Wild Men – Fuga Dalla Civilta (2022): sembrerebbe una commedia, tuttavia…

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Wild Men - Fuga Dalla Civilta locandina

Wild Men – Fuga dalla civiltà

Titolo originale: Vildmænd

Anno: 2022

Nazione: Danimarca

Genere: commedia, drammatico

Casa di produzione: Nordisk Film Egmont, I Wonder Full, Charades, spring, Creative Media Europe

Distribuzione: Arthouse, I Wonder Pictures

Durata: 104 min

Regia:Thomas Daneskov

Sceneggiatura: Thomas Daneskov, Morten Pape

Fotografia: Jonatan Rolf Mose

Montaggio: Julius Krebs Damsbo

Musiche:  Ola Fløttum

Attori: Rasmus Bjerg, Zaki Youssef, Bjørn Sundquist, Sofie Grabol, Marco Ilsø, Jonas Bergen Rahmanzadeh, Håkon T. Nielsen, Tommy Karlsen, Rune Temte.

Trailer italiano di “Wild Men – Fuga dalla civiltà” (2022)

Arriva nelle sale italiane, giovedì 20 ottobre 2022, Wild Men – Fuga dalla civiltà grazie ad ARTHOUSE, progetto editoriale di I Wonder Pictures dedicato al cinema d’essai in collaborazione con Valmyn.

Il film, facente parte della selezione ufficiale per la 20esima edizione del Tribecca Film Festival, ha fatto incetta di premi nei festival di tutto il mondo, diretto da Thomas Daneskov, vede protagonista un uomo in fuga dalle pressioni della società che decide di ritirarsi tra montagne e boschi norvegesi per vivere come un autentico vichingo. L’incontro con un altro improbabile fuggitivo diventerà l’occasione per un assurdo viaggio tra i fiordi della Norvegia, con alle calcagna la polizia locale, due spietati trafficanti di droga e la sua stessa famiglia. Con Rasmus Bjerg, Zaki Youssef, Bjørn Sundquist, Sofie Gråbøl e Marco Ilsø, Wild Men – Fuga dalla civiltà è una storia ricca di personaggi colorati che affrontano le loro sfide, alla scoperta di sé stessi oltre gli stereotipi sulla mascolinità che la nostra società propone.

Trama di ‘Wild Men – Fuga dalla civiltà’ (2022)

Martin, nel disperato tentativo di superare la crisi di mezza età, decide di fuggire dalla sua famiglia per vivere sulle montagne e nei boschi norvegesi come un autentico vichingo.

Martin (Rasmus Bjerg) & Musa (Zaki Youssef), i protagonisti del film Wild Men - Fuga dalla civiltà
Martin (Rasmus Bjerg) & Musa (Zaki Youssef), i protagonisti del film Wild Men – Fuga dalla civiltà

Recensione di ‘Wild Men – Fuga dalla civiltà’ (2022)

Un signore entra in un negozio vestito da vichingo, con arco e frecce. Cerca di barattare la spesa con un’ascia e pelli di animali che lui stesso ha scuoiato. Non è un viaggiatore del tempo. È un signore che, non potendone più del mondo moderno, ha lasciato il lavoro, la famiglia, e ha deciso di vivere fra le montagne. Quale sarebbe, in questo scenario, la reazione più logica? Chiamare la polizia, o unirsi a lui?

Wild Men” potrebbe apparire, a primo impatto, come una commedia grottesca e demenziale. Tuttavia, si rivela un film sorprendentemente triste. L’umorismo c’è, ma è molto sottile, e pare assottigliarsi sempre più dopo ogni scena, quasi fino a sparire, lasciandosi sopraffare dai melodrammi interni dei personaggi. La comicità deriva perlopiù dalle performance deadpan degli attori mentre si perdono in discorsi scombussolati. Come quando il protagonista Martin (Rasmus Bjerg), elencando tutto ciò che detesta dell’attuale civiltà, si perde a giustificare il suo odio per le cassette postali.

Dalla premessa grottesca, si passa al dramma della crisi di mezz’età, poi una storia di sopravvivenza, una caccia all’uomo, un dramma famigliare, per finire con una crime story alla Tarantino inaspettatamente cruenta, con un fuoco incrociato fra pistole e archi-e-frecce. E sia chiaro, NON quel genere di violenza assurdamente grafica, al punto da risultare comica, caratteristica di alcune pellicole slasher o splatter; bensì una brutalità cruda e realistica. Come si può classificare un film così? Forse non si può, ma è questo il tocco geniale.

Il protagonista è in piena crisi esistenziale e stracolmo di contraddizioni. Cerca la felicità nella natura per poi piangere fra i boschi. Fugge dalla tecnologia portandosi dietro il cellulare. Al contempo, la narrazione altalena fra il veritiero e il grottesco, il crudo e il comico, il noir nordico e la parodia, come se neanche il film sapesse bene cosa vuole essere, ricercando disperatamente la sua identità fra diversi generi, come fa il protagonista. Per questo, la pellicola rispecchia la crisi d’identità e le contraddizioni del personaggio molto bene; talmente bene, in effetti, che pare fatto di proposito.

Il regista danese Thomas Daneskov cerca di far provare allo spettatore ogni singola emozione che si possa provare al cinema. Il film avrebbe tuttavia beneficiato da una maggiore coerenza e da una più approfondita esplorazione delle backstories dei personaggi e ciò che li ha spinti in quell’assurda situazione.

Martin mentre cerca di fare la spesa barattando i suoi averi - Film Wild Men - Fuga Dalla Civilta
Martin mentre cerca di fare la spesa barattando i suoi averi – Film Wild Men – Fuga Dalla Civilta

In conclusione

Nel complesso: un’esperienza interessante in cui, proprio come in un tuffo nella natura senza la giusta preparazione, può accadere di tutto. E tutto, infatti, accade. Dal risolino, alla suspense, fino al sospiro depresso. Ben più che una semplice commedia.

Note positive:

  • Premessa simpatica e coinvolgente, anche nei tratti più drammatici
  • Il tono incostante della narrazione rispecchia perfettamente la crisi di identità del protagonista

Note negative:

  • Il film avrebbe beneficiato da un po’ più di coerenza e una maggiore esplorazione delle backstories dei personaggi
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