketa Roman, Satish Ratakonda, Harper Taylor, Brynn Taylor

Trailer di Mad God

Dalla mente dell’effettista statunitense Phil Tippett, di colui che vanta un curriculum invidiabile avendo lavorato all’animazione e agli effetti speciali in Star Wars del 1977 dove realizza la maschera del grande Jabba the Hutt, venendo poi accreditato come supervisore nei lavori effettistici per donare a Spielberg i dinosauri di Jurassik Park del 1993 oltre ad aver realizzato il design presente nella saga di Robocop, prende forma una pellicola underground che lo posiziona definitivamente nel limbo dei più grandi innovatori dell’animazione del 21 secolo. Il suo film Mad God è arte visiva, una pellicola che ha una gestazione lavorativa ultratrentennale, ponendo le sue basi sul finire degli anni ’80, ma l’avvento della CGI e dell’animazione computerizzata avevano bloccato lo sviluppo di questo progetto che si basava su un animazione artigianale in Stop Motion, soprattutto a causa di una perdita di fiducia da parte di Tippett che mise da parte il proprio lavoro indipendente dopo aver visto i nuovi VFX fotorealistici in Jurassick Park. La lavorazione sul film riparte nel 2008 quando un animatore dello studio Tippet si imbatte casualmente nelle bozze di Mad God rimanendone entuasiasto fino a convincere l’effettista – regista a riprendere in mano la propria idea e pellicola, così il cineasta si rituffa nuovamente entro questa storia misteriosa e contorta tanto che nel 2013 esce il primo di tre cortometraggi incentrati su questo “universo”: Mad God: Part 1, mentre la Parte 3 viene rilasciata nel 2017.

Sarà nel 2021 che Phil Tippett, dopo la sua opera prima animata Starship Troopers 2 – Eroi della federazione, riesce a distribuire il suo Mad God, presso il Locarno Film Festival, dove viene premiato in Piazza Grande con l’ambito Vision Award Ticinomoda.

Trama di Mad God

Un mondo infernale, dove degli esseri mostruosi vivono e uccidono in un eterna lotta crudele e violenta infinita dove la felicità sembra essere impossibile. In un luogo misterioso e indefinito uno strano personaggio che chiamiamo “The Last Man” (Alex Cox), caratterizzato da delle lunghissime unghie, invia in missione un esploratore, piuttosto piccolo difronte al mondo brutale in cui viene mandato. L’individuo con una navetta viene calato nel sottosuolo infernale con solo due strumenti: una cartina che si sta distruggendo a causa delle radiazioni nucleari e una valigetta con all’interno una bomba. Cosa deve fare questo misterioso esploratore? Cos’è questo mondo?

L'esploratore in Mad God

Recensione di Mad God

Underground puro, una discesa angosciante nella mostruosità del mondo e della crudeltà umana e bestiale. Urli di bambini disperati, voci strazianti, giganti seduti in fila su sedie elettrice dove le loro menti vengono fritte dalla corrente. Degli omini di fango e terriccio che vivono per lavorare come schiavi di esseri mostruosi all’interno di un industria fangosa situata in una sorta di città decadente industriale. Bombe nucleari che esplodono nel suolo in un cielo rosso. Macerie, distruzione da tutti i lati. Uomini che assistono impassibili alla morte di un essere da dietro a uno schermo come fossero a un cinema. Un essere che viene ucciso, squartato per prendere da lui dei gioielli e prelevare dall’interno delle sue membra un bambino mostruoso che piange e si lamenta con un dolore immane, personaggio che non può che richiamare alla mente quel film angosciante che aveva realizzato David Lynch all’inizio della propria carriera registica come Eraserhead – La mente che cancella e quel bambino larva, per sonorità e sentimento tra l’horror drammatico e l’angoscia più estrema. Poi troviamo in Med God un essere a cui viene bucato il cranio per scoprire tutti i suoi ricordi, quelli ultimi. Un essere vestito da monatto che prende il bambino e lo trascina negli inferi più crudeli, dove il tempo si ferma e si rigira e ritorna dove tutto è iniziato. Una creatura che alla fine degli inferi gestisce all’interno di una bolla di vetro un giardino di fughi psichedelico dove dei cadaveri umani giocano a carte e bevono del tè, in cui sembra esserci ed esistere un briciolo la serenità, serenità che però viene rotta da un essere crudele che rompe la felicità per suo diletto facendo uccidere a suo piacimento questi abitanti.

L’opera di Phil Tippett è folle, irrazionale. Un viaggio all’interno dell’inferno, del nostro inferno e della mostruosità nascosta nella natura umana, una critica verso un mondo che sta venendo dilaniato dalla guerra, dal nucleare, in un luogo dove la fiducia reciproca verso l’altro non esiste e neppure la bontà d’animo. L’esploratore rifiuta di aiutare i martoriati del mondo che incontra, nonostante questi gli chiedono aiuto, lui li lascia li a morire, li osserva agonizzare, li vede quando vengono pestati fino alla morte senza fare nulla. Il suo obiettivo è compiere la sua missione non aiutare il prossimo. Il tutto assume maggiormente una connotazione angosciante grazie al prezioso lavoro sonoro – musicale, dove la colonna sonora realizzata da Dan Wool sa diventare più oscura, drammatica, inquietante ed epica al variare delle scene, innalzandole e la scelta di togliere del tutto la voce, se non in qualche brevissimo frangente, risulta l’arma in più del film, poiché a fine visione restano dentro di noi le grida di dolore e di tormento delle anime distrutte.

Gli uomini di fango e terra in Mad God
Gli uomini di fango e terra in Mad God

La storia ha un suo sé anche dal punto di vista razionale ma il tutto viene narrato e mostrato attraverso l’irrazionalità, dove il cineasta ricerca di entrare nell’inconscio dello spettatore per smuovere delle pulsioni in lui trascinandolo entro il suo mondo psichedelico. Per farlo realizza fin da subito una sequenza d’apertura agghiacciante ed epica che va a porre anche degli interessanti riferimenti culturali biblici come le citazioni testuali al Levitico oppure riguardo alla tortuosa torre di Babele di Brueghel oltre ad andare a citare visivamente il pittore Hieronymus Bosch durante l’intero lungometraggio. Nell’incipit sotto una musica classica oscura e mitologica su sfondo rosso, di un rosso infuocato vediamo una gigantesca torre, dove degli esseri umani lottano alla base in preda alla sete di guerra e di scontro armato, in una terra che appare già infuocata e sanguinolente, pronta a far fuoriuscire tutta la malvagità umana.

In conclusione, Med God, girato con una buonissima animazione visiva, è un viaggio irrazionale non tanto da comprendere ma da interiorizzare che non potrà che soddisfare tutti gli amanti delle tecniche animate. Indubbiamente non è un lungometraggio per tutti, ma in un epoca in cui troppe pellicole si dimostrano esclusivamente narrative con una storia più o meno semplice alla base, Phil Tippett porta una ventata di aria fresca nel cinema, con un grande film underground che purtroppo, però, troverà una rara distribuzione nelle sale cinematografiche italiane.

Note positive

  • La regia
  • La musica
  • Il montaggio
  • L’animazione
  • L’emozione, il film trasmette angoscia tanto da trasportarci realmente in un giro infernale dantesco.

Note negative

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