Back to Black (2024). L’album della vita di Amy Winehouse

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Trailer di Back to Black

Trailer di Back To Black

Informazioni sul film e dove vederlo in streaming

il 18 aprile esce, nelle sale italiane, il biopic su Amy Winehouse, interpretata da Marisa Abela (Barbie) e diretto da Sam Taylor-Johnson (50 sfumature di grigio). Per lo script la Taylor-Johnson è tornata a fare squadra con lo sceneggiatore di Nowhere Boy Matt Greenhalgh, e sul set si è circondata di una troupe prevalentemente femminile, che comprendeva la direttrice della fotografia Polly Morgan, la scenografa Sarah Greenwood, l’arredatrice Katie Spencer e la costumista PC Williams.

Sam Taylor-Johnson

Volevo fare un film dalla prospettiva di Amy, attraverso i suoi occhi. L’unico posto in cui risiede la sua verità è nei testi delle sue canzoni. Ho deciso di raccontare la sua storia attraverso le sue parole, tratte dai brani che ha scritto e che lasciano trapelare la sua anima. Cantava del suo amore, del suo dolore e della sua delusione infondendo profonde emozioni e spesso un umorismo tagliente. Back To Black ha vinto 5 Grammy e venduto oltre 16 milioni di copie, e fa da cornice al mio film. Il battito del cuore di Amy, più forte ad ogni strazio e presente in ogni canzone, è un’esternazione devozionale della sua storia d’amore con Blake. Si, questa è una storia d’amore – ma anche una lettera d’amore per lei – raccontata con la sua voce, le sue parole e la sua prospettiva. Lei vede solo il bene, perché l’amore è cieco.

Trama di Back To Black

La straordinaria storia della rapida ascesa al successo di Amy Winehouse e della realizzazione del suo rivoluzionario album, Back to Black. Raccontato dalla prospettiva di Amy e ispirato dai suoi testi profondamente personali, il film segue la donna straordinaria dietro il fenomeno e la tumultuosa relazione al centro di uno degli album più leggendari di tutti i tempi.

Recensione di Back To Black

Negli ultimi anni, nelle sale cinematografiche, i film biografici hanno conquistato sempre più spessore e pubblico. Molti sono i registi di fama mondiale che hanno realizzano i così detti biopic, per raccontare un personaggio reale nei modi che più preferiscono. I soggetti preferiti di questo filone cinematografico, spesso e volentieri, sono cantanti e musicisti che in un modo o nell’altro hanno fatto la storia della musica. Possiamo ricordare The Doors di Oliver Stone o i più recenti Bohemian Rhapsody incentrato sulla figura di Freddie Mercury ed Elvis di Baz Lurhman dedicato al Re del Rock. Molti sono anche i biopic attualmente in lavorazione come MJ, film sull’icona della musica pop Michael Jackson, e A Complete Unknow dove vedremo Timothée Chalamet vestire i panni del cantautore statunitense Bob Dylan.

Marisa Abela in una scena di Back to Black
Marisa Abela in una scena di Back to Black

Sam Taylor-Johnson utilizza una regia delicata e quasi naturale per raccontare la storia di Amy in un racconto fatto di musica e dolore tossico tra la vita coniugale della cantautrice con Blake Fielder-Civil e la sua dipendenza dall’alcol e le droghe. Assistiamo ad un film con protagonista un personaggio autodistruttivo che dalla sofferenza ha realizzato una musica inimitabile. L’alternanza tra la produzione musicale di Amy e la sua vita privata viene realizzata in un modo tanto semplice quanto efficace, utilizzando le canzoni per dimostrare il passare del tempo e tutto ciò che il brano racconta, con in sovrapposizione scene della vita di Amy.

Back to Black non è clamoroso, non brilla di originalità e tanto meno non c’è una volontà di creare un film con uno stile personale, a dire il vero è una pellicola semplice, normale, che segue le regole del biopic, con qualche libertà, ma pur sempre in modo preciso, ma lo fa con naturalezza e sincerità, non osando ad andare oltre e strafare, ma rimanendo confinata nei limiti di ciò che la storia ha da offrire. Un film sicuro e godibile, senza sotto trame e che non idolatra il personaggio ma piuttosto lo racconta con tutti i suoi pregi e soprattuto difetti.

Una parte del merito per la buona riuscita del film è dovuto anche all’attrice britannica Marisa Abela, che con pochi titoli alle spalle, si rivela essere un gran talento nella trasformazione fisica e vocale, dimostrandosi una buona Amy Winehouse, con il suo accento inglese marcato, il modo di camminare, di muoversi e relazionarsi alle persone. Per la giovane attrice, come lo fu per Austin Butler con Elvis, è stato un film pericoloso da realizzare ma che le ha regalato la possibilità di dimostrare l’immenso talento nel dare nuovamente vita ad Amy Winehouse.

Marisa Abela stars as Amy Winehouse in director Sam Taylor-Johnson's BACK TO BLACK, a Focus Features release. Credit : Courtesy of Dean Rogers/Focus Features
Marisa Abela stars as Amy Winehouse in director Sam Taylor-Johnson’s BACK TO BLACK, a Focus Features release. Credit : Courtesy of Dean Rogers/Focus Features

In Conclusione

Sam Taylor-Johnson realizza un biopic solido ed emozionante, con una regia pulita e una trama lineare, evitando l’errore di esagerare ed idolatrare il cantante, ma raccontando, per quanto fosse possibile, il bene e il male della vita di Amy Winehouse, soffermandosi non solo sulla sua musica, ma unendo questa alla sua vita, realizzando più che un film su Amy Winehouse, piuttosto un album della vita di Amy Winehouse.

Note Positive

  • Regia
  • Sceneggiatura
  • Recitazione

Note Negative

  • /
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