Sognando Venezia (2023). Un sogno a metà

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Locandina del cortometraggio Sognando Venezia

Sognando Venezia

Titolo originale: Sognando Venezia

Anno: 2023

Nazione: Italia

Genere: Commedia

Casa di produzion: Marechiarofilm

Durata: 16 minuti

Regia: Elisabetta Giannini

Sceneggiatura: Mara Fondacaro, Alessandro Logli

Fotografia: Cristian Valeri

Montaggio: Luca Visingardi

Musiche: Andrea Boccia

Attori: Francesco di Leva, Morena di Leva, Miriam Candurro, Carmine Borrino, Adele Pandolfi

Trailer di Sognando Venezia (2023)

Trama di Sognando Venezia

Vittoria è un’esuberante ragazzina di tredici anni che vive nella provincia di Napoli e sogna di diventare influencer. Suo padre, l’istrionico Fabrizio, per il suo compleanno le regala un biglietto per sfilare sul red carpet di Venezia. Inizia una preparazione bizzarra: abiti composti da ritagli di giornale, manicure, ricerche di outfit combinati, occhiali, lenti a contatto colorate e tante, tantissime storie sui social! Ma il giorno dell’agognato red carpet, l’auto di Fabrizio in autostrada prende una svolta inaspettata…

Fotogramma di Sognando Venezia (2023)
Fotogramma di Sognando Venezia (2023)

Recensione di Sognando Venezia

A fine visione cortometraggio ci si accorge che manca qualcosa. Di cosa si parla esattamente? Di un sogno infranto? Di un padre illuso? Di una ragazzina con la testa tra le nuvole? Forse di tutte queste tre cose, ma senza mai arrivare al cuore dei personaggi. È senza dubbio una narrazione piacevole e scorrevole, non annoia e in un qualche modo si vuole arrivare alla fine. Tuttavia i personaggi sono un po’ piatti, è tutto bianco o nero (forse solo la madre ha un po’ di rotondità). Ricorda molto il film Genitori vs Influencer (2021). Non saprei se dire che la tematica ha già fruttato quello che poteva o meno, ma per ora il conflitto tra genitori e figli sulla questione è stato visto in molte salse.

Ci sono delle scelte interessanti per quanto riguarda la regia. La rottura della quarta parete simula una sorta di videodiario (come su Instagram) e da un ritmo preciso. Tagli, raccordi per accelerare il tempo della narrazione funzionano bene. In generale c’è una grande creatività nell’approcciarsi alla macchina che fa ben sperare per i futuri progetti della giovane regista coinvolta. È molto dolce vedere sullo schermo Di Leva e sua figlia che ripropongono il loro rapporto familiare in chiave ovviamente diversa. Si potrebbe aprire un grande dibattito sul tipo di genitorialità che propone Fabrizio: un padre che asseconda i sogni della figlia fino a regalarle un qualcosa di quasi impossibile. Forse allora si parla di false aspettative e di frustrazione? Il tema è ancora un po’ in alto mare, ma gli input sono buoni. Trovo invece molto buona la scelta della palette di colori. Un po’ di pastello, un po’ di grana e si richiamano le foto vintage e un clima di famiglia.

Cortometraggio Sognando Venezia (2023)
Cortometraggio Sognando Venezia (2023)

In conclusione

La regia ha del potenziale e sicuramente ha prodotto un bel biglietto da visita per futuri progetti. Tuttavia la storia è povera e credo che il finale sia stato un po’ tralasciato. Forse con una sceneggiatura u po’ più potente si sarebbe ottenuto ancora di più dalla narrazione e dai personaggi.

Note Positive

  • Fotografia
  • Montaggio

Note Negative

  • Sceneggiatura
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