Tiziano. L’impero del colore (2022): il pittore dell’invenzione

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Tiziano. L’impero del colore

Titolo originale: Tiziano. L’impero del colore

Anno: 2022

Nazione: Italia

Genere: documentario

Casa di produzione: Sky, Kublai Film, Zetagroup, Gebrueder Beetz e Arte ZDF.

Distribuzione italiana: Nexo Digital

Durata: 1h 24min

Regia: Giulio Boato, Laura Chiossone

Sceneggiatura: Marco Panichella, Lucia Toso e Donato Dallavalle

Fotografia:

Montaggio:

Musiche: Joe Schievano

Attori: Amina Gaia Abdelouahab, Bernard Aikema, Brunello Cucinelli, Francesca Del Torre, Miguel Falomir Faus,  Sylvia Ferino-Pagden, Jeff Koons, Tiziana Plebani, Giorgio Tagliaferro

Trailer del film Tiziano: l’impero del colore

La stagione 2022 de La Grande Arte al Cinema di Nexo Digital nelle sale italiane si apre con un documentario dedicato a uno degli emblemi della pittura italiana rinascimentale: il cadorese Tiziano Vecellio (1488/1490 –1576). Tiziano. L’impero del colore, che esce nelle sale italiane il 3, 4 e 5 ottobre, mostra con poche e semplici immagini suggestive la genialità di questo maestro del colore, il tutto arricchito dalla partecipazione straordinaria di Jeff Koons.

Trama di Tiziano. L’impero del colore

Il docufilm ripercorre la storia di Tiziano Vecellio, artista cadorese, che decide di diventare pittore di stato e inizia la scalata verso il successo bussando alle porte del sovrano della Serenissima poco più che ventenne. La lunga vita di questo artista, imprenditore di se stesso, sarà costellata di successi, ma anche minata dalla profonda tristezza legata all’amaro destino dei suoi cari. La storia è raccontata attraverso il punto di vista di esperti di storia dell’arte e personalità legate al mondo dell’arte, uno fra tutti, Jeff Koons.

Gli esperti che ci raccontano l’artista sono: Amina Gaia Abdelouahab, curatrice indipendente e storica dell’arte, co-founder e vicepresidente di Progetto A, Bernard Aikema, Professore di Storia dell’arte moderna all’Università di Verona, Brunello Cucinelli, stilista e imprenditore, finanziatore del Foro delle Arti, Francesca Del Torre, assistente scientifica all’Istituto di storia dell’arte della Fondazione Cini e curatrice per la pittura italiana del Rinascimento al Kunsthistorisches Museum di Vienna, Miguel Falomir Faus, Direttore del Museo Nacional del Prado a Madrid, studioso di pittura italiana del Rinascimento e del Barocco, Sylvia Ferino-Pagden, curatrice di mostre, in precedenza Curatrice della Pittura rinascimentale italiana e Direttrice della Pinacoteca del Kunsthistorisches Museum di Vienna, Jeff Koons, uno degli artisti più influenti e seguiti al mondo, Patrizia Piscitello, storica dell’arte, curatrice, responsabile Ufficio mostre e prestiti e Curatrice collezioni del Cinquecento del Museo e Real Bosco di Capodimonte, Tiziana Plebani, storica, cultrice di Storia moderna all’Università Ca’ Foscari di Venezia, in precedenza responsabile del Dipartimento Storia e Didattica della Biblioteca Nazionale Marciana, Giorgio Tagliaferro, Professore Associato in Arte Rinascimentale all’Università di Warwick con un Ph.D. in Storia dell’arte all’Università Ca’ Foscari di Venezia.

Fotogramma di Tiziano. L’impero del colore.
Fotogramma di Tiziano. L’impero del colore.

Recensione di Tiziano. L’impero del colore

Tiziano è il maestro del colore, ma non solo: lontano dal mito dell’artista romantico, del genio solitario, Tiziano aveva creato una factory ante litteram, coinvolgendo allievi, parenti e collaboratori. È paragonabile a un Jeff Koons del Rinascimento. In questo film ripercorriamo la vita e la vastissima produzione artistica di Tiziano Vecellio, concentrandoci su una cinquantina di lavori: dalle grandi composizioni religiose alle scene mitologiche, per arrivare ai ritratti e alle Veneri. Sfiorando la superficie della tela, la telecamera rende percepibile la materia pittorica e lo spessore delle pennellate. Abbiamo ripreso le opere nel loro contesto attuale, nelle chiese e nei musei più importanti d’Europa, per godere del rapporto tra i quadri e lo spazio che le ospita. Anche la composizione e l’illuminazione delle interviste si rifà all’atmosfera pittorica, echeggiando il famoso “ritratto psicologico” di Tiziano. E infine c’è Venezia, altra protagonista del film al fianco di Tiziano: dalla grandiosa Piazza San Marco ai canali tortuosi tra le isole; suggestivi movimenti ascensionali restituiscono la magnificenza della città d’acqua, che ha tanto influenzato i colori del pittore.

Giulio Boato

Tiziano Vecellio è noto a tutti come uno dei più grandi artisti italiani del Rinascimento e, senza la sua arte, grandi nomi dei secoli successivi come Géricault o Hayez non sarebbero potuti esistere artisticamente. È però superficiale ridurre la vita dell’artista cadorese alla sua carriera di pittore, poiché Tiziano è stato prima di tutto un ragazzino tormentato, un compagno innamorato, ma anche il grande imprenditore di se stesso e il documentario di Boato e Chiossone mostrano accuratamente questo lato dell’artista. Tiziano era ossessionato dalla ricerca della perfezione sia nel suo lavoro, come nella sua vita e questo si nota nel suo continuo perseguire un unico grande scopo: diventare pittore d’Italia.

Immagine dal film Tiziano. L’impero del colore

La lunga esistenza di Tiziano è scandita da incontri con personalità fondamentali dell’epoca, come i grandi signori della Serenissima, che gli hanno permesso di plasmare i suoi pensieri in opere d’arte sempre più complesse e avvolgenti. Le tele sacre dell’artista sono certamente quelle più solenni e importanti, ma le rappresentazioni femminili sono ciò che rimane più impresso negli occhi dello spettatore. Il film mostra come le donne nelle opere di Tiziano siano suadenti, ma al tempo stesso eteree. Un esempio fra tutti è la Venere di Urbino che, adagiata sul letto della sua stanza, guarda dritto negli occhi lo spettatore e con la mano sinistra si copre il pube, elemento di estremo erotismo. Boato e Chiassone giocano molto sul rapporto dell’artista con le donne (forse un po’ troppo), una fra tutte la sua musa ispiratrice che sarà anche madre dei suoi figli. Attraverso le parole di grandi esperti dell’arte e del grandioso contributo dell’artista contemporaneo Jeff Koons, il pubblico può districare la matassa del complesso lavoro dell’artista cadorese e comprendere appieno la portata della sua arte e del suo modo di operare con i committenti.

In conclusione

Tiziano. L’impero del colore rimane un documentario interessante sulla vita di un artista incredibile che non può essere riassunto in poche parole, ma che sicuramente può rivivere nell’animo dello spettatore grazie al grande lavoro dei registi Giulio Boato e Laura Chiassone.

Note positive

  • Regia
  • Soggetto

Note negative

  • /
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