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Promise
Titolo originale: 약속 (Yak-sok)
Anno di uscita: 2023
Nazionalità: Corea del Sud
Genere: Drammatico
Casa di produzione: Min Byung-Hun Film
Distribuzione internazionale: M-Line Distribution
Durata: 83 min
Regia: Min Byung-hun
Fotografia: Min Byung-hun
Montaggio: Non specificato
Musiche: Non specificate
Attori principali: Min Byung-Hun
Trailer di “Promise”
Informazioni sul film e dove vederlo in streaming
Promise è stato presentato nella sezione “indipendent Korea” al Florence Korea Film Festival 2024. Questo è l’unico documentario presentato al festival, ed è stato diretto dal regista Min Byung-Hun. La proiezione si è tenuta al Cinema La Compagnia il 26 marzo alle 17:00.
Trama di Promise
Si-woo, un bambino di nove anni, e suo padre affrontano insieme la perdita della madre. Trovano conforto nella preghiera, nel dialogo e nella poesia. Il ricordo di una promessa fatta dalla madre è sempre vivo in Si-woo. Questa è la storia di un viaggio emotivo, un cammino di crescita e resilienza, segnato dalla speranza e dall’amore.
Recensione di Promise
Promise non è sicuramente un classico documentario che ti nutre la mente di nuove e sorprendenti informazioni, ma è di sicuro una di quelle pellicole che ti nutre il cuore e l’anima, che ti lascia entrare in completa empatia con Si-woo e la sua sofferenza.
Promise è un viaggio di crescita; è un viaggio del superamento di una rottura che si è creata nella vita del piccolo protagonista; è un viaggio emotivo che ti fa riflettere. Il regista riesce a raccontare il dolore dovuto alla perdita della madre del figlio alternando momenti di documentazione delle giornate passate con il figlio, conversazioni quotidiane di estrema semplicità, con una successione di inquadrature che sembrano quasi fotografie. Il montaggio qui, è impeccabile: un’alternarsi di inquadrature paesaggistiche e del bambino, con una malinconica musica di fondo, o con la voce di Si-woo che recita una poesia.
Le immagini in queste sequenze, che sembrano quasi fotografie se non fosse per il vento che sposta le foglie degli alberi, o per la pioggia che macchia l’inquadratura, non sono casuali, non sono semplici paesaggi inquadrati ma raccontano visivamente le parole di tutte le poesie del bambino. Questa scelta permette sicuramente una maggior immedesimazione ed empatia nei confronti del piccolo Si-woo.
La scelta del titolo “Promise” viene spiegata durante lo scorrere del film-documentario. L’intera pellicola si basa su una serie di promesse, tra preghiere e poesie, fatte alla madre: un giorno si rincontreranno in paradiso.
Inizialmente Si-woo vive con estrema sofferenza la perdita della madre. Lui stesso dice che quando è a scuola, a volte si nasconde dai compagni per piangere la sua morte, e ogni volta che il padre da la possibilità al figlio di esprimere i suoi sentimenti, lui scoppia in lacrime.
“Vorrei fosse tutto un sogno”
Si-woo
Lentamente però, si accorge comincia ad apprezzare ogni cosa della vita, non rendendo vivendo più ogni momento della giornata con la sofferenza che prima lo distruggeva. Si comincia a vedere l’innocenza pura e cristallina di un bambino, il quale vede ogni cosa come un grande miracolo: respirare, camminare, correre, dormire. Tutto questo è donato da Dio, ed è un miracolo che dovremmo apprezzare ogni giorno, perchè c’è chi, come la madre morta, non ne può più godere.
Il padre, dopo essersi accorto di come il figlio scriva bene le poesie, gli regala un quaderno che dovrà completare scrivendo una poesia al giorno in ricordo della madre. Poesia dopo poesia, inizia a capire come la vita è in realtà è eterna; il giorno finisce con il tramontare del sole, ma poi ricomincia di nuovo un altro giorno ed è un ciclo continuo.
“La fine e l’inizio sono eterni”
Si-woo
L’ultima scena lo dimostra benissimo, grazie all’ottimo lavoro di montaggio, quando, dopo aver finalmente mostrato vecchi filmati della madre ancora in vita, viene presentata l’inquadratura di un sole che tramonta. Il sole tramonta, ma il giorno dopo sorge di nuovo, ad indicare che la vita non si ferma lì, e che la madre è sì morta, ma la sua presenza rimarrà per sempre, in eterno.
In conclusione
La pellicola offre uno sguardo riflessivo sulla vita, attraverso un ottimo lavoro di montaggio, di fotografia con inquadrature spettacolari, e una musica che accompagna la visione donando un tocco di nostalgia ed emozione.
Note positive:
- Storia accattivante ed emozionante con tematiche che riflettono la natura esistenziale dell’essere umano
- Ottimo montaggio, con l’alternarsi di parole, musica e immagini
Note negative:
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