Ninjababy (2021): un racconto inusuale della maternità

Ninjababy (2021) è un film norvegese diretto dalla regista Yngvild Sve Flikke. Racconta la storia di una giovane donna alle prese con una gravidanza inaspettata.
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Trailer di Ninjababy (2021)

Informazioni stampa su Ninjababy e dove vederlo in streaming

Ninjababy è un film norvegese del 2021 diretto dalla regista Yngvild Sve Flikke, da una sceneggiatura di Johan Fasting, basata sulla graphic novel Fallteknikk di Inga H Sætre. Il film è stato presentato in anteprima mondiale al Tromsø International Film Festival del 2021 e in seguito al 71º Festival Internazionale del cinema di Berlino nella sezione Generation 14plus. In Italia il film è stato distribuito al cinema dal 13 ottobre 2022.

Trama di Ninjababy

La ventitreenne Rakel vive a Oslo insieme alla sua amica Ingrid. Ha talento per il disegno, ma non è convinta che quella possa essere la strada giusta per lei. Tra obiettivi da realizzare e la voglia di divertirsi, la giovane scopre di essere incinta. Una scoperta che la porterà a riconsiderare non solo la sua vita, ma anche i rapporti intorno a lei. Inizia un periodo di grande incertezza per Rakel che immagina di parlare con il piccolo che porta in grembo tramite gli schizzi che realizza.

Ninjababy (2021)
Ninjababy (2021)

Note di Regia

Yngvild Sve Flikke

Con Ninjababy volevo sollevare alcune domande sulla maternità. È qualcosa che viene naturale a tutti o è differente per ognuno di noi? Nella maggior parte del mio lavoro, mi piace mettere in discussione i limiti di genere. Possiamo davvero dire che qualcosa è intrinsecamente “femminile” o “maschile”? Io non credo. Assieme agli sceneggiatori volevo ampliare il modo in cui le donne vengono mostrate nei film: scrivendolo, quindi, era importante non provare imbarazzo o non avere dei ripensamenti. Rakel sente di non essere abbastanza brava per diventare madre, ma non si vergogna del modo in cui vive o del fatto che la sua casa è sporca. Se non ha voglia di fare la doccia, non si fa la doccia. Abbiamo parlato molto della pressione che esercitiamo su noi stessi, la pressione che esercita su di noi la società. Le donne devono imparare a non compiacere troppo gli altri: devono imparare a compiacere anche se stesse.

Recensione di Ninjababy

Ninjababy è una commedia norvegese dai tratti drammatici che racconta la storia di una giovane donna, Rakel, che scopre casualmente di essere al sesto mese di gravidanza. All’apparenza forte e piena di vita, la donna si trova ad affrontare un momento molto delicato che la porterà a mettere in discussione prima di tutto sé stessa. Una sé stessa dedita fino a quel momento al divertimento, alle feste fino a tarda sera e ad appuntamenti occasionali.

Spesso la gravidanza, soprattutto non voluta, viene rappresentata nel cinema come un momento di rivelazione o di importante cambiamento nella vita di una giovane protagonista, ma qui l’intento della regista è tutt’altro. Rakel, interpretata da un’ottima Kristine Kujath Thorp, è la rappresentazione di una generazione alle prese con la propria quotidianità, fatta di obiettivi da raggiungere, responsabilità da rispettare e tanti desideri da voler realizzare. Il futuro di Rakel è incerto. Ha un grandissimo talento per il disegno, ma non è convinta di continuare per quella strada tanto da lasciare momentaneamente la scuola di design. La sua personalità vivace, a volte fin troppo tanto da risultare aggressiva, è il cuore del film. Una giovane spettatrice non farà fatica a immedesimarsi in lei, anche solo per cercare di comprendere la sua situazione.

Nonostante all’inizio Rakel possa sembrare immatura o superficiale, al momento della tragica scoperta escono fuori altri lati della sua personalità che arricchiscono ancora di più il personaggio. Ammette di avere paura, è confusa, non sa quale strada prendere per salvaguardare quel bambino che porta in grembo. È vero che non lo vuole, non sente quell’istinto materno crescere dentro di sé. Lei vorrebbe solo tornare alla vita di prima, ma allo stesso tempo dimostra grande maturità nel voler cercare la soluzione migliore. Questo viaggio viene arricchito dall’immaginazione stessa di Rakel. Da vita al bambino grazie al suo talento nel disegno. Parla con lui, si sfoga, non ha paura di ammettere che non lo vuole e lui risponde a dovere. È allo stesso modo molto schietto soprattutto quando, dopo alcune ricerche, viene a scoprire chi è realmente suo padre.

I disegni realizzati da Rakel, che animano lo schermo, rappresentano una scelta stilistica molto interessante quanto originale. I continui botta e risposta tra madre e figlio conferiscono al film un ritmo incalzante che permette di travolgere completamente lo spettatore, simpatizzando a volte con Rakel e altre volte con il bambino-ninja. Non mancano momenti di dolcezza e di commozione che mettono in luce le fragilità di una donna alle prese con qualcosa di inaspettato.

Fotogramma di Ninjababy (2021)
Fotogramma di Ninjababy (2021)

Flikke permette alla protagonista di raccontarsi, di essere semplicemente sé stessa sia dentro che fuori. E così fa con gli altri personaggi che, pur essendo secondari, non passano inosservati. Primo fra tutti Mos (Nader Khademi), un giovane istruttore di aikido conosciuto qualche mese prima, che si mostra sin da subito disponibile nei confronti di Rakel e sinceramente interessato. Un personaggio che scalda il cuore, che fa ben sperare contrapposto al vero padre del bambino che, però, non mancherà di regalare qualche emozione sul finale.

Conclusione

Ninjababy, è un film molto attuale che ha il coraggio di andare oltre i ruoli prestabiliti dalla società offrendo alternative diverse. La scrittura, audace e pungente, riesce a regalare allo spettatore diversi spunti di riflessione importanti alla fine della visione.

Note positive

  • Sceneggiatura
  • Evoluzione dei personaggi

Note negative

  • /
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Maria Fiori
Maria Fiori
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