Tutto può succedere (2015-16): Una prima stagione emozionante

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Tutto può succedere

Titolo originale: Tutto Può Succedere

Anno: 20152016

Paese: Italia

Genere: Commedia, drammatico, familiare

Produzione: Rai Fiction, Cattleya

Ideatore: Lucio Pellegrini

Stagione: 1

Puntate: 13

Attori: Pietro Sermonti, Maya Sansa, Ana Caterina Morariu, Alessandro Tiberi, Camilla Filippi, Giorgio Colangeli, Licia Maglieta, Matilda De Angelis, Benedetta Porcaroli, Maurizio Lastrico, Fabio Ghidoni, Roberto Nocchi, Sean Ghedion Nolasco, Esther Elisha, Ludovico Tersigni, Giulio Beranek, Tobia De Angelis, Giulia De Felici.

Trailer italiano di Tutto Può Succedere – prima stagione

“Tutto può succedere” è una serie tv composta da tre stagioni andata in onda dall’anno 2015 fino al 2018 su Rai 1. La serie, qui diretta dal regista Lucio Pellegrini, è un adattamento di un’altra serie televisiva dal titolo “Parenthood” la quale a sua volta è ispirata al film di Ron Howard “Parenti, amici e tanti guai“. Questo “remake” italiano è riuscito in brevissimo tempo a distinguersi dalle altre tante serie tv italiane, sempre marcate Rai 1, e a entrare ben presto nei cuori dei numerosi telespettatori.

Trama di Tutto può succedere – Prima stagione

La serie narra le vicende della famiglia Ferraro, composta dai nonni Ettore ed Emma nonché genitori dei nostri quattro protagonisti principali ovvero Alessandro, Sara, Carlo e Giulia. Ognuno di loro possiede una famiglia, chi più unita e chi meno, che nel corso delle tre stagioni vedremo sempre più crescere e mutare. Con questo si aggiungono le piccole realtà di tutti i giorni: problemi di cuore, problemi adolescenziali, problemi al lavoro, il rapporto e il dialogo coi figli, la vita di coppia e le fatiche del matrimonio. Inoltre si affrontano tematiche molto delicate come l’alcolismo, la salute mentale, il razzismo ma soprattutto ciò che riguarda la sindrome dell’Asperger che sarà il fulcro portante che aprirà proprio la prima stagione.

Recensione di Tutto può succedere – Prima stagione

Quel che subito colpisce della serie è la semplicità con cui viene affrontata la realtà di tutti i giorni. Chiunque, grandi e piccoli, anziani e adolescenti possono identificarsi in ogni situazione presentata e avere molta facilità nel diventare un ennesimo membro di questa famiglia numerosa. Si può notare per esempio nelle scene dei pranzi o delle cene svolte principalmente a casa dei nonni un’accoglienza unica che il regista e gli sceneggiatori hanno voluto regalare a chi stanco guardava la serie sul divano la sera. Un’accoglienza unica proprio perché ci si sente subito parte di qualcosa, parte di quelle chiacchierate che si affrontano un po a caso con zii, fratelli, cugini. Chiacchiere importanti invece perché le argomentazioni variano dalle battute fatte da un nonno divertito e spensierato alle difficili decisioni che per esempio una madre di famiglia deve prendere in quel periodo.

I temi trattati sono tanti e per quanto possano risultare monotoni o ripetitivi, piano entrando sempre di più nell’umore della serie ci si abitua realizzando che questa è proprio la vita reale. Ma “Tutto può succedere” ci vuole regalare altro: quei sorrisi, quell’accenno di emozione, quel senso di nostalgia e quelle personificazioni che ci accompagnano nel bel mezzo della puntata alla fine ci lasciano la consapevolezza di essere stati appena curati. La serie può definirsi benissimo come “terapeutica”. Infatti tutto quello che succede non ci passa mai per indifferente e ogni storia e ogni situazione la sentiamo appartenerci sempre di più. Ogni personaggio è empatico nei nostri confronti ed è proprio come se ci conoscesse. I nostri punti deboli e le nostre paure vengono mostrate per quello che sono, quindi ecco che la cruda realtà ci viene sbattuta in faccia. Poi arrivano le vere soluzioni ai nostri problemi o meglio, riusciamo a comprendere gli imprevisti della vita digerendoli sempre più facilmente.

Tutto può succedere” ci aiuta a crescere e a sperare sempre in qualcosa di più bello perché tutto è davvero possibile, nella vita può capitare qualsiasi cosa e nulla è appunto prevedibile. Partendo proprio da qui possiamo notare l’efficiente scelta del titolo, semplice e diretto, perché “tutto può succedere” nelle nostre vite apparentemente banali. Efficiente non è solo il titolo ma anche il cast che recita in questa splendida serie. In varie interviste possiamo sentire i nostri protagonisti elogiarsi gli uni con gli altri confermando sempre di più l’alta qualità recitativa presente e possiamo notare anche quanto il legame è forte oltre che in funzione di famiglia finta anche all’esterno tra tutti quelli che hanno preso parte al progetto. Ogni attore, dal più piccolo al più grande riesce benissimo nella propria performance facendoci dimenticare spesso che tutto quello che vediamo è finzione.

L’unica pecca o meglio dispiacere della serie è l’essere proprio una serie, ingannarci e farci arrabbiare perché quel che abbiamo appena finito di vedere non esiste, i personaggi sono irreali come le loro storie. Proviamo subito nostalgia insieme a quel senso di appagamento quando la tv si spegne perché vogliamo rivedere il nostro mondo, vogliamo rivivere quel che da poco ci è passato davanti agli occhi per potersi fermare ad ammirarlo senza impegno. “Tutto può succedere” è senza dubbio un buonissimo prodotto quasi neorealista fatto e interpretato da veri professionisti.

Quel che riguarda la scrittura dei personaggi vede quasi sempre caratteri ben marcati che si somigliano in base al loro stato di parentela nella storia. Ennesimo punto a favore perché percepiamo il duro lavoro fatto nel dietro le quinte e anche perché in questo 2021 purtroppo non si notano così tante varietà di carattere e di personalità nella maggior parte dei lavori italiani. Si dà sempre più valore alla storia e sempre meno a chi appartiene a quella storia. È utile e fondamentale per lo spettatore identificarsi, o almeno cercare di farlo, in ogni personaggio che viene presentato all’interno di qualsiasi film o serie tv. La prima cosa che resta allo spettatore è proprio rivedersi somigliante con un principale personaggio di quel film\serie tv, perché avere l’illusione di potersi rivedere in un’altra ipotetica situazione a noi familiare ci aiuta ad affrontarla con più lucidità e spensieratezza nella nostra vita reale. E sono personaggi come quello di Alessandro, Sara, Giulia, Carlo o Emma, Federica, Luca ecc.. che magari possono farci sentire meno soli e più compresi.

Tutto ciò che invece riguarda l’Asperger viene raccontato con estrema fermezza senza risultare ridicolo per quegli spettatori che purtroppo hanno un familiare che davvero è affetto da questa sindrome senza passare per argomento gravoso. La Sindrome di Asperger viene presentata delicatamente pure per quelle persone che magari non conoscevano questo disturbo. Molte persone infatti che hanno a che fare con questo tutti i giorni si sono fatti notare dalla crew stessa e si sono complimentati per come il tutto è stato condiviso con leggerezza e finezza; ma soprattutto per come si sono sentiti meno soli e più compresi. È interessante e molto educativo invece per tutti quegli spettatori più piccoli che guardavano la serie in compagnia dei propri genitori, comprendere questa malattia.

La prima stagione di “Tutto può succedere” parte col botto introducendoci tantissimi colpi di scena fin dal primo episodio e ciò ci catapulta subito all’interno delle vicende Ferraro. Può sicuramente definirsi “commedia” a tratti drammatica e comica. Come sempre il cinema italiano si distingue da quello estero per la sua satira sempre ben accetta e ben ammirata dall’occhio straniero. Noi italiani abbiamo fatto la storia del cinema ed è inutile dire che ci facciamo sempre ben riconoscere. Perciò è molto bello ed emozionante ritrovare quel tipico nostro modo comico\satirico di affrontare le cose. I nostri modi di fare, di dire, di relazionarsi col mondo e con le persone sconosciute è sempre stato visto affascinante e questo non è cambiato a distanza di anni. Un’altra cosa che rende piacevole la visione della serie è la scelta di certe canzoni. La sigla della serie tv è cantata da Giuliano Sangiorgi frontman dei Negramaro che ha composto insieme a Paolo Buonvino il brano “Tutto può succedere”. Paolo Buonvino è un compositore che negli anni ha preso il merito di molti lavori importanti. Ogni composizione vanta della sua firma inconfondibile e del suo tratto spesso malinconico. Tra i suoi lavori più importanti troviamo le colonne sonore dei film “Ricordati di me”, “L’ultimo bacio“, “Italians“, “La matassa“, “Il mio miglior nemico

Un breve backstage di Giuliano Sangiorgi e Paolo Buonvino alle prese con la scrittura della famosa sigla.

Il suo marchio distintivo si percepisce da come con facilità ci fa passare da un mood a un altro facendoci vivere quello stato d’animo di momenti precisi. Ha composto dunque il cosiddetto “commento musicale” di “Tutto può succedere” che ci accompagna genialmente e giocosamente la visione. Oltre alla colonna sonora la serie offre quello che possiamo definire pubblicità a vari cantanti e band italiane. Questo perché grazie al lavoro del personaggio Carlo molte volte abbiamo il piacere di sentir cantare nel suo locale notturno veri e propri cantanti professionisti.

Nel corso, poi, delle tre stagioni avremo infatti molti ospiti d’eccezione tra cui Calcutta, Samuele Bersani, The Zen Circus, WrongOnYou, Lapingra, Thony e molti altri. Oltre a questi allettevoli ascolti abbiamo la fortuna di poter vederli esibire in varie serate nel locale di Carlo che si trova lungo il Tevere e ciò ci appagherà da un punto di vista estetico.

La serie è stata il trampolino di lancio per gli attori più giovani qui presenti. Essi hanno avuto la fortuna di lavorare con veri professionisti e con attori storici, pilastri del buon vecchio\nuovo cinema italiano. Nomi come Matilda De Angelis e Benedetta Porcaroli, oggi popolarissime e ormai attrici affermate, hanno iniziato proprio da qui, riuscendo a superare il provino in maniera eccellente nonostante si affacciassero a questo mondo per la prima volta. Le giovani attrici grazie alla loro fama internazionale – basta pensare alle grandi produzioni Netflix a cui hanno preso parte e agli importanti film di cui sono state protagoniste – hanno catturato l’attenzione dei fan portandoli proprio alla visione di “Tutto può succedere”, rendendolo un successo più o meno internazionale.

Foto del cast completo della prima stagione di “Tutto può succedere”. A destra il regista, Lucio Pellegrino.

I Personaggi della fiction

Cominciando a parlare della famiglia Ferraro, abbiamo Ettore interpretato dallo storico attore Giorgio Colangeli in grado di donare al pubblico una solida interpretazione. Il suo personaggio è un uomo che si definisce “all’antica”, un pò maschilista, un padre che in passato è stato probabilmente troppo duro coi propri figli, indubbiamente è un uomo dal carattere forte, superbo e anche un piuttosto egoista. Ettore però si rivelerà un uomo dal cuore d’oro e un nonno molto apprensivo. Sposato da anni con la fantastica Emma, qui interpretata da un’impeccabile Licia Maglietta, nutrirà per lei nel corso della storia un sentimento altalenante tra gelosia e menefreghismo che poi si trasformerà nel vero amore che è sempre stato.

Emma invece è una donna meravigliosa anche se permalosa e un piuttosto brontolona. Pronta subito ad aiutare chiunque abbia una piccola difficoltà, si dimostra una nonna molto aperta nonostante l’età, una nonna “giovanile” sempre presente per i suoi figli ormai adulti e cresciuti, ma soprattutto per i suoi amati nipoti. Dal rapporto travagliato col marito ne ricaverà alla fine tanta forza, pazienza e lealtà. Proprio gli alti e bassi tra i due nonni saranno l’introduzione di questa storia molto bella e reale, una storia capace di emozionarci sempre al momento giusto e di farci invece svagare in quelli opportuni.

Alessandro Ferraro, interpretato da Pietro Sermonti, è il primogenito della coppia Ettore ed Emma. Sposato con Cristina, interpretata dall’attrice Camilla Filippi, hanno due figli: Federica, la più grande, interpretata da una giovanissima Benedetta Porcaroli, e Massimiliano detto Max, interpretato dal talentuoso Roberto Nocchi. Proprio su quest ultimo cominceranno a basarsi le vicende della famiglia di Alessandro perché si scoprirà proprio nell’episodio pilota che il ragazzo è affetto dalla sindrome di Asperger. Così iniziano le prime difficoltà, oltre che per Max, nell’accettare la dura realtà che pian piano diventerà meno faticosa. Alessandro si comporta proprio da fratello maggiore, possiamo notare infatti la somiglianza del suo carattere con sua madre Emma. Egli è la principale fonte d’ispirazione per gli altri fratelli, soprattutto per Sara e Carlo che vedremo spesso chiedere consigli sulle divergenze della vita al maggiore. Molto affettuoso con la moglie e poche volte in litigio con essa, è un bravissimo marito, amante e un gran lavoratore. La sua precisione nel mestiere, l’essere meticoloso e professionale anche nella vita lo rende appunto illuminante agli occhi dei fratelli minori. Troviamo invece tratti simili al carattere del padre Ettore quando si tratterà del lavoro da “papà”. Tra questi salta spesso fuori l’essere ogni tanto maschilista o meglio, il comportarsi inadeguatamente nonostante la giovane età e il brillante cervello. Questo lo porterà spesso al confronto con la figlia più grande in piena adolescenza, Federica. Vedremo infatti molte volte uno scontroso rapporto “padre-figlia” ma che alla fine servirà a entrambi per crescere e comprendere l’uno il meglio dell’altro. Federica somiglia molto al papà Alessandro. Il suo modo altruista di voler sempre aiutare il prossimo e venire incontro a chiunque abbia una difficoltà in famiglia spiccherà fuori puntata dopo puntata. Avrà anche lei i suoi alti e bassi dovuti per lo più alla confusione che si ha normalmente in testa a 16 anni ma anche ai contrasti che avrà con sua madre Cristina, spesso invadente e troppo emotiva. Così Federica maturerà in fretta e diventerà sempre di più una figlia “modello” aiutando volentieri il fratello Max a credere di più in se stesso e occupandosi di lui in alcuni momenti delicati di scuola al posto dei genitori. Purtroppo Max affaticherà spesso quasi tutta la famiglia Ferraro in tante occasioni. Il suo carattere è dovuto alla sindrome di cui appunto soffre e proprio per questo sarà sempre più difficile accontentarlo ed ascoltarlo.

Quello che ha però verrà trasformato in pregio perché in “Tutto può succedere” ci insegnano che diversità come queste non devono diventare ostacoli semplicemente perché non lo sono. Vediamo sempre Max ottenere ciò che vuole non perché ha la guida al comando ma per il suo carattere forte, grintoso, per la sua mente brillante che lo aiuterà a rispondere ai suoi quesiti sulla vita. Nonostante la nulla empatia Max imparerà a comprendere i suoi genitori e l’involontarietà delle sue azioni diventando molto tenero. Cristina invece è una mamma molto dolce che ama infinitamente i suoi figli e soprattutto suo marito. Insieme a quest ultimo vivrà ogni momento instabile della famiglia di cui ormai fa parte da anni. Apprenderà molto da sua figlia che vedrà diventare una donna grande ogni puntata. Non conosciamo molti dettagli però dei suoi veri genitori ma ci vengono solamente accennati. Capiamo da un passato travagliato in famiglia che ha sofferto fin dalla tenera età. Quel che però possiamo immaginare è la sua “catastrofia” di cui scherza nei momenti di coccole con Alessandro. Proprio lui ha dato questo buffo nome a quel che più si addice a Cristina: vedere tutto in modo catastrofico. Essa è spesso ansiosa e poco fiduciosa infatti il suo personaggio delle volte può essere insopportabile e rende i momenti di dialogo pesanti trasmettendo agli spettatori tutte le sue ansie e insicurezze. Avremo per questo occasione di vederla in una lunga discussione con la sorella di Alessandro, Sara.

Un selfie dietro le quinte che ritrae partendo da sinistra, Federica, Alessandro, Max e Cristina.
Un selfie dietro le quinte che ritrae partendo da sinistra, Federica, Alessandro, Max e Cristina.

Sara è la secondogenita di Ettore ed Emma appena arrivata da Genova con i suoi figli, Ambra e Denis. Interpretata da una solare Maya Sansa, Sara è una donna forte e per lo più indipendente. Dopo anni di matrimonio con Elia, qui interpretato dal mitico comico Maurizio Lastrico, i due si separano in tragico modo. Arriva perciò a Roma dai suoi genitori, dove si stabilirà per un periodo indeterminato per ricominciare una seconda vita ma soprattutto per donarle una nuova ad Ambra e Denis. Sara Ferraro dunque si ritroverà spesso in situazioni imbarazzanti dovuti al suo esuberante carattere. Buffa e impacciata si perderà davvero molte volte in un bicchiere d’acqua cacciandosi in guai divertenti. Appena arrivata infatti farà spesso parlare di sé attirando l’attenzione anche della nuova scuola in cui iscriverà subito i suoi figli. Momenti inconvenienti come questi creerà divergenze tra lei, Ambra e Denis mettendoli in imbarazzo forse troppe volte. Ma Sara nasconde una forza incredibile grazie alla quale, con l’aiuto anche dei fratelli, riuscirà a essere una mamma presente, una donna con la D maiuscola e a trovare un nuovo amore. Il suo essere impacciata diventerà il suo punto forte e conquisterà i cuori di tantissime persone compreso quello dei figli, soprattutto quello di Ambra.

Ambra Scalvino qui interpretata dall’unica e inimitabile Matilda De Angelis, è una ragazza un po lunatica dal carattere molto particolare. Inizialmente l’aggettivo che le si aggiudicherà meglio sarà “problematica” perché spesso trasgressiva e poco ubbidiente a ciò che le viene detto. Ambra presenta un modo d’essere imparagonabile a quello degli altri personaggi e come sua madre questo la caccerà in parecchie situazioni scomode. Quasi sempre in combutta con se stessa e con la vita che le appartiene, Ambra fa spesso ciò che vuole passando il più delle volte per la nipote più disprezzata. Anche se di poco più grande di Federica le due cugine costruiranno col tempo un legame fortissimo nonostante ci metteranno parecchio. Le due ragazze, completamente l’una l’opposto dell’altra, troveranno anche modo di litigare a causa di un brutto equivoco che sorprenderà tutta la famiglia Ferraro.

Ripartiranno proprio da qui cominciando a diventare migliori amiche e facendosi da spalla nei momenti difficili. Ambra non emergerà facilmente come la persona che è perché si troverà spesso in situazioni confuse a causa delle sue paranoie sul futuro e dei suoi sogni nascosti. Sarà facile per noi spettatori immedesimarsi in Ambra: si può avere 60 anni e fare un tuffo nel passato mettendosi nei panni di una ragazza di 18 anni col mondo in una mano e i desideri in un’altra o avere la sua stessa età e vivere esattamente ogni suo punto di domanda da adolescente. Denis invece, suo fratello minore, è ironicamente interpretato dal fratello stesso di Matilda De Angelis ovvero Tobia De Angelis. Denis è un ragazzo silenzioso e per niente problematico al contrario della sorella. I due sono molto uniti e si confortano a vicenda dopo la brutta separazione dei propri genitori. Denis sembra spesso depresso cosa dovuta all’abbandono del padre. Sarà proprio suo nonno Ettore a fargli appunto da padre nei momenti necessari. Un pò impacciato come sua madre Denis si affaccerà alle sue prime esperienze amorose ricavando spesso 2 di picche. Ma a fargli da spalla ci sarà sempre sua madre, sua sorella e soprattutto suo nonno Ettore.

Da sinistra, Tobia De Angelis, Maya Sansa e Matilda De Angelis in Tutto può succedere prima stagione
Da sinistra, Tobia De Angelis, Maya Sansa e Matilda De Angelis in Tutto può succedere prima stagione

Terzultima figlia di Ettore ed Emma abbiamo Giulia. Essa è interpretata dall’attrice Ana Caterina Morariu che col suo viso dolce ci regala l’ulteriore prova di ottimizzazione del cast di “Tutto può succedere”. Giulia è un avvocato di successo, è sposata con Luca, interpretato da Fabio Ghidoni, con cui ha una figlia, Matilde, a sua volta interpretata dalla piccola Giulia De Felici. Giulia è la “seriosa” della famiglia ed è considerata tale a causa della sua professione di avvocato. Un po fredda ma sempre col sorriso stampato in faccia, ha un legame speciale con sua sorella Sara la quale aiuta spesso e volentieri dandole preziosi consigli. Con Luca va molto d’accordo e insieme creano una perfetta sintonia familiare. Suo marito, reduce da un licenziamento, passa la maggior parte del tempo a casa occupandosi delle varie faccende, delle pulizie e soprattutto della figlia piccola. Luca è un uomo molto paziente, generoso e adora fare il papà a tempo pieno nonostante gli manchi il suo vecchio lavoro da assistente legale. La piccola Matilde ha costruito un legame più forte con suo padre rispetto che con sua madre; questo perché Giulia si trova spesso fuori casa per motivi lavorativi. Motivi però che saranno la causa di piccoli litigi con Luca a cui manca la presenza di sua moglie e piccoli disguidi anche con Matilde che col tempo si sta sempre più allontanando da sua mamma Giulia. I tre riusciranno sempre a ritrovarsi e ad aggiudicarsi il titolo di “famigliola felice e contenta” al posto degli altri Ferraro.

I nostri Giulia e Luca in una scena di confronto in Tutto può succedere - prima stagione
I nostri Giulia e Luca in una scena di confronto in Tutto può succedere – prima stagione

Ultimo ma non per importanza, interpretato dall’eccentrico Alessandro Tiberi, Carlo Ferraro, un eterno Peter Pan. Il ragazzino in un corpo da grande riesce a far bravate nonostante la sua età ormai “adulta” causando spesso situazioni sconvenienti mettendo in mezzo tutta la sua famiglia. Carlo possiede un locale notturno o meglio come viene chiamato da lui stesso un locale “serale” in cui varie band e cantanti si esibiscono in serate a tema. A causa del suo lavoro fa spesso le ore piccole svegliandosi in mattinata tardi. Insomma capire che a Carlo piace divertirsi e rimorchiare tante ragazze è davvero semplice e in poche puntate riusciamo a inquadrare quello che è il suo carattere. Carlo sarà sicuramente il personaggio la cui vita verrà sconvolta più delle altre. Infatti sarà proprio una notizia bomba a metterlo quasi ko. Considerato da tutti e anche da se stesso il meno maturo e il più capace a prendere decisioni sbagliate, Carlo avrà la sua rivincita sorprendendo l’intera famiglia. Affascinante, simpatico, con la battuta pronta e sempre con la voglia di divertirsi, Carlo nasconde una buona coscienza ma soprattutto un grande cuore. Con molta pazienza riuscirà a riscattarsi e a recuperare la fiducia dei fratelli e dei suoi genitori. Un suo ennesimo punto di forza è il ritrovarsi sempre in casini amorosi e in relazioni instabili con varie donne. Proprio questo porterà un “buon vento” nella vita di Carlo travolgendogliela definitivamente.

Alessandro Tiberi (Carlo Ferraro) dietro le quinte.
Alessandro Tiberi (Carlo Ferraro) dietro le quinte.

Vedremo il più delle volte Carlo e Alessandro insieme in diverse occasioni. L’uno completamente l’opposto dell’altro si faranno compagnia in situazioni scomode ma divertenti in tanti momenti. Cristina non ama molto la forte personalità di Carlo, infatti teme che venga “contagiata” quella invece sicura e ponderata di suo marito Alessandro. Come loro, anche le sorelle Sara e Giulia condivideranno due punti di vista completamente opposti. Due sorelle somiglianti ognuna con la propria famiglia ma a vicenda davvero poco simili. Tutti e quattro i caratteri differenziano molto tra loro e sembrerebbe impossibile pensare a una forte unione tra tutti. Eppure la famiglia Ferraro ne uscirà più legata che mai da questa prima stagione.

Da sinistra: Sara, il nonno Ettore, la nonna Emma, Carlo, Giulia e Alessandro.

In conclusione

Ritengo la serie un piccolo gioiello Rai. Erano anni che la Rai non proponeva una storia del genere, o meglio non approfondiva così un concetto. Reputo “Tutto può succedere” una serie terapeutica, perfetta per qualsiasi pubblico di ogni età e per qualsiasi serata, da soli o in compagnia. Si ride proprio di buon gusto e ci si emoziona talmente tanto da lasciarci forse un vuoto, una carta bianca su cui scrivere i nostri pensieri appena creati durante la visione. Sono molto affezionata al cast e anche se può sembrare strano, col tempo ho costruito un legame con ognuno di loro. Personalmente i miei due personaggi preferiti sono quelli di Alessandro e della figlia Federica. Alessandro soprattutto ha colpito il mio cuore regalandomi risate e momenti preziosi che porterò per tanto tempo con me. Alessandro Ferraro mi ha donato tanti consigli e mi ha fatto vedere la vita da un’altra prospettiva. Ho compreso le fatiche di un padre e il suo lavoro per essere ogni sera migliore della sera precedente. Alessandro mi ha regalato probabilmente molta pazienza e mi ha fatto rivivere momenti passati col mio vero padre. Percepisco maggiormente la bellezza di una famiglia ma soprattutto l’importanza del dialogo che bisogna avere con essa e quanto conta far parte di una vera e propria casa, sentendocisi sempre più comodi ma soprattutto bene con se stessi. Mi sento di consigliarla davvero a tutti perché penso che il modo in cui mi ha fatto sentire a mio agio possa fare altrettanto per molte persone e magari aiutarle.

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