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The Prom
Titolo originale: The Prom
Anno: 2020
Paese: Stati Uniti d’America
Produzione: Netflix, Ryan Murphy Productions
Distribuzione: Netflix
Durata: 2h 10mi
Regia: Ryan Murphy
Sceneggiatura: Chad Beguelin, Bob Martin
Fotografia: Matthew Libatique
Montaggio: Peggy Tachdjian, Danielle Wang
Musiche: Matthew Sklar
Attori: Meryl Streep, Nicole Kidman, Kerry Washington, Keegan Michael Key, Andrew Rannells, Ariana DeBose, Mary Kay Place, Tracey Ullman, James Corden, Kevin Chamberlin, Jo Ellen Pellman
Dal pluripremiato regista, sceneggiatore e produttore Ryan Murphy, famoso al grande pubblico per Mangia prega ama con Julia Roberts e sopratutto per le sue serie di successo internazionale (Ratched, Hollywood, The Politician, American Crime Story, American Horror Story) con cui ha ottenuto svariati Emmy, Golden Globe e un Peabody Awards, oltre all’onere di avere il proprio nome incinso sulla prestigiosa Hollywood Walk of Fame dal 2018, realizza per Netflix, The Prom una commedia musicale sfarzosa che si avvale di un cast di stelle assolute del cinema americano passando per l’icona attoriale Meryl Streep ( Il diavolo veste Prada, La Scelta di Sophie, Il cacciatore, Innamorarsi), Nicole Kidman (The Hours – Academy Award, BAFTA, Golden Globe – Moulin Rouge! – Nomination all’Oscar, Golden Globe) e James Corden, conduttore del The Late Late Show with James Corden.
Il lungometraggio originale Netflix si ispira e si rifà all’omonimo musical teatrale di successo di Bon Martin con le musiche scritte da Chad Beguelin e la colonna sonora di Matthew Skler (mantenuta all’interno del film di Murphy). Lo spettacolo ha debuttato nel 2016 ad Atlanta girando l’intera America per due anni e ottenendo numerosi premi come il Drama Desk Award al miglio musical.
È stata un’esperienza interessante perché sono andato a vederlo a gennaio del 2019, ne avevo sentito parlare, ma in realtà non sapevo nulla. Era una buia notte nevosa ed ero da solo. Ho pensato che lo spettacolo fosse divertente ed elegante. Ho anche amato che a vederlo c’erano delle famiglie, genitori con i loro figli e persone gay, donne. C’erano i diritti. Ho adorato quella gente perché ridevano e piangevano. C’è stato un grande umanità e spirito durante lo spettacolo
Ryan Murphy
Il tutto si rifà a un fatto di cronaca vera riguardante la discriminazione sociale nel 2010 a Itawamba Conty nel Missisippi, dove Constance McMillen, una ragazzina omosessuale, è stato impedito dagli organi didattici del liceo di partecipare con la propria fidanzata al ballo di fine anno. La diatriba sui diritti civili terminò sui banchi del tribunale e nei media dove ottenne un enorme risonanza mediatica che vide la giovane ottenere un risarcimento economico a causa della discriminazione che ha subito per il suo orientamento sessuale.
La storia vista al musical ha toccato nel profondo il regista Murphy anche per il suo trascorso personale essendo lui stesso omosessuale e nato nell’Indiana, come la protagonista dello spettacolo teatrale.
Inoltre, inaspettatamente per me, è stata l’idea che la ragazza a cui è stato negato di andare al ballo di fine anno a causa della sua sessualità era dell’Indiana. Vengo dall’Indiana. C’era un elemento personale. Ricordo di essere uscito da lì pensando, Wow, vorrei che ci fosse stato qualcosa come questo per me da vedere o da guardare con i miei genitori quando ero più giovane. Ma non c’era.
Ryan Murphy su The Prom
Quindi è quello che ho fatto. Sull’aereo per tornare a LA I. ho scritto un elenco di chi ho sempre desiderato lavorare. Numero una nella lista dei desideri di tutti è Meryl Streep, James Corden, e Nicole Kidman, Kerry Washington e Keegan-Michael Key.
The Prom è stato distribuito globalmente su Netflix a partire dal 11 dicembre 2020, a causa della pandemia covid che ha impedito la sua distribuzione in sala.

Trama di The Prom
Barry Glickman e Dee Dee Allen sono due stelle del teatro newyorkese che si trovano in un momento di crisi artistica dove i fasti del successo e l’affetto del pubblico sembrano essere svaniti. Li troviamo alle prese con la prima del loro nuovo spettacolo di Broadway, Eleanor! – Il musical su Eleanor Roosevelt, su cui i due nutrono la speranza di rilanciare la loro carriera. Nonostante ciò il New York Times andrà a realizzare una stroncante critica al musical che impedirà ai due attori, nonostante gli innumerevoli costi di produzione, di poter sperare in una seconda replica. Lo spettacolo di rilancio diviene per i due la fine della loro carriera.
Contemporaneamente in una cittadina dell’Indiana, la liceale Emma Nolla (Jo Ellen Pellman) affronta presso il liceo una lotta per la libertà d’espressione per poter mostrare liberamente il suo amore per un’altra ragazza al ballo di fine anno. Nonostante il sostegno del preside trova una forte diatriba da parte dell’associazione dei genitori e degli alunni stessi che non vogliono che lei, omosessuale, si rechi al ballo con una ragazza essendo un fatto non convenzionale e anti – religioso.
In seguito alla loro disfatta Dee Dee e Barry trovano altri due attori in crisi come Angie e Trent, attore di una soap opera e che ora fa il barista. I quattro per ritornare ai vertici della fama decidono di ricercare una causa persa da sostenere che rintracciano nella vicenda di Emma la loro giusta occasione per mostrare un nuovo lato di sé al pubblico, che li criticata per il loro eccessivo narcisismo, ottenendo così della pubblicità positiva da parte dei mass media. La banda egocentrica d’attori si reca nell’Indiana in un viaggio che si dimostrerà molto divergente da quello che pensavano.

Recensione di The Prom
Alcuni amano in modo convenzionale rispecchiando ciò che è normale ostentano il loro amore davanti a tutti. Io ho provato a cambiare ma la cosa non ha dato i suoi frutti. Finiva sempre male, avrei dovuto capire che non c’era speranza per questo mio cuore ribelle
The Prom
La nuova opera cinematografica di Ryan Murphy si dimostra una favola moderna impregnata di politically correct che ben si adatta al clima natalizio dimostrandosi come un ottimo film d’intrattenimento per le famiglie in grado di donare qualche insegnamento sul significato d’amore, sull’uguaglianza e sull’inclusione sociale senza evitare anche qualche colpo duro alla religione stessa rintracciabile nella canzone Love Thy Neighbor in cui vengono dimostrate in maniera elementare i problemi della religione connesse alla società del 2020, asserendo che l’unico vero insegnamento, è:
Ama il prossimo tuo le batte tutte
The Prom
The Prom vuole essere (e lo è) un film sull’inclusione sociale, che lotta contro ogni tipo di stereotipo sociale ma che allo stesso tempo ricade pesantemente dentro innumerevoli cliché, partendo proprio e soprattutto dai suoi personaggi che si reggono in piedi esclusivamente per il grande talento artistico dei loro interpreti, partendo proprio dall’esordiente Jo Ellen Pellman che non sfigura accanto ai mostri sacri del cinema come Meryl Streep che dona al pubblico, attraverso il suo personaggio egocentrico e narcisista, delle emozioni uniche anche quando il suo personaggio stesso risulta altamente frivolo e superficiale a causa di una scrittura introspettiva che non si dimostra all’altezza. Non è un oltraggio asserire che The Prom è retto dagli attori e che senza di questi Giganti dell’interpretazione The Prom avrebbe mostrato ancor di più i suoi innumerevoli difetti, che si possono identificare con una singola parola: Superficialità, elemento ancora più grave quando si va a parlare di una tematica così sentita come l’omosessualità. La superficialità è presente in ogni vena della storia partendo proprio dai suoi personaggi principali sul mondo del teatro che sono stati settati come individui con un ego smisurato e privi di qualsiasi vera empatia, bontà e interesse profondo e intimo, in tal senso il loro sviluppo narrativo sarebbe dovuto essere una vera e propria trasformazione caratteriale che avviene ma solo minimamente ed esclusivamente per il personaggio di Dee Dee Allen, mentre per quello interpretato da Nicole Kidman non è rintracciabile una vera storia ma se escludiamo la sua scena con Jo Ellen Pellman con la canzone Zazz dove mostra il suo talento attoriale e il suo fascino ricordando lontanamente Eyes Wide Shut, ci rendiamo conto come sia un carattere realmente inutile all’interno della storia e per nulla approfondito.

Se la sceneggiatura è il tassello debole del lungometraggio, la regia è maestosa fin dalla prime sequenza possiamo denotare un Ryan Murphy nel suo splendore artistico in cui riesce ad azzeccare con la macchina da presa i momenti comici e quelli maggiormente drammatici, sfruttando magnificamente l’uso dei carrelli con movimenti a seguire e precedere che donando un senso di fluidità alla storia stessa, tra una sequenza e l’altra, tra un inquadratura e l’altra intonandosi benissimo con le musiche che possiedono delle ottime melodie pop che trovano l’unica vera pecca nel testo eccessivamente arrogante e pieno di frasi fatte. Anche la scenografia a si intona bene e perfettamente con lo stile sopra le righe che avvolge tutto il film fino alle interpretazioni attoriali, donando a The Prom, anche grazie a un ottima fotografia, una tinta sgargiante e piena d’infiochettamenti che rende The Prom una favola per ragazzi con risvolti positivi in cui la principessa e il principe troveranno la felicità nel finale all’interno di questa favola moderna sull’inclusione e sui diritti umani universali come quello d’amare.
Note positive
- Interpretazioni
- Regia
- Fotografia
- Scenografia
- Montaggio
Note negative
- Sceneggiatura
- Superficialità narrativa